BARSANTI, Pietro
Elio Lodolini
Nacque a Gioviano (Lucca) il 30 luglio 1849, da Vincenzo e da Teresa Barsanti. A Lucca, ove il padre si era trasferito con la famiglia aprendo un piccolo commercio, il [...] per la riunione di Roma all'Italia.
Di questi tentativi fa parte un colpo di mano contro due caserme di Pavia nel marzo 1870, da parte di elementi repubblicani, appoggiati all'intemo da alcuni sottufficiali e militari (l'azione fu sconfessata ...
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(ted. Bern; fr. Berne) Città capitale della Svizzera (422.153 ab. nel 2017), capoluogo del cantone omonimo. Situata a 545 m s.l.m. è bagnata dall’Aare; sulla riva sinistra si trovano i quartieri vecchi, [...] il Temerario, duca di Borgogna; a partire dal 1494 prese parte alle guerre d’invasione in Italia fino alla battaglia di Pavia (1525). Nel 1528 vi prese piede la Riforma. La politica espansionistica continuò ai danni dei Savoia, con l’acquisto del ...
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Scrittore e diplomatico spagnolo (Granada 1503 - Madrid 1575). È una delle figure più eminenti della cultura spagnola del sec. 16º, perfetta incarnazione dell'aristocratico rinascimentale, soldato e uomo [...] si perfezionò nella conoscenza del greco, ebraico e arabo. Passò quindi in Italia, cavaliere nell'esercito che vinse a Pavia; e a Padova, Bologna, Roma rinsaldò la propria cultura filosofica, giuridica e filologica. L'Italia diventò così la terra ...
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Soldati delle fanterie mercenarie tedesche. Le fanterie mercenarie dei l. furono costituite nel 15° sec. in antitesi alle fanterie svizzere, da cui però mutuarono il sistema di schieramento; si portarono [...] ’artiglieria. La vittoria di Luigi XII a Ravenna (1512) fu merito soprattutto dei l., che si segnalarono anche alla battaglia di Pavia (1525) e nel sacco di Roma del 1527. In Italia, dove furono chiamati anche lanzi, comparvero per la prima volta nel ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] epidemia di colera. Dopo aver prestato volontariamente la sua opera in provincia di Cuneo e a Genova, il L. rientrò a Pavia, da dove, nel marzo 1836, raggiunse Milano per visitare ospedali e istituti di assistenza, ma il soggiorno fu interrotto dalla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La politica e l’istituzionalizzazione della scienza nell’età delle riforme
Calogero Farinella
Nei Primi disegni della repubblica letteraria d’Italia (1703), manifesto del rinnovamento culturale italiano, [...] spirito evangelico dei primi secoli della storia della Chiesa e al rispetto delle prerogative regie – scelte che fecero di Pavia la sede di un nucleo di giansenisti riuniti attorno a Martino Natali e Pietro Tamburini.
Per dare corpo alle innovazioni ...
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BISSOLATI, Leonida
Angelo Ara
Nacque a Cremona il 20 febbr. 1857 dal canonico Stefano Bissolati e da Paolina Caccialupi, moglie di Demetrio Bergamaschi. Nel 1861 S. Bissolati svestiva l'abito talare [...] il liceo classico a Cremona, dove ebbe compagno F. Turati, e seguì i corsi universitari della facoltà di legge, prima a Pavia poi a Bologna.
Qui ebbe a compagni, oltre a Turati, un gruppo di giovani particolarmente sensibili ai problemi sociali, tra ...
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PICCININO, Jacopo
Serena Ferente
PICCININO, Jacopo (o Giacomo). – Nato a Perugia nel 1423 dal condottiero Niccolò Piccinino e probabilmente Gabriella di Bartolomeo Sestio, deve aver fatto parte della [...] . Il 13 agosto completò il matrimonio con Drusiana, allora ventisettenne, e la coppia fu ospite di Bianca Maria Visconti a Pavia.
In questi mesi prese forma la congiura tra Francesco Sforza e Ferrante d’Aragona che sfociò, forse con la complicità di ...
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GIUSTI, Luigi
Stefano Meschini
Nacque a Venezia l'11 nov. 1709 da Pietro, di famiglia cittadina antica ma decaduta. Scarse sono le notizie intorno ai primi anni della sua vita; risulta comunque che [...] Milano la sua traduzione delle Favole di Fedro e nel 1741, nel quadro della commemorazione organizzata dall'Accademia degli Affidati di Pavia, alla quale pure era ascritto, compose una Orazione in morte di Carlo VI. Il 10 apr. 1741 egli coronò il suo ...
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CAROLI, Gioffredo
Gaspare De Caro
Numerose varianti presentano il nome ed il cognome del C., dalla forma Carlo Zuffré del Sanuto, a quella Carlo Giuffré del Guicciardini, a quella Carlo Geoffroy o Gioffredo [...] del C. fu Violante Della Chiesa, a quanto pare anche lei cittadina saluzzese. Studiò dapprima a Torino e quindi a Pavia, addottorandosi infine nell'università di Bologna, nel 1480, in diritto civile e canonico. Al suo ritorno a Saluzzo entrò subito ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...