Poetessa (Lodi 1870 - Milano 1945); per varî anni insegnante elementare nella scuola di Motta Visconti (Pavia), in seguito nominata ad honorem prof. di scuole medie a Milano, dove visse dal 1893. Fece [...] parte dell'Accademia d'Italia dal 1940. La sua poesia attinge l'ispirazione soprattutto a motivi di umana solidarietà, dapprima in senso sociale (Fatalità, 1892, ecc.), con echi romantici e carducciani; ...
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PISANI DOSSI, Alberto Carlo
Francesco Lioce
PISANI DOSSI, Alberto Carlo (Carlo Dossi). – Nacque a Zenevredo (Pavia) il 27 marzo 1849, da Giuseppe, ingegnere di nobile famiglia pavese, imparentata con [...] plurilinguismo di rara fattura.
Nel 1866, dopo gli studi liceali, Pisani Dossi si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza di Pavia, dove si laureò nel 1871. Per intraprendere la carriera diplomatica partecipò al concorso per un posto di volontario al ...
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ZONCADA, Antonio
Giulio Natali
Patriota e letterato, nato a Codogno (Milano) il 4 febbraio 1813, morto a Pavia il 15 luglio 1887. Avviato al sacerdozio, a ventun anno gettò l'abito talare; partecipò [...] 'insegnamento privato. Nel 1863, il ministro M. Amari gli affidò la cattedra di letteratura italiana nell'università di Pavia.
Ebbe molta fortuna una sua ricchissima antologia in 2 volumi corredata di notevoli discorsi critici, I fasti delle lettere ...
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ARNABOLDI, Alessandro
Umberto Coldagelli
Nacque a Milano il 19 dic. 1827. Laureatosi in legge a Pavia, entrò, ubbidendo alla volontà paterna, negli uffici dell'amministrazione comunale milanese. Si [...] mise in evidenza con un'ode al Parini, per l'inaugurazione a Bosisio del monumento al poeta. Il suo primo volume, Versi,apparso a Milano nel 1872, lo rese immediatamente celebre; Francesco Dall'Ongaro ...
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Poeta (n. forse Arco 1492 o 1493 - Cavriana 1546 o 1547); studiò nelle univ. di Bologna, Pavia e Padova; negli anni trascorsi a Padova fra il 1511 e il 1521 compose la massima parte delle sue rime d'amore; [...] sposò Giulia Gonzaga. Le sue liriche latine, più quelle amorose delle encomiastiche, hanno una facile e vivace eleganza ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] di essi e iniziato la stampa, quando ogni cosa andò distrutta e dispersa, insieme coi manoscritti portati da Roma, nel sacco di Pavia del 12 ottobre 1527. L'A., cui la dolorosa notizia giunse a Ravenna, dove'era intervenuto nel sinodo del suo Ordine ...
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Economista e statistico (Villafranca di Verona 1820 - Roma 1901), prof. di materie giuridiche nell'univ. di Pavia (1848) e poi di economia e statistica nelle univ. di Padova (dal 1858) e Roma (dal 1870), [...] deputato liberale dal 1866 al 1883 e senatore dal 1884; socio nazionale dei Lincei (1875). Contribuì con L. Cossa e F. Ferrara a risvegliare l'interesse per le scienze economiche: nello studio della finanza ...
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Giornalista e scrittore, nato l'8 settembre 1919 a San Zenone Po (Pavia). Redattore della Gazzetta dello sport di Milano dal 1945, ne fu prima corrispondente da Parigi, poi, dal 1949 al 1954, direttore. [...] Si trasferì successivamente negli Stati Uniti come inviato del settimanale Tempo. Tornato in Italia nel 1956, divenne capo dei servizi sportivi de Il Giorno. Abbandonato nel 1967 il giornale milanese, ...
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Antropologo, igienista, patologo e scrittore italiano (Monza 1831 - San Terenzo 1910). Esercitò dapprima la professione medica in Argentina; tornato in Italia, fu prof. di patologia generale nell'univ. [...] di Pavia (dal 1860), dove fondò il primo laboratorio di patologia generale in Europa. Deputato al parlamento e senatore, fece creare a Firenze la prima cattedra italiana di antropologia e ne assunse l'insegnamento (1870). Assertore convinto delle ...
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BOSSI, Gerolamo
Valerio Castronovo
Di nobile famiglia pavese, dei Bossi d'Azzate originaria di Milano, ascritto per privilegio, con i figli, all'ordine patrizio e senatorio di Roma, nacque a Pavia da [...] maniera della migliore retorica secentesca. Già il suo primo lavoro, De Toga Romana Commentarius, aveva visto due successive edizioni a Pavia, la prima nel 1612, la seconda nel 1614; e sarà poi ripreso (come pure il trattato Isiacus de Sistro, uscito ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...