Nella concezione teologica cattolica, il luogo e lo stato riservati dopo la vita a coloro che sono morti con il debito del solo peccato originale. Il termine (letteralmente «orlo») cominciò a essere usato [...] portandoli nel paradiso; nel limbus puerorum sarebbero invece le anime dei bambini morti prima del battesimo con il solo peccato originale.
Del l. non ci fu una definizione magisteriale della Chiesa fino al 1904, quando nel Catechismo di papa ...
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Nella morale cristiana, forte inclinazione, difficilmente controllabile, a compiere il male. In senso più strettamente teologico, la c. è per i cattolici un segno del peccato originale, mentre, per una [...] larga parte del pensiero protestante, è il peccato originale. ...
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Momento della messa, all’offertorio, in cui il sacerdote, nell’atto di lavarsi le mani recita l’invocazione «Lava me, Domine, ab iniquitate mea et a peccato meo munda me» («Lavami, Signore, da ogni colpa, [...] purificami da ogni peccato»). La vecchia liturgia prevedeva alcuni versetti del salmo 25: «Lavabo inter innocentes manus meas» («Laverò tra gli innocenti le mie mani»). ...
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Māmētu Divinità femminile babilonese-assira. Il nome significa «giuramento» e «maledizione» e la divinità è appunto quella del giuramento e della maledizione che colpisce chi lo infrange, e anche della [...] maledizione in genere, del peccato e della contaminazione. ...
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Nel linguaggio religioso, rapporto sessuale extraconiugale.
Nell’Antico Testamento, è spesso paragonata, specialmente dai profeti, all’idolatria e presa come simbolo di questa; il cristianesimo la dichiarò [...] subito illecita. La teologia cattolica considera la f. un peccato grave perché l’unione dei sessi non può avvenire lecitamente che nel matrimonio. ...
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Prelato (Limoges seconda metà sec. 13º - Entrechaux 1348), carmelitano; maestro di teologia a Parigi, provinciale di Aquitania (1324), priore generale (1330), combatté l'opinione di papa Giovanni XXII [...] secondo cui la visione beatifica delle anime purificate dal peccato cominciava solo dopo il giudizio universale; e in tal senso si espresse alla riunione di teologi dell'univ. di Parigi convocata a Vincennes (1333) dal re di Francia, Filippo VI. ...
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Ecclesiastico e scrittore spagnolo (n. Barbáguena, Teruel, 1525 circa). Compose Farsa llamada Salmantina (1552), di carattere realista; Farsa llamada Custodia del hombre (1547); una commedia allegorico-religiosa, [...] Victoria de Cristo (1569), in cui rappresentò le sei età del mondo dal peccato di Adamo al giorno del giudizio, e il primo dramma storico di argomento nazionale, Vida de santa Orosia (pubbl. 1637), in cui rappresentò la caduta dell'Impero visigotico ...
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Teologo (Firenze 1240 circa - ivi 1319), domenicano; discepolo di Tommaso d'Aquino a Parigi (1269), priore e lector del convento di S. Maria Novella, fu autore di trattati teologici, etico-politici (De [...] bono pacis, De bono communi), ed etico-economici (De peccato usure). Particolare rilievo vi assume l'applicazione dell'aristotelismo politico alla funzione civile del comune. ...
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Teologo benedettino (Orléans metà 11º sec. - Anchin, Douai, 1113); scolastico a Toul e a Tournai, fattosi benedettino, divenne abate (1095) del monastero di S. Martino; dal 1105 vescovo di Cambrai. Molte [...] ne partecipano, differenziandosi per le "proprietà personali": così in Adamo tutta la natura o sostanza umana si macchiò di peccato trasmettendosi quindi a tutti gli uomini che ne partecipano. Importante per la teologia eucaristica è l'Expositio in ...
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Anabattisti non rivoluzionari, seguaci di Menno Simons (Witmarsum 1496 - Wüstenfeld 1561). Con la rinuncia all’affermazione e alla propaganda violenta del regno di Dio, si limitano a cercare di realizzarlo [...] entro la loro setta, strettamente separata dal mondo, da loro identificato con il peccato. Oltre al battesimo degli infanti, rifiutano il giuramento e l’uso delle armi. Oggi la maggior parte dei m. (quasi un milione) si trova in America, soprattutto ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...