Pittore (Bergamo 1812 - Pavia 1882). Allievo a Bergamo di G. Diotti, risentì poi dei modi del Piccio, che tradusse nelle numerose opere di soggetto sacro e nei ritratti, in toni misurati e ariosi; dal [...] 1842 insegnò pittura all'accademia di Pavia. Suo fratello Luigi (Bergamo 1808 - ivi 1880), anch'egli pittore, trattò soggetti storici e di genere. ...
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Filosofo (Bologna 1461 - Pavia 1511). Alunno a Bologna di A. Achillini, fu lettore di filosofia naturale a Bologna (1493), a Padova (1499), come concorrente del Pomponazzi, e infine (dal 1503) a Pavia; [...] fu convinto sostenitore dell'interpretazione sigieriana delle più discusse dottrine averroistiche: unione dell'intelletto all'uomo, conoscenza delle sostanze separate e conseguente problema della felicità ...
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Geologo (Bergamo 1845 - Pavia 1922), prof. (1876) di geologia nell'univ. di Pavia. Socio nazionale dei Lincei (1891). Si occupò del Lias delle province venete, del Quaternario e del glacialismo della Valle [...] Padana, delle formazioni ofiolitiche dell'Appennino Emiliano, dei depositi di salgemma di Lungro (Calabria), ecc. Fervente patriota, partecipò attivamente alla campagna del Trentino del 1866 ...
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Ginnasta italiana (Pavia 1915 - ivi 2018). A dodici anni ha vinto la medaglia d’argento nel concorso generale a squadre alle Olimpiadi di Amsterdam del 1928, prima medaglia olimpica per lo sport italiano [...] femminile. Una delle prime donne a prendere la patente, ha lavorato alla Motorizzazione di Pavia. È stata la più anziana medagliata vivente al mondo. ...
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Chirurgo (Pavia 1800 - ivi 1875), prof. di anatomia, clinica chirurgica e operazioni, poi di clinica chirurgica nell'università di Pavia. A lui si devono fondamentali acquisizioni sullo sviluppo del circolo [...] collaterale dopo legatura delle arterie e sulla cicatrizzazione delle loro ferite. Portò notevoli innovazioni nella tecnica chirurgica e in particolare nel trattamento operatorio del gozzo ...
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Chirurgo italiano (Pavia 1844 - Padova 1924), nipote di Angelo. Partecipò alla campagna del 1866, fu ferito a Villa Glori (1867). Ebbe le cattedre di clinica chirurgica di Pavia, Parma, Padova; senatore [...] dal 1904. Con il suo metodo di operazione radicale dell'ernia inguinale (1884), diffusosi poi in tutto il mondo, introdusse nella tecnica operatoria dell'ernia la ricostruzione con sutura a strati dei ...
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Mineralista (Firenze 1872 - Pavia 1966), prof. di mineralogia nell'univ. di Cagliari e successivamente in quella di Pavia; socio nazionale dei Lincei (1947). Autore di numerose ricerche di cristallografia [...] (con particolare riguardo all'ottica cristallografica), di mineralogia descrittiva e di petrografia. Tra i suoi lavori sono degni di particolare menzione quelli sui minerali dell'isola di Vulcano e quelli ...
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Anatomista (Milano 1874 - Pavia 1970), professore di anatomia umana normale all'univ. di Sassari, poi a Parma e quindi a Pavia. Accademico pontificio dal 1936; socio nazionale dei Lincei dal 1946. Le sue [...] ricerche hanno portato contributi alle conoscenze sull'innervazione di alcuni organi ghiandolari (rene, pancreas, ghiandole salivari), sull'istologia e sull'embriologia del timo, dell'albero bronchiale, ...
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Botanico italiano (Ferrara 1846 - Pavia 1919); ingegnere, si dedicò presto agli studî d'agraria e di botanica. Prof. (1883) di botanica all'università di Pavia e direttore del laboratorio crittogamico, [...] di cui fece un centro internazionale di studî di fisiopatologia; socio nazionale dei Lincei (1896). Allievo di G. Kraus e di H. A. De Bary, diede agli studî botanici l'indirizzo anatomo-fisiologico ...
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Igienista (Mede 1844 - Pavia 1924), prof. di igiene all'univ. di Pavia, materia che insegnò per primo in Italia. A lui si deve, tra l'altro, la dimostrazione della presenza del bacillo del tetano nelle [...] feci degli animali domestici. Suoi lavori importanti sono: Statistica delle cause di morte (1878); Studi sperimentali sulla profilassi della tubercolosi (1883-85); Eziologia e profilassi del colera (1885) ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...