Medico italiano (San Paolo, Brasile, 1886 - Roma 1961); allievo di A. Ferrata; prof. di patologia medica all'univ. di Pavia (1928), poi di clinica medica a Catania (1931), a Napoli (1939) e a Roma (1951). [...] Ha contribuito, tra l'altro, allo studio delle porpore emorragiche, delle sindromi neuroipofisarie e, soprattutto, dell'eritremia ...
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BASSI, Agostino
Emanuele Djalma Vitali
Nacque a Mairago (Lodi). il 25 sett. 1773, da Onorato e da Rosa Sommariva. Studiò giurisprudenza a Pavia, dedicandosi contemporaneamente a studi di fisica, chimica., [...] danni economici in Italia e in Francia.
I risultati e le conclusioni di tali studi furono comunicati all'università di Pavia nel 1834 e poi vennero pubblicati - dopo ulteriore approfondimento - tra il 1835 e il 1844: Del mal del segno, calcinaccio ...
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Chirurgo italiano (Stradella 1835 - San Remo 1903); primario ospedaliero a Novara, poi (dal 1877) direttore della clinica chirurgica di Pavia. Fu deputato (1887-90) e senatore (1891). Illustrò (1866), [...] prima di J. Lister, l'azione antisettica dell'acido fenico sulle ferite e fu autore di un metodo, che allora ebbe notevole successo, per il trattamento del restringimento uretrale da ipertrofia prostatica, ...
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GASTALDI, Ermenegildo (Gildo)
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Casalpusterlengo, a sud-est di Lodi, il 25 dic. 1907 da Dante e da Ida Vida. Studiò medicina e chirurgia nell'Università di Pavia ove, nel [...] post-traumatici dei nervi periferici nel beri-beri sperimentale del piccione, in Bollettino della Società medico chirurgica di Pavia, LIII (1939), pp. 1135-1154; La rigenerazione dei nervi periferici nel piccione sottoposto a carenza di vitamina B1 ...
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CINISELLI, Luigi
Renato G. Mazzolini
Nipote del chirurgo G. A. Brambilla, nacque nel 1803, da Gaspare ed Eleonora Brambilla, a Pavia. Qui compì i primi studi e si iscrissepòi all'università tra gli [...] 'università. Nel 1833 si laureò in medicina e chirurgia con una tesi sull'origine e decussazione dei nervi ottici. Sempre a Pavia fu prima assistente alla scuola di clinica ostetrica diretta da T. Lovati, poi a quella di chirurgia pratica diretta dal ...
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JACOPI, Giuseppe
Giuseppe Armocida
Nato a Modena il 5 giugno 1779 da Pietro, originario di Brescello, e dalla modenese Bianca Tori, nel 1789 entrò nel convitto Calasanzio di Correggio, retto dai chierici [...] dissettoria, e le sue fini iniezioni di rettili e pesci, che documentava con profondo acume interpretativo. Vice reggente dell'Università di Pavia nel 1806-07, mentre Scarpa era rettore, lo J. fu a sua volta rettore nel 1809-10; fu inoltre un valido ...
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Patologo e istologo italiano (Varese 1846 - Torino 1901), fondatore della scuola italiana di patologia sperimentale. Allievo di P. Mantegazza, fu prof. incaricato di patologia generale all'univ. di Pavia [...] (1867-72) e poi ordinario all'univ. di Torino. Suoi primi collaboratori furono C. Golgi, P. Foà ed E. Bassini; istituì a Torino il primo laboratorio di patologia generale, e fondò (1876) l'Archivio italiano ...
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VERGA, Andrea
Agostino Palmerini
Psichiatra, nato a Treviglio il 2 giugno 1811, morto a Milano il 21 novembre 1895. Studiò a Pavia, fu direttore del frenocomio di S. Celso a Milano, poi dell'ospedale [...] maggiore di Milano dov'ebbe la cattedra di clinica medica. Fu presidente dell'Istituto lombardo delle scienze, presidente onorario della Società italiana di freniatria, fondatore e direttore dell'Archivio ...
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Fisiologo italiano (Scansano 1871 - Padova 1952). Prof. a Córdoba (Argentina) dal 1906 al 1916 e poi (dal 1920) nelle univ. di Sassari, Pavia e Padova. Socio nazionale dei Lincei (1947). Noto per le ricerche [...] sulla fisiologia dello stomaco, del cuore, del sistema nervoso centrale e del sangue ...
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Pediatra (San Martino al Cimino 1873 - Roma 1965). Vicedirettore dell'Ospedale del Bambin Gesù, poi direttore delle cliniche pediatriche di Cagliari e Pavia, quindi incaricato d'igiene infantile e fisiobiologia [...] del lattante all'univ. di Milano, e infine professore di clinica pediatrica a Roma; dal 1936 fu direttore del centro antipoliomielitico di Ariccia. Ha contribuito al progresso della pediatria, soprattutto ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...