paroffia
Ugo Vignuzzi
Il termine, nell'opera dantesca, compare soltanto in Pd XXVIII 84 'l ciel ne ride / con le bellezze d'ogne sua paroffia, ma è pure attestato nel Boccaccio (Teseida VII 114) e, [...] patriarcato, di contro al tipo con -cch- in uso presso la Chiesa di Roma, poi prevalso quasi dovunque in Occidente.
Nel verso dantesco può avere, in metafora, anche il valore di " parte ", con un modulo che richiama Pd XXVII 27 e II 130 (Mattalia). ...
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suo (seo; so; -so)
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo e pronome s. ricorre 157 volte nella Vita Nuova, 141 nelle Rime, 646 nel Convivio e 762 nella Commedia, con frequenza quasi costante, pur nel lieve [...] S. indica un rapporto tra produttore e prodotto sia in senso attivo (Rime LXVII 34 il suo fattore: cfr. CVI 27 e If XXXIV 35, Pg XXVII 2, Pd VII 35, IX 128, XXVI 83, XXX 21, XXXIII 5; Cv IV XIV 13 'l generante suo; If V 99 co' seguaci sui, X 14) che ...
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dannare
Beatrice Guidi
Vale " stigmatizzare come reo ", " condannare alla riprovazione generale ": Pd XIX 109 tai Cristian dannerà l'Etïòpe, " tali e sì fatti cristiani, che sono stati grandi peccatori, [...] 'i' t'ho per dannata (per l'occorrenza del v. 136, v. oltre).
Nel significato di " condannare alle pene eterne ", detto di Adamo, in Pd VII 27 quell'uom che non nacque, / dannando sé, dannò tutta sua prole (cfr. s. Paolo Rom. 5, 12 " per unum hominem ...
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tu (tue; ti; ten)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di II singolare le forme toniche sono tu, tue (con epitesi, in rima, in Pg XVI 26 se tue / partissi, e XXIX 95, con enjambement; Pd I 19) e te (sia [...] contrasta con io (If IV 15 Io sarò primo, e tu sarai secondo, Pg V 103 Io dirò vero, e tu 'l ridì tra ' vivi) e con ella (Pd XVII 66 ella, non tu, n'avrà rossa la tempia). È ridondante in If XXII 126 Tu se' giunto! (non forse in Pg IV 114 Or va tu sù ...
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maturo
Con significato proprio, riferito a frutto (estensivamente anche a ‛ biada ': v. Pd XIII 132) pervenuto alla fase finale del suo sviluppo: come uno pomo maturo leggiermente e sanza violenza si [...] doglie si parte dal corpo ov'ella è stata (Cv IV XXVIII 4).
Ha ancora valore proprio, ma nell'ambito di una metafora, in Pd XXVI 91, dove D. si rivolge ad Adamo chiamandolo pomo che maturo / solo prodotto fosti, alludendo al fatto che egli è il solo ...
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raziocinabile
Variante dell'ediz. Nidobeatina, in luogo di razionabile (v.), in Pd XXVI 127, nata dal proposito di evitare la dieresi ch'è nella forma vulgata. ...
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claritate
. La parola latina - ablativo di claritas, " luce splendente " - ricorre in Pd VII 2, nell'invocazione di lode, in latino, che Giustiniano rivolge a Dio. ...
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inspectare
Nella forma s'inspecta, in luogo di s'aspetta, in Pd XXXI 124, il verbo compare come variante nel commento di Benvenuto (" s'inspecta, idest inspicitur "); cfr. Petrocchi, ad locum. ...
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Pd
s. m. inv. Sigla di Partito democratico. ◆ A Caserta l’obbiettivo ritorna sul Partito democratico. Il leader del Pd, annuncia [Francesco] Rutelli, sarà scelto con le primarie: «Sì, lo indicheranno gli elettori attraverso una scelta trasparente...
campo largo loc. s.le m. Progetto di ampliamento della coalizione di centro-sinistra sia verso forze collocate più al centro nello schieramento politico sia verso forze collocate più a sinistra. ◆ L'idea presupponeva la costruzione di un campo...