GIARDINI, Giovanni
Antonella Capitaniio
Figlio di Giacomo e Innocenza Guardigli, nacque nel 1646 a Forlì, nella cui chiesa cattedrale venne battezzato il 24 giugno dello stesso anno.
Quarto di sette [...] destinati alla cappella privata del cardinale Francesco Barberini, firmati e datati Roma 1720, conservati in una collezione privata di Pavia (Lipinsky, 1971, n. 3).
Come bronzista il G. eseguì la "gloria" per il gruppo marmoreo di Giuseppe Mazzuoli ...
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LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] ad affreschi per i certosini di Vigano Certosino e di Salvanesco, monasteri che erano sotto la tutela della certosa di Pavia (Frangi, 1992, p. 263).
Sempre col fratello Giovan Pietro nel 1581 affrescò un'Incoronazione di Cristo, (copiando quella del ...
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DE MARCHI
Sergio Guarino
Famiglia di intagliatori cremaschi attivi a Bologna nei secoli XV e XVI. Capostipite dovrebbe essere Iacopo, menzionato come "plasticatore" attivo nel convento di S. Agostino [...] , p. 277).
Giacomo, figlio di Agostino, il 7 luglio 1493 risultava impegnato dalla Fabbrica di S. Petronio, che lo aveva inviato a Pavia a "vedere i marmi": è forse lui nel 1499 a fornire una ancona lignea, dispersa, per la chiesa di S. Maria della ...
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DI MARZO, Gioacchino
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Palermo il 2 dic. 1839, da Salvatore e da Enrica Cardinale. Il padre, un piccolo editore tipografo, fu coinvolto nei moti del 1848 e scontò numerosi [...] XV ed il sorgere del XVI. Con cinque documenti inediti ibid., IV [1879], pp. 337-42); da Documenti intorno a Vincenzo di Pavia detto "il Romano", celebre pittore in Palermo nel secolo XVI (ibid., V [1880], pp. 277-81) a Del sentimento nazionale nei ...
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COMERIO, Agostino
Fernando Mazzocca
Nacque a Locate (od. Locate Varesino, provincia di Como) il 12 maggio del 1784 dal pittore Filippo e da Lauretana Benini di Faenza. Dopo aver seguito gli insegnamenti [...] .
Nel 1825il governo gli aveva inoltre affidato l'incarico di dirigere il restauro di tele ed affreschi alla certosa di Pavia; nel 1828 studiò poi i problemi di conservazione del Cenacolo leonardesco, da cui ricavò un grande cartone. Fece anche parte ...
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CROSIO, Giovanni (erroneam. Guglielmo)
Giovanni Romano
Figlio di Giovan Pietro e Veronica, battezzato nella parrocchia di Trino (Vercelli) il 3 apr. 1583 (meno probab. figlio di Pietro e di Caterina, [...] escludere che il C. abbia collaborato con lo Zuccari e appunto il Nebbia già nel grande salone del Collegio Borromeo a Pavia, negli anni 1603-05, e di lì sia iniziato un definitivo assestamento stilistico che la breve attività torinese non ebbe modo ...
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PISA (Pisae; Πῖσα, Πίσα, Πεῖσα, Πίσαοι, Πίσσαι, Πεῖσαι)
P. Bocci
P. E. Arias
L'odierna città della Toscana occidentale dista 12 km dalla costa del mare Tirreno nella pianura alluvionale formata dal [...] , in Pauly-Wissowa, XX, 1950, 2, c. 1756; P. Fraccaro, in Opuscula III, Scritti di Topografia e di Epigrafia, Pavia 1957; A. Neppi Modona, Forma Italiae, Regio VII, Etruria, I, Pisae, Roma 1953, Foglio 104, Carta Archeologica; Pederschi, in Memorie ...
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BRICCI (Briccio, Brissio, Brizio), Giovanni
Olivier Michel
Figlio di Giovanni Battista, materassaio o rigattiere - trasferitosi da Genova a Roma verso il 1560 - e di Pazienza Puccina, nacque a Roma, [...] 1610, 1620); Ilvanto della zingara (Viterbo 1613; Ronciglione 1615; Orvieto 1632); La tartarea (Viterbo 1614, 1620, 1622, 1627; Pavia 1622; Venezia 1624, 1636, 1637; Milano 1639; Bologna 1674; Roma 1677), commedia "infernale", con scena nel regno ...
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CANONICA, Luigi
Giuliana Ricci
Nacque a Tesserete nel Canton Ticino il 9 marzo 1762. Fu allievo del Piermarini all'Accademia di Brera, dove venne premiato nel 1783 per il progetto di una chiesa. L'influenza [...] poi dal Villoresi: cfr. Sioli Legnani - Mezzanotte, p. 18) in via Borgonuovo a Milano; del giardino botanico a Pavia. Ancora a Milano si occupò di architettura industriale, disegnando la fabbrica di tabacchi in via della Moscova ora distrutta (Bossi ...
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CAFFI, Ippolito
Mary Pittaluga
Nato a Belluno il 16 ottobre del 1809, da Giacomo e da Maria Castellani, dopo un alunnato presso i bellunesi Antonio Federici e Antonio Tessari, fu avviato a Padova dove [...] nel suo bicentenario…, Venezia 1950, pp. 69-71; T. Pignatti, Pittori veneti dell'Ottocento da Canova a Favretto, in Studia Ghisleriana, Pavia 1950, pp. 15-17; B. Ziliotto, I.C. a Trieste in un epistolario inedito, in La Porta Orientale, XX(1950), pp ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...