BELBELLO, Luchino
Renata Cipriani
Dai documenti pubblicati per la prima volta dal Carta, poi con qualche aggiunta dal Pacchioni, quindi da Samek Ludovici (1954) si apprende che questo miniatore originario [...] . A. E. XIV, 19-20) della Braidense (Acta sanctorum)in due volumi, scritto nel 1431 da Giovanni de' Porcelli per la certosa di Pavia ( uno dei minii è ancora nei modi dei de' Grassi); l'Antifonario (Ant. n. 5) della Bibl. Malatestiana di Cesena e un ...
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ANDREOLI, Giorgio (Mastro Giorgio da Gubbio)
Giuseppe Liverani
Figlio di Pietro, nacque a Intra verso il 1465-70; si trasferì a Pavia e di qui, intorno al 1490-92, a Gubbio, dove esercitò l'arte del [...] Museum, London 1873, pp. 231 ss.; S. Ranghiasci Brancaleoni, Notizie geneal. della famiglia A. di Gubbio, originaria di Pavia, in [G. Vanzolini], Istorie delle fabbriche di maioliche metaurensi e delle attinenti ad esse, Pesaro 1879, II, pp. 3 ...
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Scultore e architetto (n. forse Angera - m. Milano 1527); da Venezia fu chiamato (1495) da Ludovico il Moro alla fabbrica della Certosa di Pavia, dove eseguì (1497) la tomba di Ludovico e della moglie [...] Beatrice d'Este. Altre sculture sicure sono: la statua di Gian Galeazzo Visconti nella Certosa di Pavia e le due statue di Adamo ed Eva (1502) all'esterno del duomo di Milano. In esse l'influsso di Leonardo si accorda alla tradizione plastico- ...
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Pittore milanese (1625 circa - 1686), allievo di C. F. Nuvolone e di E. Procaccini. Fra le sue opere: affreschi nella Certosa di Pavia (1664), nella cappella della Crocifissione al Sacro Monte di Varese [...] (1670), nella 20a cappella del Sacro Monte di Orta (1676 circa) ...
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Scultore, intagliatore, fonditore e architetto siciliano, di cui si hanno notizie dal 1550 al 1584. Le numerose statue per la Certosa di Pavia e per il Duomo di Milano (tra le quali spicca la Maddalena) [...] denotano una personalità eclettica, il cui merito consiste nell'aver trasmesso alla statuaria lombarda qualche modulo proprio all'arte toscana ...
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ALEMAGNA, Emilio
Renata Cipriani
Nacque a Milano, di nobile famiglia, nel 1833. Si addottorò in matematica e ingegneria all'università di Pavia e si perfezionò in architettura presso l'Accademia di [...] belle arti di Milano. Fino al 1862 lavorò per le Ferrovie lombarde. Dal 1860 fu consigliere dell'Accademia di Brera. Allievo e collaboratore di G. Balzaretto, ne continuò i lavori ai Giardini, che portò ...
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Pittore e medaglista (Reggio nell'Emilia 1440 circa - Ferrara 1504), figlio naturale di Niccolò III d'Este. Lavorò a Milano e a Pavia (1461-69), al servizio degli Sforza, poi a Ferrara (1469-74) per Borso [...] d'Este, come pittore di corte. Uniche opere certe sono un ritratto di Tito V. Strozzi (ora a Venezia, collez. Cini), un affresco dell'oratorio della Concezione a Ferrara (ora nella Pinacoteca) e tre medaglie, ...
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FOPPA, Caradosso (Cristoforo Caradosso, erroneamente Ambrogio)
Rita Bernini
Figlio dell'orafo Gian Maffeo di Milano e di Fiora de Carminali Brambilla di Pavia, nacque a Mondonico in Brianza probabilmente [...] nel 1452. Comunemente conosciuto dai suoi stessi contemporanei come Caradosso, nel suo testamento, dettato a Roma il 6 dic. 1526, l'artista si definisce "Caradossps de Foppa Joilerius et aurifex Romanae ...
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Scultore (Gallarate 1650 circa - Milano 1713). Formatosi con D. Bussola, dal 1693 divenne protostatuario del Duomo di Milano. Lavorò anche per la Certosa di Pavia (Natività della Vergine), per il santuario [...] del Sacro Monte di Varese e per la parrocchiale di Gallarate ...
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DOLCEBONO, Giovanni Giacomo
Marco Rossi
Nacque probabilmente a Milano (Annali d. Fabbrica..., III, 1880, p. 62) poco prima del 1450 da Ambrogio e compì il suo apprendistato di lapicida presso Giovanni [...] previsione di offerte di lavoro per la facciata della certosa di Pavia e in tutto il dominio sforzesco (Schofield-Shell-Sironi, 1989, e l'architetto compare per l'ultima volta presso il duomo di Pavia il 9 apr. 1499 (Maiocchi, 1949, p. 111), quale ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...