Scrittore francese (Parigi 1869 - ivi 1951). La sua prima formazione fu fortemente influenzata dall'ambiente familiare: il padre, il giurista Paul (1832-1880), apparteneva a famiglia di tradizioni calviniste; [...] : G. frequentò in quegli anni il salotto di S. Mallarmé (dove incontrava fra gli altri gli amici P. Louys e P. Valéry) e l'ultimo circolo di parnassiani, stretto intorno a Heredia. Ma dopo varie esperienze (viaggi nell'Africa del Nord e in Italia ...
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CIAMPINI, Giovanni Giustino
Silvia Grassi Fiorentino
Nacque a Roma il 13 apr. 1633 da Antonio, cittadino romano originario della Valtellina, e da Margherita Taglietti. Avviato agli studi giuridici dal [...] Castreca Brunetti, Lettere ined., Roma 1846, pp. 236-237; A. C. Valéry, Corresp. inéd. de Mabillon et Montfaucon avec l'Italie, Paris 1946-47, I , Les prémiers historiens des mosaiques romaines, in Mélanges Paul Fabre, Paris 1902, pp. 492-494; H. ...
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Scrittore belga di lingua francese (Bruxelles 1895 - ivi 1967). Biochimico di professione, fu tra i fondatori del Partito comunista belga (1919) e tra i primi animatori, con R. Magritte, del gruppo surrealista [...] , del quale fu il teorico più originale. Alla pratica della scrittura automatica propugnata da A. Breton, N., influenzato da P. Valéry e J. Paulhan, preferì un paziente lavoro sulla sintassi e sulla lingua. Tra il 1924 e il 1925 pubblicò con C ...
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