Danza saltata, in movimento d’allegro moderato e ritmo ternario, diffusa soprattutto nel 16° sec. in Francia e in Italia, dove una sua varietà era detta salterello o romanesca. Si diffuse in tutta Europa [...] con varietà regionali. In origine si eseguiva dopo la lenta pavana (danza bassa) e nel 17° sec. come danza a sé stante. ...
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In senso largo, qualunque tipo di cornamusa. In senso stretto, il piffero (o il gruppo di pifferi e bordoni), che della cornamusa è soltanto un componente.
Antica danza campestre dell’Italia settentrionale, [...] cui ritmo si modellavano vari componimenti musicali per liuto. Nell’Intavolatura per liuto pubblicata nel 1508 da Domenico Petrucci compare un seguito di pavana-saltarello-piva, che è da considerarsi uno dei più interessanti antecedenti della suite. ...
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BORRONO (Borono), Pietro Paolo
Gianluigi Dardo
Nacque a Milano (o nei dintorni verso la fine del sec. XV o agli inizi di quello successivo.
La sua origine milanese è attestata frequentemente dall'aggiunta [...] .
È un modo nuovo di raggruppare danze, che amplifica il modello a tre, introdotto da I. A. Dalza già nel 1508 (Pavana,Saltarello e Piva), e attua due principî che saranno fondamentali per la futura suite:quello della variazione e quello della ...
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GARGIULO, Terenzio
Elisabetta Di Pietrantonio
Francesca Scaglione
Nacque il 23 nov. 1903 a Torre Annunziata (Napoli), da Gaspare e Concetta Romano. Compì gli studi musicali presso il conservatorio [...] studi; 3 pezzi; Momento musicale; Canzonetta; Preludio, Adagio e fuga (da G.B. Martini); Walzer per 2 pianoforti; per organo: Pavana.
Revisioni: Concerto in mi bem. magg. per oboe e archi di V. Bellini (1951); Le nozze per puntiglio di V. Fioravanti ...
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GARSI (Garsi da Parma), Santino, detto anche Santino La Garsa e Valdes
Rossella Pelagalli
Nacque a Parma il 22 febbr. 1542 da Nicola e Maria Caterina; si ignora la data del suo trasferimento a Roma, [...] Ruggiero), e l'Aria del gran duca, ove il G. si appropria di una melodia assai nota, utilizzata anche da J. Bull (pavana), J.P. Sweelinck (Balletto del granduca) e J.H. Schein (allemanda).
Nei Ruoli farnesiani appare il figlio del G., Ascanio, anch ...
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CONFALONIERI, Giulio
Teodoro Celli
Nacque a Milano il 23 maggio 1896 da Angelo e da Rachele Corbella. Di antica famiglia milanese, ancor bambino ricevette la prima educazione musicale dalla nonna paterna, [...] e C'era una volta (Firenze 1922); Dieci bozzetti su temi popolari dell'Alta Italia (Milano 1926); una Introduzione e Pavana eseguita al Covent Garden; i balletti Une nuit de Versailles su libretto di R. Piazzani per la coreografia di I. Leonidoff ...
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BARBETTA (Barbetti), Giulio Cesare
Antonio Garbelotto
Nacque circa il 1540 a Padova, centro allora rinomatissimo per i suoi musici. S'ignora chi possa essere stato il suo maestro. È tuttavia certo che [...] di P. Phalèse, accanto a Melchior Neusidler e Sisto Kargel. In edizione modema, il Chilesotti ha curato otto trascrizioni (una pavana, quattro gagliarde e tre passo e mezzo) nel suo Lautenspieler des XVI. Jahrhunderts, pp.64-81. Le composizioni del B ...
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BRUNELLI, Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Bagnoregio (Viterbo) intorno al 1575, come risulta dalla dedica a Ferdinando Saracinelli degli Scherzi,arie e madrigali del 1616 ("io son nato negli stati felicissimi [...] sonare a 2, costituito dal Ballo grave per sonar,Seconda parte,gagliarda,terza parte,Corrente, sipresenta nella fusione pavana-gagliarda con cui vengono a porsi le basi della sonata da camera secondo una combinazione stilistica che perdurerà ancora ...
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PARODI, Renato
Renato Di Benedetto
Daniela Tortora
– Nacque a Napoli il 12 dicembre 1899 da Ruggiero e Caterina De Fino.
Frequentò il liceo ginnasio Antonio Genovesi, dove, nel 1917, conseguì la licenza [...] cfr. Fonti e Bibl.): Introduzione e Allegro per pianoforte e orchestra di fiati (1928), Divertimento per orchestra (Preambolo, Pavana, Minuetto e Musetta, Rondò, Commiato, 1929), Trio per flauto, violino e violoncello (1948, ma 1947 secondo d’Avalos ...
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DE LEVA, Enrico
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 19 genn. 1867 da Salvatore e da Giuseppa Casaccoli.
Dotato di grande talento musicale, fu indirizzato dalla famiglia verso severi studi compiuti come [...] di stile antico (G. Chiabrera, 1913); Dolce sorriso, chiara pupilla, rispetto popolare (1913); Passa Pierrot (R. Mazzola, 1918); La pavana (R. Mazzola, 1919); Per l'azzurro (R. Mazzola, 1919); Bionda signora (O. De Sica, 1919) e varie altre su ...
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pavana
s. f. [femm. sostantivato di pavano «padovano»; propr. «danza padovana»]. – Danza diffusa spec. nei paesi latini dall’inizio del sec. 16° a tutto il 17°, la cui musica è in movimento solenne, a ritmo pari con inizio dattilico. È stata...
padovana
(o padüana) s. f. [dall’agg. padovano]. – Nome dato nel sec. 16° (raramente anche nel successivo) a una danza in movimento solenne e ritmo binario (spesso nella misura di 6/8), che doveva essere, con grande probabilità, identica alla...