Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] fu nominato consultore del ministro di Giustizia del Regno d'Italia e professore di diritto civile all'univ. di Pavia; passò quindi (nov. 1808) a insegnare "alta legislazione nei suoi rapporti colla pubblica amministrazione" nelle scuole speciali ...
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Figlio (m. 915) di Adalberto I, sposò Berta, figlia di Lotario II e vedova di Tebaldo di Provenza; successe al padre nel marchesato (884). Parteggiò per lo zio, l'imperatore Guido di Spoleto, contro Berengario [...] Spoleto (898); fatto di nuovo prigioniero e di nuovo liberatosi, contrappose a Berengario Ludovico di Provenza che fece incoronare a Pavia (12 ott. 900): ma l'abbandonò presto, per schierarsi di nuovo tra i fautori di Berengario, seguendo la tipica ...
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DESIDERIO, re dei Longobardi
Paolo Delogu
Di probabile origine bresciana, compare in alta posizione, forse con la funzione di comes stabuli, alla corte del re longobardo Astolfo (749-756), da cui ricevette [...] di dar corso alle cessioni promesse a Stefano III. Il papa non rifiutò peraltro di entrare in trattative ed inviò a Pavia un'ambasciata della quale faceva parte lo stesso Paolo Afiarta. Ma D. nel frattempo doveva aver constatato che erano venute meno ...
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VICARIATI GENERALI
PPaolo Cammarosano
L'istituzione del vicarius generalis o capitaneus generalis (le due espressioni sono assolutamente fungibili, la prima essendo quella di più frequente uso) si sviluppò [...] un nobile del Mezzogiorno, Marino da Eboli (v.), che cumulò anch'egli la carica vicariale con la podesteria di una città importante (Pavia, 1242 e 1243); fu poi la volta di un tedesco, il marchese Bertoldo di Hohenburg, già capitano di Como e del suo ...
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LUZZATTO, Riccardo
Eva Cecchinato
Nacque a Udine il 4 febbr. 1842 da Mario e Fanny Luzzatto. Importante per la sua formazione fu l'esempio del padre, che nel 1848 fu l'unico membro del governo provvisorio [...] 1859, il L. seguì a Milano il padre, reduce dalla prigionia in Moravia. Iniziò quindi a frequentare l'Università di Pavia, nella quale si raccoglievano, specie intorno ai fratelli Cairoli, forti sentimenti di italianità. Nel maggio 1860, a 18 anni ...
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Pelavicino, Oberto II, marchese
Capo ghibellino (m. Gisalecchio, Pontremoli, 1269). Figlio di un Pelavicino (m. 1217) nipote di Oberto I, di una famiglia che aveva feudi nel Piacentino, nel Parmigiano [...] le città e i partiti, e fu podestà e poi signore di Pavia (1253), Cremona e Piacenza. Alleato di Ezzelino da Romano contro i Milano, nello stesso tempo in cui era signore di Brescia, Pavia, Piacenza e Alessandria. La riscossa guelfa (1264-65), che ...
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Signore di Lodi (secc. 14º-15º); di nobile famiglia guelfa lodigiana, fu acclamato signore alla morte di Gian Galeazzo Visconti (1402). Entrato nella lega antiviscontea, mantenne una sua libertà d'azione [...] lotta contro il duca di Milano, ne divenne vassallo per ottenere il riscatto del figlio Giacomo, fatto prigioniero a tradimento. Vittima d'un inganno (1415), fu trascinato prigioniero a Pavia, dove morì suicida. Con lui finì l'indipendenza di Lodi. ...
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GRIMALDI, Giovanni Andrea
Filippo Crucitti
Nato verso il 1430, fu il terzogenito maschio di Nicola, signore di Antibes e Cagnes e governatore di Marsiglia, e di Cesarina Doria, dei marchesi di Oneglia.
Ebbe [...] erede del principe Catalano Grimaldi, e Luigi, cavaliere gerosolimitano.
Destinato alla carriera ecclesiastica, si addottorò in utroque iure a Pavia. Il 13 giugno 1461 fu inviato presso il duca di Savoia per scongiurare la sua pretesa di sottoporre a ...
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GIUSTINIANI (Giustiniani Longo, Giustiniani De Longis), Bartolomeo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque nel 1435, probabilmente a Genova, da Giovanni di Daniele e da Pomellina De Fornari di Raffaele; [...] un intervallo di una decina d'anni, forse trascorsi tra Milano e Pavia, era ripresa, intensa, dal 1476, quando da Genova, in quegli e in particolare dal duca Galeazzo Maria, che da Pavia, mobilitate consistenti forze militari, preparava la discesa su ...
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BOLOGNINI, Nepomuceno
Carlo Piovan
Nacque il 24 marzo del 1824 da Vigilio e da Perpetua De Benvenuti a Pinzolo in Val Rendena (Trento), dove la famiglia gestiva una vetreria. Dopo aver studiato nel [...] nella zona di Mezzana Corti, della Cava, di Cascina Mandella e di Casteggio.
Dopo l'armistizio si dimise da ufficiale e ritornò a Pavia, dove si laureò in legge. Rientrato a Trento, dal 1851 al 1854 fece pratica in uno studio legale, ma, non potendo ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...