FAVARONI, Agostino (Agostino da Roma)
Daniela Gionta
Nacque intorno al 1360 a Roma. Nulla si sa della sua famiglia di provenienza: la prima notizia certa si rinviene nei registri dell'Ordine agostiniano [...] Prinzipienlehre des A. F. ..., Würzburg 1950) come permeata di razionalismo -teologico. A causa delle sue dottrine sul peccato originale, sulla grazia e sulla giustificazione A. V. Müller, basandosi sui commenti, ancora manoscritti, alle lettere ai ...
Leggi Tutto
ARIALDO, santo
Cosimo Damiano Fonsega
Nacque a Cucciago verso il 1010. Frequentò le scuole della diocesi, probabilmente la scuola della vicina pieve di S. Vittore di Varese e poi quella esistente presso [...] anche agli ecclesiastici recidivi, ma di non riammetterli più nel godimento dei loro benefici per non incitarli di nuovo al peccato.
La situazione milanese, già pesante e tesa, venne a complicarsi anche per alcune questioni liturgiche, i cui motivi ...
Leggi Tutto
GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] di Natale (entrambe datate 1939), il G. non riesce a staccarsi dal vieto stereotipo della maternità concepita nel peccato che infrange gli equilibri borghesi, attingendo a un linguaggio teatrale sempre marcatamente troppo letterario e "scritto". Non ...
Leggi Tutto
BENEDETTO da Mantova
Salvatore Caponetto
Si ignorano di lui il casato e l'anno della nascita. Quasi certamente B. fece la sua professione religiosa nel monastero di S. Benedetto Polirone. Sebbene non [...] fede per sé giustifica, cioè che Dio riceve per giusti tutti quegli, che veramente credono Iesù C. avere soddisfatto alli lor peccati: benché, sì come la luce non è separabile dalla fiamma che per se sola abbruscia, così le buone opere non si possono ...
Leggi Tutto
BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] di cui in giovinezza egli aveva amato la madre, il dramma, quindi, di fede e di libertà, di virtù e di peccato, sotto la suggestione di un fatale ricorso del tempo andato, è ricostruito con sapiente misura, ed interiorizzato, nel tragico finale, fino ...
Leggi Tutto
FILIPPO da Novara (Navarra)
Margherita Spampinato Beretta
Nacque verso il 1190 nell'Italia settentrionale, forse a Novara, come indica il suo nome. Nei suoi Mémoires si qualifica espressamente come "Lombart", [...] 'opera, appare sempre diverso lo status dell'uomo e della donna. Quando un uomo ha un'amante egli commette certo peccato nei confronti dei precetti religiosi, ma agli occhi del mondo ne ricava soprattutto vanagloria. Quando invece è una donna a fare ...
Leggi Tutto
LALLI, Giovanni Battista
Emilio Russo
Nacque il 1° luglio 1572 a Norcia da illustre famiglia. In quella città dovette svolgere i suoi studi, sembra con esiti lusinghieri, dimostrando una notevole precocità [...] due edizioni a ridosso della princeps: Roma 1634; Venetia 1635) dovettero suscitare un dibattito sulla liceità della versione e sul peccato di lesa maestà rispetto al modello latino. Il L. aveva posto l'opera sotto l'ombra protettiva di un canone ...
Leggi Tutto
ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] 'amico costoro che l'hanno ridotto a sì miserabil fine. E prego il sigr. Idio che voglia perdonar al sigr. Adamo il peccato d'accidia, mediante la quale ha privato il mondo di cose bellissime e causatosi molte miserie e ridotto, come credo, sé stesso ...
Leggi Tutto
GUGLIELMO da Tocco
Silvana Vecchio
Scarsissime sono le notizie biografiche su questo personaggio, al di fuori delle vicende che lo videro direttamente coinvolto nel processo di canonizzazione di Tommaso [...] di Tommaso; ne emerge l'immagine di un maestro che è anche un mistico e, soprattutto, un uomo che non conosce il peccato, un santo che incarna in maniera esemplare il modello agiografico che si va imponendo dalla fine del XIII secolo.
Fonti e Bibl ...
Leggi Tutto
CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] alle pratiche della più rigorosa ortodossia, quella di Gnagni, che morendo riafferma la propria fedeltà ai sacramenti e confessa i suoi peccati "a un a un, ponto per ponto", dispone per le messe in suffragio della sua anima, sollecita una certa pompa ...
Leggi Tutto
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...