OSSO
V.H. Elbern
L'o. come materiale per la produzione di oggetti d'arte fu usato generalmente nel Medioevo come surrogato dell'avorio, materiale più raro, di più difficile reperibilità e quindi più [...] smembrati, furono ordinati dai Visconti per la certosa di Pavia (Milano, palazzo Cagnola). Le opere più note furono Wamers, Sigmaringen 1984; E. Merlini, Il trittico eburneo della Certosa di Pavia: iconografia e committenza I, AC 73, 1985, pp. 369-384 ...
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GIOVANNI di Benedetto da Como
F. Moly-Mariotti
Miniatore attivo a Milano e in Lombardia nella seconda metà del 14° secolo.A G. si deve la realizzazione di un libro d'ore miniato (Monaco, Bayer. Staatsbibl., [...] la più corretta. Il manoscritto, forse proveniente dalla biblioteca dei Visconti, che originariamente aveva sede nel castello di Pavia, non figura negli inventari della collezione e potrebbe darsi che già prima del 1426, data del primo inventario ...
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AGNELLI, Federico
Anita Mondolfo
Nacque a Milano, da Giacomo Antonio, nel 1626. Morì iivi il 14 nov. 1702.
Iniziatore dell'azienda upografica intitolata dal nome della famiglia, oltre che stampatore [...] di opere religiose ebbe la protezione dell'autorità ecclesiastica, e l'11 maggio 1694 frate Innocenzo, priore della certosa di Pavia e ministro generale dei certosini, lo dichiarava, insieme con la moglie e i figli, benemerito dell'Ordine.
I ritratti ...
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TORTONA (Iulia Dertona)
C. Carducci
Città romana del Piemonte. Il nome di Dertona, che conservò anche in età romana, è sicuramente di origine ligure ed è anche molto probabile che nella parte più alta [...] Voghera, che negli antichi atti è ricordata col nome di Ticinensis dato che la strada conduceva all'antica Ticinum (Pavia), sono ancora conservate alcune tombe monumentali di età romana che fiancheggiano la strada. Non si è trovata traccia delle ...
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ALVINO (Albina, d'Alvino), Giuseppe, detto il Sozzo
Santi Luigi Agnello
Figlio di Filippo, pittore toscano, nacque nel 1550 a Palermo, dove morì il 19 apr. 1611; sposò una tale Cristina, vedova De Leo, [...] nella chiesa di S. Francesco di Paola.
Degli altri dipinti, dai quali appare che l'A. seguì i modi di Vincenzo da Pavia, vanno ricordati una Annunciazione e una SS. Trinità, già esistenti nella chiesa di S. Giovanni dei Napoletani; una Vergine tra i ...
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Pittore e medaglista (n. prima del 1395 - m. 1455). Fu il massimo interprete della cultura tardogotica italiana insieme a Gentile da Fabriano, di cui fu probabilmente allievo. Umanisti e poeti (Guarino [...] giovanile, ma sono contestate da molti critici. Perduti gli affreschi che P. eseguì per Filippo Maria Visconti nel castello di Pavia (1424?), la prima opera firmata sono gli affreschi che completano la tomba Brenzoni, scolpita da Nanni di Bartolo in ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] Siena (1363-97), di S. Francesco ad Assisi (15° sec.), dell’abbazia di Staffarda (Torino, Museo Civico), della certosa di Pavia (16° sec.), di S. Giorgio Maggiore a Venezia (16° sec.), quello di S. Pietro a Perugia. Notevoli le tarsie rinascimentali ...
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MESSINA, Francesco
Scultore, nato a Linguaglossa il 15 dicembre 1900. A Genova, dove trascorse la giovinezza, frequentò l'Accademia Ligustica di belle arti. Ha esposto alle più importanti mostre d'arte [...] Ritratto di Riccardo Bacchelli (1935), il Ritratto detto Giovane biondo (1936), il nudo di Fanciulla (1936); infine la statua equestre detta il Regisole a Pavia, di immediata derivazione classica.
Bibl.: U. Bernasconi, F. M., Milano 1937 (con bibl.). ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] ariana al tempo di Ambrogio), dove rimane peraltro il dubbio sul numero effettivo di vescovi ariani. Costruzioni apposite sono attestate a Pavia (S. Eusebio) e Ravenna (S. Spirito); per la Gallia vi è la menzione da parte di Gregorio di Tours di due ...
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Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] e una specie di armadio, che fiancheggiano i camini, presentavano lo stesso materiale; una sala ha conservato un pavimento di mosaico in marmo, di possibile origine siciliana.
A dispetto dell'aridità dell'ambiente circostante, l'acqua è presente ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...