Comune della Lombardia (63,24 km2 con 71.882 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 77 m s.l.m. sulla sinistra del fiume Ticino, a 6 km dalla sua confluenza nel Po.
La pianta della città, di [...] anni 1990 si è osservato un incremento demografico, in particolare a carico dei Comuni a N di P. (Certosa di Pavia, San Genesio ed Uniti, Landriano), con il conseguente spopolamento di vaste aree collinari e montane e delle aree rurali di pianura ...
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Comune della prov. di Pavia (15,7 km2 con 457 ab. nel 2008).
Assunse il nome L. una famiglia comitale, ramo dei conti di Lomello passati a L. dopo che tra il 1140 e il 1145 il comune di Pavia distrusse [...] di L. era il principale possesso, si divise in altri rami, stabilitisi a Piacenza, Vercelli, Brescia. Filippide fu signore di Pavia dal 1300 al 1315; Giovanni Filippo riottenne il proprio feudo ceduto da Filippo Maria Visconti al Carmagnola (1467 ...
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Comune della prov. di Pavia (63,3 km2 con 39.238 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 96 m s.l.m., sulla sinistra del torrente Staffora. L’impianto urbanistico, strutturato su un nucleo medievale fino [...] in rovina, risorse nel 10° sec., organizzandosi a Comune. Seguì la parte imperiale ora in lega ora in contrasto con le vicine Pavia e Tortona. Soggiacque poi alla signoria dei Visconti, dei Dal Verme e degli Sforza; nel 1743 per il trattato di Worms ...
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Comune della prov. di Pavia (52,1 km2 con 15.325 ab. nel 2008), situato a 108 m s.l.m., nella Lomellina. Il territorio, ben irrigato, dà riso, frumento, ortaggi, foraggio. L’industria è fiorente nei rami [...] , meccanico, delle materie plastiche e della gomma.
Centro di origine gallica, dalla fine dell’11° sec. il suo comune fu soggetto a Pavia, in odio alla quale i Milanesi l’assediarono nel 1253 e poi nel 1298; passò nel 14° sec. con le terre del Pavese ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...