L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] io sono certo che il Suo, anzi il mio filo d’erba, mi ascolta e mi risponde”»103.
Del peso del peccato, del male, presente ma sovrastato da quello della misericordia è espressione ancor più paradigmatica il dialogo finale di Acque turbate (1951 ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] carico di sovrasensi allegorici e anagogici, e che nella specie intende definire un'estasi maligna, cioè la morte nel peccato anziché al peccato? Ma quale decadentismo? Il lettore ha lasciato che il Pascoli parlasse; e lo storicizza, ché deve: ma non ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] s. Paolo e sugli scritti della scuola di Antiochia, in particolare di Crisostomo: in tal modo la problematica legata al peccato, alla grazia e alla libertà umana è posta al centro della vita spirituale e della speculazione teologica. Anche per questo ...
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BUTTURINI, Mattia Giovanni Paolo
Piero Treves
Nacque a Salò il 26 giugno 1752 da Giovanni Francesco e da Maria Teresa Ferrante. La famiglia, oriunda francese, si era stabilita sul Garda almeno due secoli [...] sedotti" dapprima minacciato i fulmini di "una legge" e quindi perdonato, fra il 1797 e il 1798, la poesia, o il peccato politico, della Bassvilliana. Perché il B., il quale patì perdite domestiche e ruberie nella natia Salò fin dal giugno 1796 (onde ...
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DELLA GENGA, Eleonora
Rosario Contarino
Secondo G. D. Scevolini fiorì nel sec. XIV, appartenne alla famiglia dei conti Della Genga di Fabriano e fu nipote di Gandolfino.
La cronaca dello Scevolini (Dell'Istoria [...] della donna; l'altro, Dal suo infinito amor, intriso di concetti neoplatonici e di una coscienza del peccato e della degradazione umana, che appaiono un portato della religiosità controriformistica. Proprio quest'ultimo sonetto è costruito secondo ...
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Moravia, Alberto
Arnaldo Colasanti
Pseudonimo di Alberto Pincherle, scrittore, nato a Roma il 28 novembre 1907 e morto ivi il 26 settembre 1990. Autore di decisivi romanzi come Gli indifferenti (1929), [...] (1977) di Gianni Barcelloni. Altri film furono tratti dalle sue opere come, per es., La provinciale (1953) di Soldati; Peccato che sia una canaglia (1954) di Alessandro Blasetti; L'imbroglio (1959) di G. Vaccari; La ciociara (1960) di Vittorio ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Iacopo Fiorino de'
Gianni Ballistreri
Nacque a Siena nel terzo o quarto decennio del sec. XV da Agnolo di Filippo; la sua famiglia era tra le più influenti del Monte dei riformatori.
Assai [...] risposta ad un altro, laudativo, di B. Bellincioni, nelle Rime di quest'ultimo (II, Bologna 1878, pp. 62 s.).
Bibl.: G. A. Pecci, Memorie storico-critiche della città di Siena, I, Siena 1755, pp. 91-119; G. M. Mazzuchelli, Gli Scritt. d'Italia, II, 4 ...
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Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] temi principali e le verità fondamentali della coscienza di fede dei riformatori: per es. la giustificazione, la grazia, il peccato, la fede.
Secondo la definizione cattolica, di tipo formale, le fonti a cui attingere e su cui fondare le affermazioni ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] che io aveva fin d'allora opinioni letterarie in gran parte opposte a quelle dei miei amici, e che peccavo, e ho poi peccato, e pecco forse ancora oggi, nell'eccesso opposto. Avevo e ho sempre conservato un culto per i grandi poeti stranieri moderni ...
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FEDELE da Zara
Guido Fagioli Vercellone
Niccolò Busotti nacque a Zara l'8 sett. 1728, dal capitano Carlo, un nobile piemontese militare di professione al servizio della Repubblica di Venezia, e da sua [...] " (Redento da Alano, p. 76), il Carmen si risolve in una lunga tirata oratoria zeppa di citazioni. È un peccato che gli scrupoli sopra accennati abbiano portato alla pubblicazione della parte meno valida delle coniposizioni poetiche di F., quella ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...