Figlio (m. Gisalecchio, Pontremoli, 1269) di un Pelavicino (m. 1217) nipote di Oberto I, di una famiglia che aveva feudi nel Piacentino, Parmigiano e Cremonese; fu un capo del partito ghibellino in Lombardia [...] le città e i partiti, e fu podestà e poi signore di Pavia (1253), Cremona e Piacenza. Alleato d'Ezzelino da Romano contro i Milano, nello stesso tempo in cui era signore di Brescia, Pavia, Piacenza e Alessandria. La riscossa guelfa (1264-65), che ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] 1545, fu formata la presidenza del sinodo, il Del Monte, al quale da pochi mesi era stata nuovamente affidata la diocesi di Pavia, fu creato legato, insieme con i cardinali M. Cervini e R. Pole.
Con la sua nomina, Paolo III intendeva affiancare a dei ...
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GISELBERTO
Irene Scaravelli
Conte di Bergamo, primo di questo nome, nacque presumibilmente intorno all'870. Di origine longobarda, fu il primo di questa stirpe a far parte della classe di potere dopo [...] 17-20, n. 5).
G. compare attivo nell'amministrazione regia per l'ultima volta il 14 maggio 927: nella sua stessa casa a Pavia, capitale del Regno, tenne un placito al quale parteciparono tra gli altri anche sei dei suoi vassalli (I placiti, p. 497 n ...
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LOMELLINI, Napoleone
Riccardo Musso
Nacque intorno al 1320 presumibilmente a Genova da Leonello di Pietrino, impegnato nei commerci, e da una Caracosa di casato ignoto.
Presenti a Genova sul finire [...] una diretta origine dall'antica schiatta feudale dei conti palatini di Lomello, divisi in numerosi rami, sparsi tra Pavia, la Lomellina e l'Oltrepò. Più che questa supposta ascendenza, rafforzata dall'adozione di pratiche familiari assai chiuse ...
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AIONE
Nicola Cilento
Fu il terzo duca di Benevento, succeduto (641) dopo il lungo governo del padre Arechi I. La sua successione, voluta dagli stessi Beneventani, indipendentemente dalla designazione [...] che A. non fu sano di mente, forse per un filtro propinatogli a Ravenna, nel viaggio di ritorno dalla corte di Pavia, dove il padre lo aveva inviato. Per questa ragione Arechi stesso gli avrebbe preferito nella successione i figli adottivi Radoaldo o ...
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Cerimonia con la quale viene imposta al sovrano la corona per significare il potere che egli da quel momento gode. Si tratta di un uso antico, di origine greca e orientale. Nel Medioevo la cerimonia acquistò [...] aveva una città scelta e fissa per l’i.: Reims in Francia, Arles in Borgogna, Westminster in Inghilterra, Monza e poi Pavia in Italia, Toledo in Spagna, Uppsala e poi Stoccolma in Svezia, Mosca nel granducato di Moscovia, Aquisgrana e poi Ratisbona e ...
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Comune della prov. di Milano (47 km2 con 30.120 ab. nel 2007, detti Abbiatensi), nella pianura del Ticino, presso l’inizio del Naviglio di Bereguardo. Ancora forte l’incidenza delle attività primarie.
Trasse [...] ai limiti della Valle Grassa; fu curtis regia fino al sec. 11° e successivamente fortezza del comune milanese verso il Ticino. Punto di passaggio obbligatorio sulle vie che da quel fiume conducono a Pavia e Milano, fu più volte presa e saccheggiata. ...
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GUIDO, conte marchese di Camerino, duca marchese di Spoleto, re d'Italia, imperatore
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Nacque nell'855 da Guido (I) di Spoleto e da Itta di Benevento.
Non fu coinvolto, [...] lui per disporre di un qualche controllo in Italia, fece in modo di riconciliarsi con il ribelle. Questi fu ricevuto a Pavia il giorno dell'Epifania dell'885 e, avendo prestato giuramento, fu reintegrato nelle cariche e nel favore del sovrano. G. non ...
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BECCARIA, Agostino Maria
Gaspare De Caro
Non si sa se il B. possa identificarsi con un Agostino Beccaria che, intorno al 1450, ottenne in feudo dal duca di Milano il paese di Tromello; più probabile [...] Maria Sforza, il 1º genn. 1472, podestà di Gambolate, carica rinnovatagli sino al 1477.
Il B. apparteneva al ramo di Pavia della sua famiglia. La prima notizia sicura a lui relativa risale al 1499, allorché fu designato da Ludovico Sforza come ...
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HORTIS, Arrigo
Michele Gottardi
Nacque a Trieste il 19 giugno 1823 da Francesco e da Carolina Clerici. La famiglia, originaria di Rovereto, era giunta in città all'inizio del secolo con il nonno Tommaso, [...] in una scuola tedesca e quelli liceali a Klagenfurt, l'H. si iscrisse all'Università di Vienna, riuscendo poi a passare a Pavia e infine a Padova, dove si laureò in giurisprudenza il 14 ag. 1845. In novembre ottenne il suo primo incarico nell'I ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...