Cortigiano e amico di Francesco I di Francia (n. 1488 circa - m. Pavia 1525); nominato ammiraglio dal re nel 1515, andò in Germania a sostenere la candidatura imperiale di Francesco I contro Carlo V. Non [...] Lautrec, fu inviato in Italia al comando di un nuovo esercito. Nella spedizione contro il Milanese del 1524-1525, sostenitore della necessità di attaccare battaglia, ebbe la maggior responsabilità della sconfitta e trovò la morte sul campo, a Pavia. ...
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BUSCA (Buschi)
Orietta Casaroli
Famiglia di fonditori milanesi operosa a Milano e a Pavia fra i secc. XIV e XVII. Fino al sec. XVI le notizie pervenuteci riguardano solo fusioni di campane e "bulzonalia" [...] Pietà, sulbasamento dell'Assunta di Annibale Fontana in S. Maria presso S. Celso. Il Registro delle memorie della certosa di Pavia testimonia anche una sua attività di campanaro: rifonde infatti tra il 1591 e il 1592 tutte le campane del cenobio. Il ...
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MAGNAGHI, Giovan Battista
Ana Maria Millan Gasca
Nacque a Lomello, presso Pavia, il 21 marzo 1839, da una famiglia di proprietari terrieri. Dopo il trasferimento della famiglia a Genova, nel 1851 entrò [...] nella Scuola di Marina. Ne uscì nel 1855 con il grado di guardiamarina di seconda classe.
Partecipò a vari episodi delle guerre risorgimentali, come l'assedio di Gaeta del 1860-61 (per i suoi meriti fu ...
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Ecclesiastico (Bologna 1080 circa - Palestina 1158); canonico regolare di S. Agostino a Pavia, fu vescovo di Palestrina e cardinale (1145). Canonizzato da Alessandro III. Festa, 6 febbraio. ...
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Giurista (n. Cremona - m. ivi 1260), scolaro a Modena di Alberto da Pavia, insegnò nelle univ. di Modena, Bologna e Padova. Ci restano, inedite, glosse al Digesto e al Codice. ...
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FRIGESSI DI RATTALMA, Arnoldo
Roberto Baglioni
Nacque a Trieste il 7 genn. 1881 da Adolfo e Giulia Pavia.
Appartenne a una prestigiosa famiglia ebraica dalle profonde radici ungheresi, i Frigyessy von [...] , Berlino e Francoforte. Nel 1907, ad appena ventisei anni, il F. fu nominato segretario della direzione della RAS, sostituendo G. Pavia che andò a ricoprire la carica di direttore generale per l'Italia a Milano, rispettando così una sorta di accordo ...
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Scienziato e filosofo (m. 1416). Addottoratosi in arti, secondo una tradizione accettabile, a Pavia nel 1374, insegnò astrologia, matematica e filosofia negli studî di Pavia (dal 1377), di Bologna (dal [...] 1380), di Padova (1384-88) e di nuovo in quello di Pavia (dove gli fu intentato, nel 1396, un processo per eresia) e di Padova (1407-11); diffuse in Italia, col suo insegnamento, le dottrine (da lui apprese probabilmente a Parigi alla scuola di ...
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Matematico (Napoli 1865 - ivi 1940); professore di calcolo infinitesimale nell'univ. di Pavia (1890), poi di Napoli (1907), diresse il Giornale di matematiche fondato da G. Battaglini; socio nazionale [...] dei Lincei (1919). Ha lasciato importanti ricerche nei più svariati campi dell'analisi matematica. Tra le opere: Repertorium der höheren Mathematik (1910), I determinanti (1923) ...
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Geofisica (Somma Lombardo 1894 - Napoli 1982); direttrice (1937) dell'osserv. geofisico di Pavia, poi (1950) prof. ssa di meteorologia e oceanografia nell'istituto superiore navale di Napoli. Socia corrispondente [...] dei Lincei (1964). Tra le numerose ricerche, notevoli quelle sulla radioattività dell'aria e delle acque, ricerche per le quali elaborò varî strumenti e un metodo di misurazione che va sotto il suo nome ...
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Chirurgo (Augusta 1866 - Catania 1951), prof. di patologia chirurgica nelle univ. di Pavia (1902-06), Catania (1906-19), Napoli (1919-22), poi di clinica chirurgica a Catania (dal 1923), deputato, senatore [...] del Regno (dal 1924) e rettore dell'univ. di Catania. Studiò la struttura e la funzione assorbente del peritoneo, la spina bifida, la trombosi, le embolie, le pancreatiti, la colelitiasi ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...