ARIBERTO da Intimiano
B. Brenk
Nato all'incirca tra il 980 e il 985, A. discendeva da un'antica famiglia longobarda di proprietari terrieri di Antimiano (od. Intimiano di Brianza). La sua formazione [...] trovò spesso in viaggio fuori della diocesi per motivi politici: nel 1019 a Strasburgo, nel 1021 a Verona e l'anno seguente a Pavia; nel 1025 a Costanza, nel 1027 a Roma, nel 1028 presso Torino, nel 1034 in Borgogna, nel 1040 a Ingelheim e nel 1044 ...
Leggi Tutto
Pittore (n. 1485 circa - m. 1532). Nato forse in Lombardia, le origini della sua arte, alquanto complesse, vanno ricercate nella pittura lombarda legata al Bergognone; evidente è anche l'influsso del Bramantino, [...] (1521-23, Milano, Brera), tra cui celebre la Traslazione di s. Caterina; la Madonna del roseto, già nella certosa di Pavia e gli affreschi provenienti da S. Maria della Pace (entrambi a Milano, Brera); la Crocifissione (1529, Lugano, S. Maria degli ...
Leggi Tutto
ROGERS, Ernesto Nathan
Manfredo TAFURI
Architetto, nato a Trieste il 16 marzo 1909; laureatosi presso il Politecnico di Milano nel 1932, nello stesso anno fondò, insieme a G.L. Banfi, L.B. di Belgioioso [...] in Roma, 1940). Il gruppo affrontava intanto lo studio della pianificazione urbanistica (concorso per il piano regolatore di Pavia, 1933; per la sistemazione del centro di Salsomaggiore, 1939; piano turistico dell'Isola d'Elba, 1939), partecipando ...
Leggi Tutto
CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] del Crespi, al ciclo di Garegnano, come ha supposto il Testori (1953), o agli inizi della decorazione della certosa di Pavia, che resterà incompiuta alla morte di Daniele e dove alcuni fregi di putti sembrano segnare il passaggio al modellare lucido ...
Leggi Tutto
BAVOSI, Iacopo (Iacopino) de' (Iacopino di Francesco)
Angiola Maria Romanini
Figlio di Francesco de' Bavosi (talora detto anche impropriamente - "de, Papazzoni" per estensione del patronimico dei due [...] Andrea de' Bartoli, il B. si reca verso il 1365 a lavorare per Galeazzo Visconti a Milano e al castello di Pavia. Degni di nota i documentati rapporti con la confraternita bolognese di Mezzaratta, di cui risulta "massaro" nel 1366 (sottoscrivendo con ...
Leggi Tutto
ANDREA da Bologna
Enrico Castelnuovo
Sotto questo nome sono state riunite opere che probabilmente, come ha proposto il Longhi (v. oltre), sono di due diversi artisti della seconda metà del sec. XIV: [...] da un documento del 24 dic. 1365 risulta che questo stesso A. aveva passato due mesi di quell'anno a Pavia, dove era stato mandato dal cardinale Androino a dipingere nel palazzo di Galeazzo Visconti, in compagnia di altri valenti pittori ...
Leggi Tutto
CAGNOLA, Luigi
Paolo Favole
Nacque a Milano il 9 giugno 1764 dal marchese Gaetano e da Emilia Serponti, appartenenti alla più antica nobiltà milanese.
Studiò lettere a Roma, dal 1776, al collegio Pio [...] francese", 1779, e un palazzo reale, 1780 (G. Mezzanotte, p. 324). Nel 1781 si laureò in diritto civile a Pavia; avviato dalla famiglia alla carriera diplomatica, entrò nell'amministrazione austriaca e fu assegnato, per le sue qualità di disegnatore ...
Leggi Tutto
BIANCHI, Federico
Rossana Bossaglia
Secondo qualche fonte questo pittore sembrerebbe appartenere al ramo della nobile famiglia dei Bianchi da Velate, trasferitosi sin dal sec. XV a Masnago (Varese); [...] de' professori del disegno, p. 182; M. Paroletti,Turin et ses curiosités, Torino 1819, p. 373; M. Malaspina,Guida di Pavia, Pavia 1819, pp. 125, 153; S. Ticozzi, Dizionario…, I, Milano 1830, p. 159; L. Lanzi,Storia pittorica d'Italia, Venezia 1839 ...
Leggi Tutto
PESTAGALLI, Pietro
Giovanna D'Amia
PESTAGALLI, Pietro. – Secondogenito di Francesco, impiegato presso il dicastero centrale di Polizia, e di Maria Teresa Rapazzini, nacque a Milano il 28 o il 29 novembre [...] soluzioni alternative per gli edifici pubblici lombardi. Tra questi vengono ricordati il progetto di riforma della sede dell’Università di Pavia (1823) e quello per un pubblico macello a Milano (1824-26), di cui però non risulta si siano conservati i ...
Leggi Tutto
ARCA
J. Garms
Nel lat. medievale e nel volgare italiano la parola a. significa 'cassa', anche per uso domestico e, in senso generale, 'sarcofago'. La più recente accezione della parola ha mantenuto, [...] modello, "simile in forma et materia".A questi seguirono il monumento dedicato a s. Agostino in S. Pietro in Ciel d'Oro a Pavia (concluso nel 1352) e quello a s. Margherita d'Ungheria (m. 1270), figlia del re Béla IV (1206-1270), nell'isola che porta ...
Leggi Tutto
pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...