Nel linguaggio medico, disturbo accessionale dell’età infantile che si manifesta con una crisi di terrore poche ore dopo l’inizio del sonno. ...
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Stato tormentoso di ansietà e di sofferenza.
Filosofia
L’a. è uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo, che l’intende come una delle situazioni affettive rivelatrici attraverso cui l’esistenza si [...] sindrome chiamata nevrosi d’a., caratterizzata da irritabilità, attesa ansiosa, disturbi somatici (respirazione, attività cardiaca), pavornocturnus, vertigine ecc. Come sua causa, Freud indica pratiche nocive e disturbi della sfera sessuale, capaci ...
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Sindrome complessa, con manifestazioni neurologiche e psichiche assai varie. La più nota è la crisi convulsiva generalizzata (epilepsia maior) che può insorgere bruscamente o essere preceduta da alcuni [...] , analoghe all'attacco, che possono sostituire. Possono essere: motorî (fughe, automatismi ambulatorî); ipnici (pavornocturnus, enuresi notturna, sonnambulismo); sensitivi (dolori, parestesie); sensoriali (scrosci, bagliori); musicali (S. De Sanctis ...
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. Stato morboso caratterizzato da un abnorme sviluppo del tessuto linfatico della regione nasofaringea, che si palesa con le cosiddette vegetazioni adenoidi (dal gr. ἀδήν "ghiandola" εἶδος "forma"; v. [...] tasso emoglobinico, modificazioni della formula ematologica), arresto dello sviluppo corporeo, disturbi nervosi e psichici (aprosexia, pavornocturnus, corea, ecc.) completano il quadro morboao provocato dalle adenoidi, le quali, abbandonate a loro ...
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. Psicopatologia. - Processo morboso che disgiunge elementi psichici dapprima associati. Una dissociazione irreparabile s'ha quando rimangono distrutti fasci di fibre o masse di cellule nervose che servono [...] a questo tipo gli atti automatici compiuti nelle crisi epilettiche, nel sonnambulismo, nell'ebrietà da sonno, il pavornocturnus, l'estasi, il sonniloquio. Per dissociazione si possono avere come delle grandi linee di frattura nella compagine ...
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VALERIANA (lat. scient., Valeriana officinalis L.; ted. Baldrian)
Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI
È una pianta vivace della famiglia Valerianacee che raggiunge un'altezza di 5-15 dm., con rizoma [...] , sotto forma di tintura (2-20 gr. pro die) o associata con altri sedativi (bromuri) o con cardiotonici (strofanto). Trova anche utile applicazione nelle neurastenie, nell'irrequietezza, nel pavornocturnus dei bambini, nei disturbi della menopausa. ...
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PAURA
Mariano L. Patrizi
. È un'emozione (v.) difensiva, che ha l'alleata naturale nella collera, emozione offensiva. I suoi gradi sono diversi, dallo scoramento allo spavento; e diversi gli aspetti, [...] dal pavornocturnus del fanciullo al panico collettivo, al terrore che uccide e impietra, provocando la fulminea rigidità cadaverica simboleggiata dalle statue dei Niobidi, e dimostrata dagli stampi dei sepolti di Pompei. La paura, emozione ...
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Medico e psicanalista austriaco (Vienna 1871 - New York 1950), laureatosi in medicina nel 1895, esercitò la professione presso l'Allgemeines Krankenhaus di Vienna; dal 1904 fece parte del Gruppo (poi Società) [...] psicanalitico viennese. Compì studî sul pavornocturnus, sul sadismo e sul masochismo, sulla masturbazione, nonché di psicologia sociale. Dal 1938 visse e operò come terapeuta negli USA. Tra le opere: Zur Psychologie der Revolution: die vaterlose ...
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«Caro m’è ‘l sonno e più l’esser di sasso»
(Michelangelo Buonarroti)
La medicina del sonno
di Elio Lugaresi e Federica Provini
13 giugno
Uno studio dell’Associazione italiana di medicina del sonno, [...] per l’assunzione occasionale di un ipnotico. Le parasonnie del sonno lento più conosciute sono il pavornocturnus e il sonnambulismo. Il pavor si manifesta soprattutto in età infantile e consiste in un risveglio parziale dal sonno profondo (fasi ...
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pavor nocturnus
locuz. lat. scient. (propr. «terrore notturno»), usata in ital. come s. m. – Nel linguaggio medico, disturbo del sonno che colpisce in genere i bambini in età prescolare (v. terrore).
terrore
terróre s. m. [dal lat. terror -oris, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento: suscitare, incutere t.; vista, scena,...