PALLADINO, Giacomo
Francesco Mastroberti
PALLADINO, Giacomo. – Nacque a Teramo nel 1349. L’anno di nascita si ricava dalla sua opera più famosa, il Liber Belial o Consolatio peccatorum, dove si legge [...] da Mercati, a testimoniare le accuse di eresia mosse a Palladino). A parte una singolare nozione del peccato originale, Palladino elaborava una tesi millenarista particolare, srettamente legata alla situazione politica che la Chiesa stava vivendo ...
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BIANCARDI, Sebastiano (Bastiano; pseud. Domenico Lalli)
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Nacque a Napoli il 27 marzo 1679 da Michele e Caterina Amendola, ma a undici mesi fu adottato da F. Caracciolo, secondogenito del duca di Martina, [...] Si accostò a soggetti sacri in Abramo aggiuntovi gli affetti pietosi... ed atti di suo vero pentimento, Venezia 1733; Il peccato originale, Venezia 1736, e Abele,azione sacra per musica di S. B. ..., Venezia 1738.
La qualifica di poeta dell'elettore ...
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DE ANGELIS (Angelis, Angeli), Gherardo
Cinzia Cassani
Nacque ad Eboli (provincia di Salerno), il 16 dic. 1705 da Anna de Caroli e da Giovanni, marchese di Trentinara. Debole e malaticcio, ma di ingegno [...] chiusura deterministica, sostenne la possibilità degli uomini di giungere anche in grado eroico alla virtù senza conoscere il peccato. La polemica antibayliana, a cui poi presero parte anche il principe della Scalea e il giurista Alessandro Marini ...
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Dopo che lo scientismo positivista, nella seconda metà del 19° sec., aveva aspirato a fare della b. uno strumento ad alta precisione - caratterizzato dal vaglio scrupoloso dei documenti storici e delle [...] del secolo, dal sistema estetico e filosofico di B. Croce, che infatti condusse una battaglia spietata contro il 'peccato' metodologico rappresentato dal biografismo, ingiunse di privilegiare il testo e non esitò a stroncare e proscrivere l'impiego ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] eccezionale del poeta che vive nella sua poesia e, prima ancora, nel suo corpo la bruttezza e la decadenza, il peccato della modernità, e che trasgredisce l'impero del danaro con quell'infrazione gratuita e solo personale la quale, socialmente, lo ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] rappresenta, con un certo schematismo, diviso tra luce ed ombra, dannazione e redenzione, "librato / fra un sogno di peccato / e un sogno di virtù", vi si trovano chiari di luna, apparizioni spettrali, un castello diroccato "tenebroso nel sembiante ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] e minuziosa, fondata sulla convinzione che il viaggio dantesco raffiguri in realtà il cammino terreno dell'uomo dal peccato alla fede; e che, parimenti, inferno, purgatorio e paradiso siano semplici allegorie dei vari livelli della condizione ...
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GUSSALLI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Soncino (Cremona) il 26 genn. 1806 da Pietro e da Teresa Vigani. Ben poco si conosce della sua origine, ma il tenore di vita successivo fa pensare a una [...] , una sorta di scherzo dal forte contenuto razionalista e anticlericale, che il G. fece uscire a Londra nel 1863 intitolandolo Il peccato impossibile.
Nel 1877 F. Tribolati raccolse e diede alle stampe a Milano un volume di Prose del G., comprendente ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] altrettanto teologica del volgare illustre assimilato in I, XVI a Dio; fra la nozione dei volgari come effetto di peccato e di cattiva molteplicità e quella di una lingua italiana unitaria come riparazione della colpa e restaurazione di una comunione ...
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LUSCHINO, Benedetto (Bettuccio)
Simone Ragagli
Nacque tra il marzo e il settembre del 1470 a Firenze, nel quartiere di S. Croce, nono figlio di Paolo di Matteo, anziano orafo, e di Domenica. Durante [...] di laudi spirituali, tra cui spicca il componimento La carità è spenta. Temi ricorrenti sono quelli del rapporto tra peccato e redenzione e, soprattutto, tra fragilità umana e misericordia divina, affrontati anche dal Savonarola nelle sue ultime due ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...