(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] , che costituì un governo in esilio a Dharamsala in India, e di gran parte dei membri della nobiltà e dell’alto clero. Pechino promosse una radicale riforma agraria e favorì l’insediamento di cittadini cinesi in T. (dal 1965 dotato di uno statuto di ...
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Pan chen lama X (Blo bzang 'phrin las lhun grub chos kyi rgyal mtshan)
Pan chen lama X
(Blo bzang ‘phrin las lhun grub chos kyi rgyal mtshan) Abate del monastero tibetano di Tashilumpo, seconda autorità [...] . Nel 1952 fece ritorno a Lhasa dove incontrò per la prima volta il dalai-lama. Nel 1954 accompagnò il dalai-lama a Pechino, dove parteciparono al Congresso nazionale del popolo, e nel 1956 in India. Dopo la fuga del dalai-lama nel 1959 fu nominato ...
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GRASSI, Giovanni Antonio
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Schilpario, nel Bergamasco, allora in territorio veneziano, il 10 sett. 1775 da Florino e da Alma Matti. Avviato agli studi presso i somaschi di [...] insieme con altri due gesuiti dal padre generale per andare a rinforzare l'ormai sparuta missione dell'Ordine a Pechino, nell'ambito di una spedizione politico-diplomatica organizzata dallo zar. Dopo una lunga serie di peripezie che, nella vana ...
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FERRARI (De Ferrariis, de Ferraris Ferrarius, Ronusi de Ferrariis), Giovanni Francesco (Gianfrancesco, Francesco)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Cuneo nel 1609 (Arch. Rom. Soc. Iesu, Iap. Sin. 134, f. [...] arrestato e gettato in prigione, dove rimase fino al 1ºgiugno quando fu trasferito a Pechino (Arch. De Ferraris, 17, n. 10). Insieme con gli altri missionari lasciò Pechino il 3 settembre per essere condotto sotto scorta a Canton, dove giunse il 25 ...
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TENZIN GYATSO
Attuale Dalai Lama (v. lamaismo, XX, p. 398), nato in una regione del Nord-Est del Tibet il 6 luglio 1935. I più venerabili monaci buddhisti lo riconobbero come quattordicesimo Dalai Lama [...] nel giugno 1989 in seguito alla violenta soppressione, da parte delle autorità cinesi, del movimento per la democrazia a Pechino e all'imposizione della legge marziale a Lhasa, capitale del Tibet. Nell'ottobre del 1989 al Dalai Lama è stato ...
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CANEVARI, Pietro (in cinese Nieh Pe-to e Shih-tsung)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Genova nel 1596 e il 3 ott. 1622 entrò come novizio nella Compagnia di Gesù a Roma, dove aveva terminato gli studi di [...] Tartarisoppugnatae, Viennae 1673, I, p. 5; Han Lin e Chang Keng, Sheng-Chiao hsin-cheng (Testimonianze della santa religione), Pechino s.d. (forse 1678), ff. 14b-15a; P. Couplet, Catalogus Patrum Societatis Iesu, qui post obitum S. Francisci Xaverii ...
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BLANDOLISI, Cassio
Giuseppe Pignatelli
Nato a Narni il 10 ott. 1683, da una nobile e agiata famiglia, entrò nell'Ordine degli scolopi il 20 febbr. 1698. Molto dotto nelle lettere e nella filosofia, [...] un'opera di pressione), ma il B., accusando una totale insofferenza al clima, non volle accettare la proposta e lasciò Pechino insieme con gli altri compagni nel marzo 1721. Dovendo egli passare per il Brasile e il Portogallo, il Mezzabarba lo ...
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CALCO (Calchi), Sigismondo
Marica Milanesi
Nacque a Milano il 21 maggio 1685 dal senatore Sigismondo, in una illustre famiglia. Uno dei suoi fratelli, Genesio (1667-1723), fu vescovo di Lucca; un altro, [...] brevelsosta a Canton, il C., scelto dal delegato apostolico come suo segretario, lo accompagnò nell'ottobre nel viaggio per Pechino. Fallita la missione presso l'imperatore, il Mezzabarba si dispose a rimpatriare, mentre i religiosi che lo avevano ...
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dalai lama (tibetano «oceano di saggezza»)
dalai lama
(tibetano «oceano di saggezza») Titolo che nel 1578 Altan khan, capo dei mongoli khalka, attribuì a Sonam Gyatso (in tibetano bSod nams rgya mtsho), [...] , che denunciò con due appelli all’ONU (1951), fu costretto ad accettare l’accordo in 17 punti, siglato a Pechino dalle delegazioni cinese e tibetana. Nel 1954 fu proclamato presidente dell’Associazione dei buddhisti cinesi. Nel marzo 1959 la rivolta ...
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FILIPPUCCI (Philipucci, Philippucci, Philippuchi, Filipuchi, Filepuzzi; in cinese Fang Chi-ko, I-chih), Alessandro (in religione Francesco Saverio)
Federico Masini
Nacque a Macerata il 5 genn. 1632. [...] con un decreto imperiale e, nel 1666, tutti i missionari, ad eccezione di alcuni gesuiti rimasti alla corte imperiale di Pechino e di quelli nascosti nelle province, furono confinati a Canton.
Il F. restò per otto anni a Macao, come insegnante ...
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pechino
s. m. e agg. [dal nome della città di Pechino (cin. Beijing); nel sign. 1, attraverso il fr. pékin], invar. – 1. Tipo di tessuto ottenuto con armatura fantasia, caratterizzato dalla rigatura longitudinale piuttosto marcata. 2. a. Razza...
cyberdissidente
(cyber-dissidente), s. m. e f. Chi manifesta la propria dissidenza, anche politica, attraverso la rete telematica; chi non rispetta le regole e i divieti imposti per l’uso della rete telematica. ◆ Ieri la giustizia cinese ha...