CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] , Torino 1965, p. 5).
La famiglia e la prima formazione
Il padre proveniva da una famiglia borghese di Pavia, trapiantatasi a Volterra per la professione di magistrato del nonno Carlo, presidente del tribunale nonché fervente patriota e illustre ...
Leggi Tutto
FARINA, Salvatore
Lucia Strappini
Nacque a Sorso (Sassari) il 10 genn. 1846 da Agostino e Chiara Oggiano. Aveva dieci anni quando il padre fu trasferito a Sassari, in seguito alla nomina a procuratore [...] , I, pp. 193-199; V. Dendi, Un romanziere dimenticato. S. F., Pisa 1921; A. Balestrazzi, Il romanzo di S. F., Pavia 1923; E. Pilia, La letteratura narrativa in Sardegna, Cagliari 1926, I, pp. 107-113; L. Falchi, Scrittori contemporanei di Sardegna: l ...
Leggi Tutto
Scrittore e scienziato polacco (Żnin, Posnania, 1756 - Jaszuny, Vilnius, 1830), prof. nelle univ. di Cracovia e Vilnius. Matematico e astronomo, fu uno dei principali rappresentanti del classicismo, e [...] della cultura polacca intorno al 1820, ebbe come collaboratore il fratello Jędrzej (1768-1838), studioso di chimica (Teorja jestestw organicznych "Teoria degli esseri organici", 1804-11), laureato a Pavia e anch'egli professore all'univ. di Vilnius. ...
Leggi Tutto
GHISLANZONI, Antonio (Giacomo Antonio)
Giuseppe Zaccaria
Terzo di sei figli, nacque a Lecco il 25 nov. 1824 da Giovanni Battista, già soldato napoleonico, medico e direttore dell'ospedale cittadino, [...] . Espulso nel 1841 per il comportamento giudicato irriverente e scorretto, nel novembre dello stesso anno il G. si trasferì a Pavia per terminarvi il liceo e iscriversi nel 1843 alla facoltà di medicina. Entrato in amicizia con B. Cairoli, assorbì ...
Leggi Tutto
GUAZZO, Stefano
Giorgio Patrizi
Nacque a Casale Monferrato nel 1530 (ma alcuni storici collocano la nascita nella vicina Trino), ultimo dei quattro figli di Giovanni, fedele funzionario dei Paleologhi [...] di vari autori - tra cui il figlio Giovanni Antonio -, alla cui composizione lavorò negli ultimi anni di vita.
Il G. si spense a Pavia il 6 dic. 1593 e fu sepolto nella chiesa di S. Tommaso de' Predicatori.
Le opere del G. ebbero tutte una grande ...
Leggi Tutto
Poeta e filosofo russo (Mosca 1866 - Roma 1949). Profondo conoscitore del mondo classico (Dionis i pradionistvo "Dioniso e i culti predionisiaci", 1922) e moderno, spirito eminentemente religioso, dialettico [...] di rinnovamento spirituale e culturale; a Baku, ove insegnò (1920-24) filosofia classica all'università, e in Italia, a Pavia, poi a Roma; l'Italia divenne, dopo che si fu convertito al cattolicesimo ed ebbe ottenuto la cittadinanza italiana, la ...
Leggi Tutto
CATTANEO (Cataneo), Giovanni Maria (Mario)
Gianni Ballistreri
Nacque nella seconda metà del sec. XV a Novara; indirizzatosi agli studia humanitatis, compì la sua educazione sotto la guida di Giorgio [...] al luogo degli studi del C., il Giovio, che negli Elogia ci dà anche il nome dei suoi maestri, sembra accennare a Pavia, dove d'altronde non risulta che il Calcondila abbia mai insegnato: è verosimile quindi pensare a Milano e al periodo in cui il ...
Leggi Tutto
Umanista, prelato e diplomatico (Motta di Livenza 1480 - Roma 1542). Studiò a Padova; dotto in greco e lingue orientali, fece parte del circolo di Aldo Manuzio a Venezia, ove conobbe Erasmo; insegnò latino [...] atteggiamento rigidamente negativo. Da Clemente VII fu inviato nunzio a Francesco I, col quale venne preso prigioniero nella battaglia di Pavia (1525). Di nuovo nunzio in Germania (1531-32) e a Venezia (1533-35), assisté Paolo III e fece parte della ...
Leggi Tutto
ADRAMITTENO, Manuel
Domenico Musti
Incerti sono molti dati relativi a questo greco, vissuto nella seconda metà del sec. XV; lo stesso cognome ricorre in forme diverse, ᾿Αδραμυττηνός, ᾿Αδραμυττινός, [...] da Padova. Alla Mirandola restò almeno fino al luglio del 1483, come si ricava dalla sua corrispondenza; poi passò col suo protettore a Pavia, dove morì nei primi mesi del 1485 (cfr. citata lettera di Aldo Manuzio al Poliziano).
Data di partenza per ...
Leggi Tutto
Umanista (Tolentino 1398 - Firenze 1481). Miscuglio di orgoglio e bassezza, è una figura tipica dell'Umanesimo: pronto all'adulazione come alla maldicenza e all'invettiva (aspre soprattutto le polemiche [...] , fu bandito nel 1434 per aver preso posizione contro i Medici; passò a Siena (1434-38), a Bologna e quindi a Pavia e a Milano, al servizio prima di Filippo Maria Visconti e poi di Francesco Sforza, che celebrò in un poema, Sphortias, incompiuto ...
Leggi Tutto
pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...