CREMONA, Italo
Albino Galvano
Figlio di Antonio, medico, e di Marianna Pasciutti, nacque a Cozzo Lomellina (Pavia) il 3 apr. 1905; trasferitasi la famiglia a Torino nel 1911, vi compì gli studi classici [...] e universitari, conseguendo nel 1927 la laurea in giurisprudenza, ma avviandosi contemporaneamente alla pratica della pittura con i pittori Mario Gachet e Vittorio Cavalleri, artisti localmente assai apprezzati, ...
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GRANDI, Alfredo (noto anche con lo pseudonimo di Garzia Fioresi)
Andreina Ciufo
Nacque a Vigevano, presso Pavia, il 3 giugno 1888 da Giuseppe, militare di professione, e da Elisabetta Mainardi.
Nel 1902 [...] : Bologna, Galleria comunale d'arte moderna).
In quest'ultimo un gruppo di donne e bambine, vinti dalla stanchezza, siede sul pavimento della sala d'aspetto di una stazione ferroviaria. Non si tratta, tuttavia, di una scena in "presa diretta", ma di ...
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Scultore lombardo (secc. 15º-16º). Lavorò a Milano (statua di S. Agnese, del 1491, nel duomo), nella certosa di Pavia (statue della Vergine e del duca nel mausoleo di Gian Galeazzo Visconti, 1494-97; una [...] ). Il suo stile, delicato e scorrevole nei rilievi, contrasta con l'asprezza propria dell'Amadeo e dei suoi immediati seguaci. Scultore fu anche suo figlio Francesco (lavorò nella Certosa di Pavia, 1500-07, nel duomo di Milano, 1513-18, ecc.). ...
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CANONICA, Bartolomeo (Bertolino) della
Franco R. Pesenti
Figlio di Giovanni, fu intagliatore e pittore, ma non ne sono note le opere. Il suo nome tuttavia ricorre spesso in documenti della seconda metà [...] 741). Nel 1470 doveva già essere a Genova se il 5 settembre i suoi fratelli Agostino e Nicola sono menzionati quali suoi procuratori a Pavia (ibid., p. 179 n. 806). Il C. risulta essere a Genova nel 1474 e nel 1475, ed avere bottega e casa presso gli ...
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Pittore bolognese (sec. 14º); se ne hanno notizie dal 1362 al 1383. Nel 1365 lavorava nel castello di Pavia. Non sussistono sue opere documentate, ma gli sono stati ascritti con fondamento tre polittici [...] nella pinacoteca di Bologna (Presentazione al tempio; Morte della Madonna; Incoronazione della Madonna), nei quali egli si mostra legato alla cultura riminese trecentesca, ma con accenti di grottesco popolaresco ...
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BALZARETTO (Balzaretti), Giuseppe
Paolo Mezzanotte
Nacque a Milano il 19 genn. 1801, studiò matematica presso l'università di Pavia e seguì quindi un biennio di tirocinio presso l'ing. G. F. Perego. [...] Dopo una gioventù più brillante e spensierata che studiosa, palesò singolari attitudini nell'arte dei giardini.
Nei suoi numerosi viaggi all'estero si era particolarmente interessato ai giardini a vegetazione ...
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VIGEVANO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Ambrogio ANNONI
Carlo Guido MOR
È la città più popolosa della Lomellina, in provincia di Pavia, situata sulla destra del Ticino, lungo una delle vie più frequentate [...] i guadi del Ticino e buona parte della Lomellina. A seguito di un diploma di Federico Barbarossa (1154) che attribuiva Vigevano a Pavia, i Milanesi ne espugnarono il castello tre anni dopo, e poi ancora l'assediarono e presero nel 1201 e 1212, non ...
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BERNARDO da Venezia
Giovanni Mariacher
Attivo in Lombardia come architetto, lapicida e scultore in legno, sulla fine del sec. XIV e al principio del XV.
Non abbiamo alcuna notizia di una sua attività [...] 1, 212, 230, 231, 232; App. I, Milano 1883, p. 199; App. III, Milano 1885, p. 253; R. Maiocchi, Codice diplom. artistico di Pavia, I, Pavia 1937, pp. 17, 18, 19, 20, 28, 29; G. M. Fornari, Cronica del Carmine di Milano…, Milano 1685, pp. 64, 86; A. F ...
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Storico dell'arte (Padova 1899 - Milano 1968); prof. univ. dal 1939, ha insegnato storia dell'arte medievale e moderna a Pavia. Ha pubblicato volumi e saggi sui Bassano, sull'arte bolognese, sull'architettura [...] romanica, e sulla pittura e scultura medievali ...
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Architetto militare (seconda metà sec. 14º). In collaborazione con Giacomo da Gozo costruì Castel Vecchio a Verona, il ponte sul Ticino (Pavia, 1375 circa), il ponte delle navi (Verona, 1373-75), ecc. ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...