TEODORICO
S. Lusuardi Siena
Re degli Ostrogoti, nato intorno al 451-454 da Teodemiro, della stirpe degli Amali, ed Erelieva.
In tenera età T. fu dato in ostaggio a Costantinopoli, dove rimase fino al [...] che da molto tempo giaceva inutilizzato, riportò l'acqua nella città, che venne poi circondata con altre, nuove mura. Parimenti per Pavia ordinò la costruzione di un palazzo, delle terme, di un anfiteatro e di altre mura. Ma anche in altre città i ...
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Architetto e scrittore d'arte (Milano 1882 - ivi 1954), fu dal 1944 prof. di caratteri stilistici e costruttivi dei monumenti nel politecnico di Milano. Si occupò soprattutto di restauro a Ravenna, sistemazione [...] in Lombardia, restauro delle ville della Bicocca e di Mirabello presso Milano, del Palazzo del podestà e del Broletto a Pavia, la sistemazione della sala vinciana alla Pinacoteca Ambrosiana. Tra i suoi scritti, oltre a numerose monografie dedicate ai ...
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Architetto (Seregno 1542 - Milano 1591). Operò nell'ambito della tradizione bramantesco-solariana; condusse un'aspra polemica contro P. Tibaldi (Dispareri in materia d'architettura et perspettiva con pareri [...] lavorò al completamento di S. Maria presso S. Celso (dal 1570), alla ricostruzione di S. Lorenzo (1575) e, dal 1587, fu architetto dell'opera del Duomo. Lavorò anche a Pavia (chiusura del coro della Certosa) e a Lodi (duomo, ospedale, vescovado). ...
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Intagliatori (fine sec. 14º - inizio 15º), forse d'origine genovese, attivi a Venezia. A essi si deve la vastissima produzione di oggetti (trittici, cofanetti, ecc.) decorati di lamelle d'osso istoriate, [...] di varia tonalità, nel modo detto comunemente "alla certosina". Ne è esempio il grande dossale d'altare della certosa di Pavia (inizio sec. 15º), opera di Baldassarre, il più celebre della casata. Altre opere di grandi dimensioni, come il dossale d ...
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Pittore (Orvieto 1536 circa - ivi 1614 circa). Allievo di G. Muziano, fu suo collaboratore a Orvieto e a Loreto. A Roma partecipò alle più importanti imprese pittoriche di Gregorio XIII e Sisto V (Biblioteca [...] palazzo del Laterano; oratorio del Gonfalone, oratorio del Crocefisso in S. Marcello, S. Susanna, ecc.), risentendo della maniera di F. Zuccari. Dopo il 1600 lavorò in Lombardia (collegiata di Arona, Collegio Borromeo a Pavia) e nuovamente a Orvieto. ...
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GAZOLA (Gazzola), Paolo
Anna Coccioli Matroviti
Figlio di Carlo e Anna Dossena, nacque il 26 ag. 1787 a Piacenza. Ricevette la prima educazione al collegio Clementino di Roma, ove si recò nel 1794 al [...] Gazzola, che sarà consacrato vescovo di Cervia nel giugno del 1795.
Dopo aver frequentato le università di Bologna e di Pavia, dove nel 1813 conseguì il titolo di dottore ingegnere architetto, nel 1814 tornò a Roma e, l'anno seguente, sposò ...
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Pittore (Cremona 1591 - Roma 1661). Allievo di G. B. Trotti, completò la sua formazione a Mantova presso D. Fetti e a Roma (1629): qui conobbe D. Velázquez, del quale, durante il suo secondo soggiorno [...] di Innocenzo X, coll. priv.). Eseguì ritratti e opere di soggetto sacro: Cristo risana il cieco (Cremona, Museo Civico); Adorazione dei Magi (1641, Certosa di Pavia); La Madonna e un angelo appaiono a s. Luigi Gonzaga (1643, Cremona, S. Marcellino). ...
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CANE, Carlo
Franco R. Pesenti
Figlio di Francesco e di una Margherita, nacque a Gallarate il 15 dic. 1615 secondo la notizia del Vesme che fa anche unaaccurata distinzione (non sempre chiara nella storiografia) [...] 1970 pp. 340, 346; P. Zani, Enciclopedia metodica... delle Belle Arti, I, 5, Parma 1820, p. 265; L. Malaspina, Guida di Pavia, Pavia 1519, p. 147; G. Colombo, Vita e opere di G. Ferrari, Torino 1881, p. 39; C. Sironi, Le peripezie dei dipinti di ...
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BAGATTI VALSECCHI, Pietro
Pier Fausto Bagatti Valsecchi
Nacque a Milano il 15 apr. 1802, da Giuseppe Bagatti e da Cristina Anelli; fu adottato nel 1824 dal barone Lattanzio Valsecchi (1755-1836), secondo [...] assumerne il cognome accanto a quello paterno. Si laureò presso la facoltà di matematica e fisica dell'università di Pavia, ma si dedicò interamente alla pittura praticando tutte le tecniche e specializzandosi, mediante studi severi svolti all'estero ...
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ANDERLONI, Pietro
Alfredo Petrucci
Fratello di Faustino ed ultimo dei sette figli di Giov. Battista. Nacque il 12 ott. 1785 nella patema dimora di campagna di S. Eufemia presso Brescia. Anche lui, come [...] l'intenzione di diventare pittore. Ebbe a maestro Stefano Poflazzi; ma quando Faustino, nel 1801, fu nominato professore a Pavia, egli, ancora sedicenne, lo raggiunse e frequentò la sua scuola, completando lo studio del disegno e della pittura con ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...