BORROMEO ARESE, Giberto
Luciano Caramel
Nacque a Milano il 17 settembre 1815 da Vitaliano e Maria D'Adda. Compì gli studi legali a Pavia, ospite del collegio Borromeo, del quale divenne poi patrono [...] nel 1874, alla morte del padre. Come primogenito del conte Vitaliano e in seguito come suo erede, ricoprì importanti cariche pubbliche. Tra l'altro fu conservatore della Biblioteca Ambrosiana, presidente ...
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MARANGONI, Matteo
Luca Barreca
Nacque a Firenze il 12 luglio 1876, da Carlo e da Maria Augusta Cherubina Malvisi. Il padre, originario di Pavia, era docente di fisica nel liceo Dante e nell'istituto [...] tecnico di Firenze.
Sugli anni giovanili del M. una traccia preziosa proviene dalle sue Memorie inedite, scritte con interruzioni e riprese dal 23 giugno 1942 fino al marzo 1957. Da esse si apprende quanto ...
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CRISTOFORO di Beltramo (C da Conigo)
Alda Guarnaschelli
Originario di Conigo, frazione di Binasco (in provincia di Milano), lo troviamo operoso nel duomo di Milano dalla primavera dell'anno 1394 (Annali..., [...] dei Duomo di Milano, I, Milano 1877, pp. 112, 127, 158, 160, 172; C. Magenta, IVisconti e gli Sforza nel castello di Pavia, V, Milano 1883, pp. 376, 387; C. Boito, Il duomo di Milano, Milano 1889, p. 170; L. Beltrami, Storia documentata della certosa ...
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COMBI, Enrico
Gianluca Kannès
Nacque a Milano il 28 apr. 1832 da Giuseppe e Maria Pirola. Compiuti gli studi alla facoltà di matematica in Pavia, s'iscrisse all'Accademia di Brera e passò, per il tirocinio [...] necessario al conseguimento della patente di ingegnere architetto, nello studio di Giuseppe Balzaretto. Divenne il principale assistente di quest'ultimo, col quale collaborò nei lavori per il giardino ...
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VISCONTI
S.B. Tosatti
Dinastia di signori (1310-1447) e, dal 1395, duchi di Milano (v.), che soppiantarono i Torriani, già signori di questa città, inizialmente nel 1287 e definitivamente nel 1310.
Il [...] (m. nel 1355), Galeazzo II (m. nel 1378) e Bernabò (m. nel 1385).Galeazzo II governò la parte occidentale, dal 1359 fu a Pavia, dove fondò il castello nel 1360 (v. Bernardo da Venezia), e sposò Bianca di Savoia (m. nel 1387); Bernabò resse invece la ...
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BARDI, Boniforte
Rossana Bossaglia
Fratello di Donato, e molto probabilmente più giovane di costui, come argomenta l'Alizeri (p. 249) sulla base di un documento di cui non fornisce gli estremi. Nativo [...] non a lui ma al pittore Giovanni Giorgio da Pavia (30 giugno 1451). Probabilmente il B. eseguiva stemmi , 256-59; II, ibid. 1871, p. 173; R. Maiocchi, Codice diplom. artistico di Pavia, I, Pavia 1937, M. 52, 57, 58, 59, 69, 70, 76; U. Thieme-F. Becker ...
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Scultore (sec. 14º-15º). Eseguì, tra il 1390 e il 1415 circa, per il duomo di Milano alcune sculture (S. Radegonda, angeli, giganti; ecc.); lavorò poi a Pavia e a Vicenza, in collaborazione col figlio [...] Antonino, il quale lasciò in questa città molti lavori (nelle chiese dei Ss. Felice e Fortunato, di S. Lorenzo) ...
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Architetto (sec. 14º-15º), attivo alla fabbrica del duomo di Milano (1394-96) e (dal 1396), insieme a Bernardo da Venezia e Giacomo da Campione, alla Certosa di Pavia. ...
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Pittore e miniatore lombardo (notizie dal 1388 al 1450). Perduta gran parte delle opere note da documenti e fonti, che testimoniano la sua fama e attività a Pavia (1388-1404), nel Veneto (è a Venezia nel [...] 1410) e a Milano (dal 1418 lavora nel duomo), la personalità di M., come esponente di rilievo del gotico cortese, è stata ricostruita solo dall'inizio del sec. 20º. Alla tavola firmata con il Matrimonio ...
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Miniatore e pittore (sec. 15º), seguace di A. Mantegna, miniò giovanissimo il messale di Barbara di Brandeburgo (Mantova, Capitolo del duomo) in parte già decorato da Belbello da Pavia. Dal 1467 al 1473 [...] lavorò insieme con Liberale da Verona per la libreria Piccolomini del duomo di Siena (61 miniature per antifonarî). Nelle sue opere di pittura (tavola nel duomo di Viterbo; altra nella galleria di Bruxelles) ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...