DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] di Bari nell'agosto seguente, prima che il dominio fascista si estendesse a tutta la Puglia.
Il D. aveva trasferito la sua famiglia delle conseguenze, non del tutto trascurabili, del "pattodi Roma".
Ma delicata era altresì la costituzione delle ...
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Famiglia nobile della Turingia; prese nome dal castello di Wettin sul fiume Saale; da essa discende la dinastia dei re di Sassonia. Ebbe la contea di W. nel sec. 11º con Thimo. Enrico I, detto il Vecchio, [...] del ducato e della dignità elettorale di Sassonia (1423). Con il pattodi Lipsia i nipoti di Federico il Bellicoso, l'elettore Ernesto e il duca Alberto, si spartirono (1485) le terre della famiglia. Al primo andarono la Sassonia elettorale ...
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Uomo politico russo (Privol´noe, regione di Stavropol´, 1931 - Mosca 2022). Dal 1971 nel comitato centrale del PCUS, nel 1985 ne divenne segretario generale. Tentò una riforma in senso democratico del [...] politica.
Vita e attività
Difamiglia contadina, lavorò come meccanico in un'officina di macchine agricole. Iscritto al la dissoluzione del blocco di stati alleati dell'URSS (1989), premessa dello scioglimento del Pattodi Varsavia. Eletto nel 1989 ...
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Sindacalista e uomo politico inglese (Winsford, Somerset, 1881 - Londra 1951); difamiglia poverissima, esercitò i più umili mestieri; associato dal 1910 nell'organizzazione sindacale dei portuali, nel [...] 'impero e dell'imperialismo britannico sostenendo l'autogoverno in Birmania, in India, a Ceylon, a Malta e a Terranova. Con il pattodi Bruxelles collaborò all'avviamento verso l'unità dell'Europa occidentale. Si dimise il 13 marzo 1951 per malattia. ...
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Tatjana Rojc
Pahor, Boris. – Scrittore sloveno, naturalizzato italiano (Trieste 1913 - ivi 2022). La vita dello scrittore è strettamente legata agli eventi storici della sua terra d’origine e all’esperienza [...] di febbre spagnola, tutta la famiglia si ammala. La sorella più piccola, Mimica, soccombe. Nel mese di novembre dello stesso anno l'esercito italiano entra a Trieste: la pace di Versailles aveva ratificato le richieste italiane sancite dal Pattodi ...
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Uomo politico tedesco (Werl, Westfalia, 1879 - Obersasbach, Baden, 1969). Dirigente del Centro cattolico e uomo di fiducia di P.L. Hindenburg, fu cancelliere del Reich nel 1932, quindi vicecancelliere [...] -44).
Vita e attività
Nacque da famiglia cattolica della Westfalia. Ufficiale di cavalleria, allo scoppio della prima guerra a un pattodi non aggressione con il Reich tedesco (giugno 1941). Processato dal tribunale internazionale di Norimberga ( ...
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〈-zzo〉. Antica famiglia veneziana, venuta da Capodistria nel sec. 9º-10º. Tra i suoi membri più noti sono Paolo che, arresosi a pattodi aver salva la vita dopo l'eroica difesa di Negroponte, fu ugualmente [...] (v.); Andrea e Guido che nel 1707 trasferirono nel loro palazzo di San Marino l'Accademia di ecomonia politica e giurisprudenza. La famiglia si estinse nel 1847 con Niccolò, autore di una pregevole Memoria sui fiumi veneti. Da un conte E., comandante ...
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Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] poi conte di Devonshire, come precettore del figlio. Ebbe inizio così una consuetudine con questa famiglia, destinata a dal patto. Esso è dunque fornito di tutti i poteri, è la sede stessa della razionalità. Ogni diritto del singolo o di comunità ...
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Diacono (m. Roma 795), di nobile famiglia romana, fu consacrato papa il 9 febbraio 772. Avverso ai Longobardi, A. si sbarazzò abilmente del capo della fazione longobardica in Roma, Paolo Afiarta. Stornò [...] del re longobardo Desiderio che gli aveva proposto un patto d'amicizia implicitamente ostile ai Franchi. Nel 773, di fronte alle incursioni longobarde dell'anno precedente, A. chiese l'intervento di Carlo Magno, contro il quale Desiderio aveva preso ...
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Beccaria, Cesare
Giuseppe Bedeschi
Il primo grande critico della pena di morte
Profondamente influenzato dagli illuministi francesi ‒ disse di dovere a Montesquieu "la sua conversione alla filosofia" [...] di morte
Nato a Milano nel 1738 da nobile famiglia, Cesare Beccaria studiò nel Collegio dei Gesuiti di Parma pattidi uomini liberi, non sono state per lo più che lo stromento delle passioni di alcuni pochi"). Il presupposto teorico del trattato di ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
patto
s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...