Pittore (Milano 1640 - ivi 1715). Lavorò a Torino, Pavia e Bergamo. Le sue pitture più notevoli sono a Saronno e a Milano ove, in S. Alessandro, eseguì con F. Bianchi varî affreschi (1696); tra i suoi [...] affreschi si distingue il Trionfo della SS. Trinità nella cupola ...
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Giurista e maestro della scuola di diritto di Pavia; fiorito tra gli anni 1014 e 1055, fu uno degli antiqui, cioè di quei giuristi che volevano mantenere al diritto longobardo la sua purezza, opponendosi [...] alla tendenza d'interpretarlo col sussidio del diritto romano ...
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GABI, Simone, detto Bevilacqua
Alfredo Cioni
Nato a Pavia non molto dopo il 1450 da un Pietro de Gabi (de Gabiis), nessun documento è stato rinvenuto che informi della sua famiglia, della sua gioventù [...] 23, c. 270; Nommée de 1517, CC 32, c. 15; S. Comi, Mem. bibliogr. per la storia tipografica pavese nel sec. XV, Pavia 1807, ad nomen; R. Fulin, Documenti per servire alla storia della tipografia pavese nel sec. XV, in Arch. veneto, XXIII (1882), pp ...
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Criminalista (Alessandria 1525 - Cartagena 1575); studiò diritto a Pavia e a Bologna, dove ascoltò A. Alciato, N. Belloni e I. Alba. Podestà a Cremona dal 1559 al 1561, da Filippo II fu nominato membro [...] e quindi reggente del supremo Consiglio d'Italia in Madrid. La sua opera maggiore, Sententiae receptae (1555-59), tratta nei primi quattro libri il diritto civile e il feudale, e nel quinto, cui il C. ...
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Umanista protestante (Ciriè 1503 - Basilea 1569); prof. a Pavia, dove, per l'influsso di A. Mainardi, passò al protestantesimo. Fu poi a Venezia, Ferrara, Lucca, e infine riparò (1542) in Svizzera; dal [...] 1547 insegnò eloquenza a Basilea e ivi fu uno dei capi dei rifugiati italiani, e promotore dell'idea della tolleranza religiosa. Contro la Chiesa romana scrisse l'anonimo Pasquillus extaticus (1542); contro ...
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Uomo politico (Modena 1801 - Barcellona 1863). Laureatosi a Pavia nel 1820, tornato a Modena, avvicinò il duca Francesco IV, tentando di guadagnarlo alle idee costituzionali. Nel 1829 invitò C. Menotti [...] a entrare in diretto contatto col duca, che si dimostrò però riservato e ambiguo. Nel fallimento del moto del 1831, il fatto che allora non si procedette contro di lui accreditò sospetti di tradimento, ...
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Anatomista (n. Asti 1530 - m. 1587). Seguì, a Pavia, le lezioni di anatomia di G. Falloppio. Esercitò la chirurgia a Parigi, tornando però spesso in Italia. Fu medico di Elisabetta d'Austria, di Carlo [...] IX, di Luisa di Lorena e di Caterina dei Medici. Nel De curandis vulneribus sclopettorum (1560) negò, così come aveva fatto pochi anni prima A. Paré, che le ferite da arma da fuoco fossero venefiche, come ...
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CAMPEGGI, Annibale
Gino Benzoni
Di nobile famiglia, nacque a Pavia nel 1593 e vi portò a compimento gli studi letterari e giuridici. Si distinse nell'Accademia degli Affidati come fine compositore e [...] , Venetia 1676, pp. 218 s.; A. Zeno, Lettere..., V, Venezia 1785, p. 49; Mem. e docc. per la st. dell'univ. di Pavia..., I, Pavia 1878, p. 88; G. B. Marchesi, Per la storia della novella ital. nel sec. XVII. Note, Roma 1897, pp. 40 s.; B. Brugi ...
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Conduttore radiofonico e televisivo italiano (n. Miradolo Terme, Pavia, 1956). Trasferitosi a Milano ancora bambino, ha iniziato a farsi conoscere come speaker radiofonico sul finire degli anni Settanta [...] (durante gli studi in Giurisprudenza, poi abbandonati). Dopo Radio Milano International è la volta di Radio DeeJay (1981): qui S. ha raggiunto il grande pubblico e grazie a DeeJay Television (in onda su ...
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GERLA (Gerli, De Gerlis), Luchino
Alessandro Ottaviani
Nacque a Pavia, da Giovanni, in una data non precisata, collocabile con tutta probabilità nella prima metà del secolo XV. Il nome della madre non [...] in med. extraordinaria: 150" (Minnucci - Košuta, p. 109). Alla fine del 1473 il G. aveva già "lecto a Sena, Ferrara et Pavia" (Verde, II, p. 564). Nel 1473 soggiornò a Bologna, in compagnia del medico Pietro della Trinità, che aveva appena concluso a ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...