Figlio (m. 661) di Gundoaldo, duca d'Asti e nipote di Teodolinda, fu eletto re nel 653, dopo l'assassinio di re Radoaldo figlio di Rotari; la sua elezione segna il trionfo del cattolicesimo contro l'indirizzo [...] politico-religioso ariano. Gli si deve la fondazione del santuario del Salvatore a Pavia. Con la sua morte il regno fu suddiviso tra i figli Perctarito e Godeperto. ...
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Nacque a Calcinate del Pesce, sulla riva settentrionale del lago di Varese, il 3 apr. 1815, da Giovan Battista, agiato agricoltore, e da Maria Cerutti. Compiuti gli studi inferiori a Varese e a Parabiago, [...] nel 1834 si iscrisse all'università di Pavia dove il 4 genn. 1839 ottenne una laurea in ingegneria che gli consentì di stabilirsi a Milano per lavorare nell'ufficio tecnico dell'ospedale Maggiore, attività a cui affiancò presto un'altra quale ...
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Maresciallo di Francia (n. 1485 - m. Napoli 1528), servì Luigi XII e Francesco I. Distintosi a Ravenna (1512) e a Brescia (1516), fu fatto governatore del Milanese. Sconfitto alla Bicocca (1522), poté [...] discolparsi ed ebbe affidato il governo della Linguadoca, che protesse contro l'invasione spagnola (1523). Partecipò alla battaglia di Pavia (1525), dopo la quale, assunto il comando dell'armata d'Italia, riuscì a occupare il Milanese; morì di peste ...
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BIANCHINI, Giuseppe
Sergio Cardarelli
Nacque a Cremona il 14 febbr. 1876 da Eterledo e da Maria Martinazzi in una famiglia benestante e, almeno per parte di madre, di origine nobiliare. Vincitore di [...] una borsa di studio al collegio "Borromeo", compì i suoi studi all'università di Pavia, laureandosi in giurisprudenza a pieni voti nel 1897. Tra gli insegnanti che ebbe nell'ateneo pavese vanno ricordati V. Simoncelli, C. Ferrini e soprattutto Ugo ...
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DE ANDREIS, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano nel 1857 da Giuseppe e da Teodolinda Gadda. Di famiglia modesta - fece, da ragazzo, il venditore ambulante di giornali - il D. poté proseguire gli [...] studi grazie all'aiuto di benefattori, frequentando i corsi dell'istituto tecnico Ghisleri di Pavia.
Divenuto ingegnere, trovò impiego presso la società Edison di Milano. Da studente si avvicinò alle idee mazziniane impegnandosi nell'attività ...
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Uomo politico, teologo e umanista spagnolo (Cuenca 1490 circa - Vienna 1532), fratello di Juan. Letterato di grande finezza, entrato al servizio di Carlo V ne divenne segretario e "latinista" ufficiale, [...] accompagnò in varî viaggi. Oltre a un'ampia corrispondenza (notevole quella con Erasmo), lasciò una relazione sulla battaglia di Pavia del 1525, il Lactancio y un arcediano. Diálogo en que particularmente se tratan las cosas acaecidas en Roma el año ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] 1820 al 1827; si iscrisse poi alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Pavia, dove - ospite per quattro anni del collegio "Borromeo" - si laureò in utroque iure nel giugno 1832.
Tornato a Milano, più che dai codici e dalle pandette egli si ...
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BESANA, Enrico
Bianca Montale
Nacque a Milano il 12 settembre 1813, da Felice Maria e da Giulia Ciani: era parente quindi per parte materna dei Ciani, banchieri emigrati nel 1821 per le loro idee liberali. [...] Iscritto alla Giovine Italia, il B. frequentò i corsi di medicina a Pavia, svolgendo attiva propaganda patriottica fra gli studenti. Laureatosi nel 1840, dopo aver avuto qualche noia dalla polizia per aver capeggiato una dimostrazione studentesca nel ...
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Figlio (Wolfstein presso Landshut 1252 - Napoli 1268) di Corrado IV e di Elisabetta di Baviera; ultimo degli Hohenstaufen. Cresciuto alla corte bavarese, fu chiamato in Italia dai partigiani dell'Impero, [...] dopo la morte di Manfredi (1266). La sua discesa (sett. 1267) ridestò la fazione imperiale, e C., passando per Verona e Pavia e di lì con audace marcia in Toscana, entrava in Roma, trionfalmente accolto. Ma il 23 ag. 1268 presso Scurcola Marsicana, ...
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Figlio (882 circa - 927 circa) di Bosone conte di Vienna e re di Provenza; divenuto (890) re di Provenza, scese poi (900) in campo, su invito dei feudatarî italiani, contro Berengario I per rivendicare [...] la corona d'Italia come nipote, per parte della madre Ermengarda, di Ludovico II; fu incoronato re a Pavia e consacrato imperatore a Roma (901) da Benedetto IV. Ma la riscossa di Berengario lo costrinse a riparare in Provenza; nel 905 tornò in Italia ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...