ALACHI (Alahis, Alexus)
Hanno Helbling
Longobardo, duca di Trento, intorno al 678, dopo avere attaccato e sconfitto il conte dei Bavari, signore di Bolzano e dei castelli circostanti, insorse contro [...] Aldo, riferita da un suo figliuolo, spinse i due fratelli bresciani a provocare con un pretesto l'allontanamento del ribelle da Pavia (lo avrebbero consigliato di concedersi lo svago di una partita di caccia) e a recarsi nell'isola Comacina, per fare ...
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Condottiero (n. Napoli 1489 - m. 1525), discepolo di Prospero Colonna, al servizio della Spagna fu ferito e fatto prigioniero a Ravenna (1512). Dimostrò la sua grande capacità nella guerra contro Venezia [...] di Milano (1521) e Genova (1522); capo effettivo dell'esercito di Carlo V, ottenne nel febbraio 1525 la famosa vittoria di Pavia. Coinvolto nella successiva congiura detta del Morone, l'A., cui era stata offerta la corona di Napoli a nome di Clemente ...
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Nipote di Artale I. All'avvento in Sicilia di Martino e Maria d'Aragona (1392) si mise a capo d'un movimento di opposizione ch'ebbe centro in Catania. Caduta questa nelle mani del duca di Montblanch nel [...] 1394, si recò a Milano per cercare di contrapporre agli Aragonesi i Visconti. Svanite queste speranze, si fermò alla corte dei Visconti e fu podestà di Pavia (1401) e di Milano (1402). ...
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LANGOSCO, Riccardo di
Giancarlo Andenna
Figlio secondogenito di Rufino (II), conte palatino di Lomello, del ramo di Langosco, nacque probabilmente attorno al 1221; fu fratello minore di Goffredo.
Non [...] di Milano agli abitanti, ibid., XXXVI (1909), 1, p. 312; G. Bascapè, I conti palatini del Regno italico e la città di Pavia dal Comune alla Signoria, ibid., LXII (1935), pp. 350 s.; G. Franceschini, La vita sociale e politica nel Duecento, in Storia ...
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CORBETTA, Eugenio
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 15 nov. 1835, terzo dei quattro figli di Francesco e di Maddalena Tenca.
Trasferitasì a Milano verso la metà del XVIII secolo senza spezzare i [...] le nozze, sulle orme del padre e di Carlo, il C. s'indirizzava verso gli studi giuridici, laureandosi a Pavia il 10 maggio 1859. Dopo l'unificazione prese ad interessarsi fattivamente della vita politica. Si segnalò soprattutto durante la campagna ...
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BARBAVARA, Francesco
Nicola Raponi
Apparteneva a un ramo della famiglia novarese dei Da Castello, patrizi di nobiltà piuttosto recente che, come eredi dei Biandrate, tuttavia, rivendicavano il possesso [...] , in Archivio storico lombardo, XVI, 3 (1889), pp. 321, 327, 332, 335; Id., Nuovi documenti viscontei tratti dall'Archivio notarile di Pavia, ibid., XVI, 6 (1889), pp. 321, 327, 332, 335; I Registri viscontei, Milano 1915, pp. 1, 2, 4, 31, 32 s., 35 ...
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Capitano francese (n. 1470 circa - m. 1525); prese parte alle guerre d'Italia sotto Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I. Dopo la morte a Ravenna di Gastone de Foix (1512), assunse il comando dell'esercito [...] ), dopo aver fronteggiato vittoriosamente il connestabile di Borbone nella campagna di Provenza (1524), cadde da valoroso nella battaglia di Pavia. Il suo nome è famoso per l'ingenuità di due versi cantati dai soldati francesi dopo la sua morte: "Un ...
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VASTO, Alfonso d'Avalos, marchese del
Pompilio Schiarini
Nato a Ischia il 25 maggio 1502 da una nobile famiglia originaria di Spagna, morto a Milano il 31 marzo 1544. Fu generale delle armate imperiali [...] di Milano. Servì da prima agli ordini di suo cugino il marchese di Pescara, segnalandosi in Provenza (1524), alla battaglia di Pavia (1525) e poi sotto il viceré di Napoli Ugo di Moncada. Nel 1525, essendo morto il cugino senza figli, ereditò il ...
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GUIDOBONI, Antonio
Francesca M. Vaglienti
Nacque da Cavalchino, probabilmente a Tortona - della cui piena cittadinanza si fregiava - intorno al primo decennio del XV secolo.
La famiglia Guidoboni era [...] Sforza l'esenzione totale dalle imposte dovute per i suoi possedimenti in città e nel contado, tenuti nelle comunità di Tortona e di Pavia.
Il G. venne inviato oratore in Sicilia, nel 1467, dal nuovo duca di Milano Galeazzo Maria, e fu la sua ultima ...
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GRIMOALDO, re dei Longobardi
Andrea Bedina
La prima testimonianza relativa a G. è contenuta nella più ricca fonte su di lui, l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono (l. IV, cap. 37). L'episodio descritto, [...] 'incarico ducale al figlio Romualdo e predisponendo altresì una scelta schiera di armati nell'intento di raggiungere la capitale del Regnum, Pavia (circa 662). Preparato con cura, il piano di G. prevedeva tra l'altro l'impiego di un fidato agente che ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...