Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] commiato fra sposi davanti alla porta della morte. La consuetudine di apporre nelle epigrafi il matronimico accanto al patronimico del defunto attesta la considerazione in cui era tenuta la madre di famiglia. Raffinata e squisitamente elegante ...
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GIOTTO
A. Tomei
Pittore e architetto fiorentino, nato, secondo la tradizione, a Vespignano nel Mugello intorno al 1267, attivo tra la fine del Duecento e la prima metà del Trecento.Artista-simbolo dell'intero [...] (Milanesi, in Vasari, Le Vite, I, 1878, pp. 394-395). Appare in questi documenti, come pure in quello del 1309, il patronimico del pittore, 'di Bondone' con la notazione che egli faceva parte della parrocchia di S. Maria Novella.Nel 1312, sempre a ...
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Costantino dal mito imperiale alla Russia post-sovietica
Adriano Roccucci
Uno come me dovrebbe essere il primo a vedere in Costantino l’uomo che porta l’Ovest all’Est, qualcuno da mettere alla pari [...] dal fatto che Pietro aveva ordinato di essere chiamato, a differenza dei suoi predecessori, solo con il nome senza patronimico, come avveniva per gli ecclesiastici33.
Il termine ‘zar’ era stato introdotto nella Rus’ come traduzione del termine greco ...
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Decennali
Andrea Matucci
Il primo Decennale
Del primo Decennale, che risale all’autunno del 1504, possediamo tre redazioni, testimoniate da un codice autografo (BSAF, C VI 27), da un manoscritto laurenziano [...] personaggi che compaiono nell’opera ha avuto tanta consuetudine con i fiorentini da avere ricevuto da essi un soprannome, o un patronimico. Una volta scomparsa in tal modo la densità allusiva che in ogni verso del primo Decennale legava il poeta al ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] la scuola di Afrodisiade. Gli artisti originari di quella città firmavano in genere le loro opere con il nome, con il patronimico e con l'etnico Aphrodisieus: una sorta di "marchio di fabbrica" paragonabile a quello che a loro volta usavano gli ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] ufficiale di Ca' Littoria e del Partito, una "Italia Nova" ormai però fiacca e fiaccata - quasi come l'originale patronimico - con molti problemi di pubblicazione e con una scarsa vitalità se si eccettui nel '42 la polemichetta a distanza fra il ...
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Vedi ATTICI, Vasi dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATTICI, Vasi (v. vol. ι, p. 893 e S, p. 99)
P. E. Arias
Gli studi recenti sui vasi a., oltre a operare una revisione critica delle attribuzioni, esaminano [...] di Kleophrades, Amasis, e addirittura propose di chiamare il nostro pittore Amasis II. Naturalmente, per spiegare questo incerto patronimico si andò alla ricerca di caratteristiche ioniche nella maniera del pittore che, francamente, non si riescono a ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] secondo il costume che ebbe una certa diffusione nelle botteghe rinascimentali di aggiungere al nome di battesimo non il patronimico ma piuttosto il nome del maestro.
Occorre sottolineare che nel già citato ms. Palat. 767 sono illustrate due bombarde ...
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Dai Veneti ai Venetici
Giovan Battista Pellegrini
Dai Veneti della terraferma ai Venetici della laguna
Nel suo volume Venezia ducale (1), il Cessi, dopo alcune considerazioni generali sull'origine [...] , è chiaro trattarsi di un Iovianus col suffisso -īcus dei prediali e dei primi cognomi veneziani (con originaria funzione di patronimico), come ho chiarito in altra sede (334). Secondo il Corner (335) la chiesa veneziana di S. Maria Zobenigo sarebbe ...
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Le scuole
Patricia Fortini Brown
Le "scuole"
Nella relazione inviata nel 1497 al duca di Milano sulle istituzioni caritative, l'ambasciatore milanese Battista Sfondrato dichiarava che le Scuole grandi [...] era iscritto nella Mariegola come il "nobel sier Antonio de filipo" (96), ma tale cognome, probabilmente un patronimico, non compare in nessuna lista dei "zentilhomini" qualificati a sedere nel maggior consiglio (97): "sier Antonio" poteva ...
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patronimico
patronìmico agg. e s. m. [dal lat. tardo patronymicus, gr. πατρωνυμικός, comp. di πατήρ -τρός «padre» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»] (pl. m. -ci). – 1. Nome p. (o assol. patronimico), nome o cognome derivati dal nome del padre per mezzo...
patronimia
patronimìa s. f. [tratto da patronimico, sul modello di omonimia, sinonimia, ecc.]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello del padre.