Scultore, detto allievo sia di Dipeno e Scilli (primi decennî sec. 6º a. C.), sia di Euchiro di Corinto (metà sec. 6º a. C.), e anche maestro di Pitagora di Reggio, con un divario cronologico che presuppone [...] o due artisti omonimi o una confusione nelle fonti. Una statua di Zeus, ricordata da Pausania nel tempio di Atena Calcieco a Sparta, era in lamine di bronzo battute e inchiodate e parrebbe indicare un'epoca molto arcaica. ...
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Scultore greco, originario di Atene o di Lemno, attivo nella 2a metà del sec. 5º a. C., scolaro ed emulo di Fidia. A Pergamo è stata trovata una copia del suo Hermes propilèo, che ha caratteri arcaizzanti; [...] si è cercato di attribuirgli il gruppo di Procne e Iti del Museo dell'Acropoli. Pausania ascrive ad A. l'intero frontone O del tempio di Zeus ad Olimpia, che è però di stile severo; potrebbero essere sue, pertanto, solo alcune delle figure angolari, ...
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Uomo politico dell'antica Atene (280 circa - 213 a. C.); partecipò col fratello Euriclide alla liberazione di Atene dal dominio macedone (229 a. C.). Come rappresentanti del partito antimacedone, appoggiato [...] dai Tolomei d'Egitto, i due fratelli furono a capo di Atene e impedirono alla loro città nel 224 di aiutare Arato contro Cleomene III di Sparta; secondo Pausania furono fatti uccidere da Filippo V di Macedonia. ...
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Architetto greco (seconda metà del sec. 4º a. C.) di Nasso; costruì e dedicò in Olimpia un edificio destinato a ospitare pellegrini ragguardevoli detto appunto Leonidàion. Gli abitanti di Psòfis in Arcadia [...] la cui base si è rinvenuta a N del Leonidàion. L'iscrizione sull'architrave dell'edificio fu più tardi intonacata e perciò Pausania nel descriverlo nomina L. di Elide. È dubbio se il L. ricordato da Vitruvio come scrittore di trattati sulla simmetria ...
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Scultore greco (seconda metà sec. 5º a. C.) di Mende in Tracia. Si hanno testimonianze della sua attività a Olimpia e a Delfi. A E del tempio di Zeus a Olimpia ne è stata ritrovata (1875) la Nike marmorea [...] come riferentesi a una vittoria contro Acarne ed Eniade (455), oppure a quella di Sfacteria (425), versioni riferiteci da Pausania il quale accetta la prima, che deve invece ritenersi errata. Questa iscrizione fece attribuire a P. le sculture del ...
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Attore (Viterbo 1806 - Bologna 1892); appartenente a una famiglia di artisti, dal 1853 primo attore assoluto, poi (1854-57) padre nobile e tiranno tragico con A. Alberti al Teatro dei Fiorentini di Napoli, [...] gli studiati effetti di controscena e la recitazione meditata e lenta che gli attirò dai compagni il nomignolo di Re Pausania; scrisse drammi e commedie (inediti, come due scritti autobiografici datati 1872 e 1888 e le Memorie artistiche dei più ...
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Erudito e periegeta ellenistico (sec. 2º a. C.); onorato (177-76) della prossenia delfica e poi della cittadinanza onoraria di Atene, Samo e Sicione. Scrisse specialmente delle periegesi di carattere documentario, [...] dall'epiteto di στηλοκόπας "lapidario", cioè ricercatore di iscrizioni. P. soleva inserire nella sua opera, come poi fece Pausania, dei lunghi excursus di cui ci è giunto qualche frammento, con ricerche personali su questioni erudite; e dovette avere ...
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Scultore greco (seconda metà del sec. 5º a. C.), figlio e allievo di Mirone da Eleutere; visse forse ad Atene; nessuna delle opere ricordate dalle fonti è stata identificata con sicurezza. Nel Pritaneo [...] due basi firmate che sostenevano figure equestri donate da cavalieri; inoltre sull'Acropoli è ricordato un fanciullo recante il vaso dell'acqua lustrale. Pausania nomina a Olimpia un gruppo dedicato da Apollonia d'Epiro con 13 statue in emiciclo. ...
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Scultore greco (prima metà del sec. 5º a. C.), autore dei frontoni e delle metope del tempio di Zeus ad Olimpia. Data l'ingente quantità di materiale scultoreo, è ipotizzabile che lo scultore abbia personalmente [...] personaggio, certo ben noto all'epoca, dato l'incarico affidatogli, è destinato a rimanere anonimo (erronea risulta l'attribuzione di Pausania del frontone E a Peonio, che scolpì invece gli acroteri, e di quello O ad Alcamene, che forse ne restaurò ...
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Umanista (Udine 1489 - Roma 1552), figlio di Gregorio (v. Amasei). Fu lettore nello Studio bolognese (1513-20), in quello padovano (1520-24), di nuovo a Bologna (1524-44) e infine alla Sapienza di Roma [...] De latinae linguae usu retinendo, pronunziate a Bologna nel 1529 e a cui dovette soprattutto la sua fama, difese l'uso del latino contro quello del volgare nelle opere letterarie, pubblicò versioni latine di classici greci (Senofonte, Pausania). ...
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periegesi
periegèṡi s. f. [dal gr. περιήγησις, der. di περιηγέομαι «condurre intorno»]. – Presso gli antichi Greci, originariamente, descrizione topografica di un paese con l’esposizione dei fatti storici antichi e dei costumi degli abitanti...
periegeta
periegèta s. m. [dal gr. περιηγητής, der. di περιηγέομαι «condurre intorno»] (pl. -i). – Presso gli antichi Greci, la persona incaricata di guidare i forestieri nella visita di templi e monumenti. Nell’uso filologico, il termine...