Pittore (Varese 1691 - ivi 1767). Formatosi a Bologna con G. G. Dal Sole (Bologna 1654 - ivi 1719), fu influenzato anche dal Seicento lombardo (Madonna del Rosario, Varese, San Vittore). Successivamente [...] risentì della pittura veneta (Martirio dei santi Quirico e Giuditta, 1735 circa, Pavia, oratorio di palazzo Mezzabarba; ecc.). ...
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GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] il Piemonte, studiò a Pavia sotto la guida del pittore C.A. Bianchi e dell'architetto Antonio Bibiena; la ricostruzione del primo periodo pavese resta problematica tanto più che il G. stesso - attraverso il taccuino autobiografico redatto a partire ...
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Scultore lombardo (n. 1615 - m. Milano 1687). Formatosi a Roma, contemperò classicismo e spirito barocco svolgendo un ruolo importante nella scultura lombarda del sec. 17º. Eseguì rilievi e statue per [...] il duomo di Milano, dove fu protostatuario (1658). Lavorò alla certosa di Pavia e realizzò grandiose composizioni, segnate da drammatico realismo, per i Sacri Monti di Varallo, di Varese e di Orta. Ebbe come collaboratore il figlio Cesare (n. Milano ...
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KIENERK, Giorgio
Rossella Canuti
Nacque a Firenze il 5 maggio 1869 da Marco e Stéfanie Gallyot. Nel 1882, conclusi gli studi al regio ginnasio Galilei, fu posto dal padre, impiegato al ministero della [...] ), 1, pp. 41-56; Id., G. K. e Telemaco Signorini: un sodalizio esemplare, ibid., XXXV (1997), 5-6, pp. 58-76; K. (catal., Pavia), Milano 1997; E. Querci, G. K., in Caffè Michelangiolo, V (2000), 1, pp. 50-59; Id., G. K. 1869-1948, Torino 2001 (con ...
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GIOVANNINO de Grassi
F. Manzari
Pittore, miniatore, scultore e architetto noto documentariamente per essere stato attivo presso la Fabbrica del duomo di Milano dal 5 maggio 1389 sino alla morte (5 luglio [...] arte, "Atti della Giornata di studi, Venezia 1983", Venezia 1985, pp. 27-46; M.G. Albertini Ottolenghi, Problemi della pittura a Pavia nella prima metà del Quattrocento, AC 75, 1987, pp. 5-16; M. Bollati, Giovannino e Salomone de Grassi, ivi, pp. 211 ...
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CORNARA, Carlo
Marco Bona Castellotti
Le scarsissime notizie di cui si dispone, non consentono di confermare, alla luce di documenti, la data di nascita di questo pittore milanese, che si determina [...] certo comunque che nel 1668 il C. compì nella certosa di Pavia la pala d'altare della cappella di S. Benedetto, raffigurante Carotti del 1906, e la Maddalena dei Musei civici di Pavia, in origine nella collezione Malaspina, prossima a certi modelli ...
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Thoenes, Christof
Gianfranco Spagnesi
Storico dell'arte e dell'architettura tedesco, nato a Dresda il 4 dicembre 1928. Ha studiato presso la Freie Universität di Berlino Ovest, laureandosi in storia [...] dell'arte nel 1955 (nel 1953 aveva frequentato l'università di Pavia, seguendo in particolare l'insegnamento di E. Arslan). Assistente tra il 1956 e il 1960 presso la Freie Universität, dal 1961 al 1973 è stato borsista e assistente alla Biblioteca ...
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BIANCHI, Pietro
Arnaldo Venditti
Nacque a Lugano il 26 marzo 1787; architetto e archeologo, operò prevalentemente a Napoli. Allievo dell'Accademia di Milano, ove ebbe per maestro Luigi Cagnola (1762-1833), [...] si formò nell'ambiente lombardo, diplomandosi in architettura a Pavia nel 1806. Dopo un primo soggiorno romano, sembra che volle recarsi a Parigi, ove ottenne da Napoleone un sussidio per la pubblicazione (non più messa in atto) di disegni di archi ...
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Architetto, pittore e teorico dell'architettura (Monte Asdrualdo, ora Fermignano, presso Urbino, 1444. - Roma 1514). Ebbe la sua educazione artistica con ogni probabilità a Urbino, dove poté ammirare soprattutto [...] ), incisa da B. Prevedari; ricostruzione della chiesa di S. Satiro (1480 circa-1486); collaborazione ai lavori del duomo di Pavia (dal 1488), suo disegno per il chiostro della canonica di S. Ambrogio; lavori nel castello ducale di Vigevano (Palazzo ...
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MACULANI, Gaspare, detto il Firenzuola
Francesco Beretta
Nacque a Fiorenzuola d'Arda (lat. Florentiola) nel Piacentino l'11 sett. 1578 da Vincenzo e Fiorenza Cogni. Il padre, nobile e notaio, era esattore [...] 1623 fu chiamato a Roma come "socio" del commissario del S. Uffizio; l'anno seguente fu nominato inquisitore di Pavia e ricevette il titolo di maestro in teologia.
Alla carriera inquisitoriale il M. affiancò l'attività di architetto militare, alla ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...