GIULIANO di Giovanni da Poggibonsi
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo artista, attivo nel XV secolo, figlio di un Giovanni originario di Poggibonsi.
L'identità di [...] maggio 1436 una commissione composta da cinque periti nominati dai presidenti dell'Arca e da G. stesso - stavolta citato con il patronimico "di Giovanni" - espresse un giudizio unanime. L'opera fu valutata ben 11 ducati e tre quarti per ogni marca di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuristi e mercanti
Umberto Santarelli
Il tema di cui ci occuperemo non è difficile a definirsi: si tratta di cercare di capire quale fu, nell’esperienza giuridica del basso Medioevo, il sistema delle [...] suo fondamento e il proprio limite; ed è ovvio che questo nome collettivo, alle sue origini, altro non era che il patronimico della famiglia-compagnia.
Un patto fra denaro e 'fantasia'
La compagnia, dunque, fu lo strumento giuridico che permise a un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alle arti visive del Medioevo Centrale
Valentino Pace
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’XI secolo si apre con l’imperatore [...] su tutto: l’anno (1148), il nome dell’abate committente (Ugo), i loro nomi (Giovanni, Pietro, Angelo e Sasso), il patronimico (filli Pauli).
Nei primi 200 anni del secondo millennio la civiltà figurativa dell’intera Europa è improntata, al pari di ...
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FABERI (Faberio), Lucio
Maria Silvia Campanini
Nacque probabilmente a Sarsina (prov. di Forlì), entro il sesto decennio del sec. XVI, prima che il padre, Giacomo, "scrittore eccellentissimo" (Ghiselli, [...] si veda Bologna, Bibl. univ., ms. 770: A. F. Ghiselli, Mem. ant. mss., vol. XXII, p. 37, con errore di patronimico, ripetuto Ibid., ms.
4207: L. Montefani Caprara, Fam. bol., vol. XXXI, cc. 172-174; corretto in Bologna, Bibl. com. dell'Archiginnasio ...
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Gentile e l’Istituto della Enciclopedia Italiana
Cecilia Castellani
Gentile organizzatore di cultura del fascismo
Dei molti istituti ideati, presieduti, riformati da Giovanni Gentile a partire dal [...] accademismo, «La Critica», 1924, 22, pp. 317-20), Gentile oppose la considerazione che la sua filosofia non era il patronimico di una discendenza più o meno allargata di neofiti (intervenne in sua difesa, sviluppando il tema, Adolfo Omodeo, «Giornale ...
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LORENZETTI, Pietro
C. De Benedictis
Pittore senese, fratello dell'altrettanto celebre e prolifico Ambrogio, documentato dal 1306 - quando un Petruccio di Lorenzo viene pagato "per una dipintura nella [...] iscrizione viene peraltro confermata dai ricordi seicenteschi del pistoiese Felice Dondori, che per primo decifrò correttamente il patronimico di Pietro come Laurenti (Neri Lusanna, 1993).A questo momento, in prossimità della pala di Pistoia, si ...
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FRANCESCA Bussa (Francesca Romana), santa
Arnold Esch
Nacque nel 1384 a Roma, figlia del nobilis vir Paolo di Giovanni Bussa (morto nel 1401), residente nel rione Parione nella parrocchia di S. Agnese [...] del Medioevo, in Storia dell'arte italiana (Einaudi), XII, Momenti di architettura, Torino 1983, pp. 133, 140; M.B. Rivaldi, Il patronimico di Vannozza cognata di s. F. Romana, in Benedictina, XXX (1983), pp. 97-108; A. Esposito, S.F. e le comunità ...
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PAGANINI, Niccolo
Roberto Grisley
PAGANINI, Niccolò (Nicolò, Nicola). – Nacque a Genova il 27 ottobre 1782 da Antonio (1754-1817, nato dal matrimonio nel 1745 fra Giovanni Battista Paganini e Maria [...] fosse la recezione di Paganini lo rivelano le metamorfosi nell’uso del suo stesso nome: ‘Paganini’, da semplice patronimico, diventò un sostantivo antonomastico da attribuire tout court a qualsiasi virtuoso che puntasse a eccitare l’immaginazione del ...
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L'uso del cognome materno
Geremia Casaburi
L’obbligatoria e automatica assegnazione ai figli nati nel matrimonio del solo cognome paterno, uno degli ultimi ‘‘privilegi’’ maschili, è entrata in crisi; [...] , rischia di essere conservatrice, in quanto, di fatto, nella gran parte dei casi si continuerà a dare la preferenza al patronimico, per un ovvio fenomeno di vischiosità e di rispetto per quella che è pur sempre una tradizione consolidata. L’altro ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] che risale a Callimaco, ci aiuta a ricostruirne lo schema, che doveva essere piuttosto uniforme: genere letterario, nome patronimico ed etnico dell'autore, le prime parole del libro, che servivano spesso da titolo, poi numero delle righe. L ...
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patronimico
patronìmico agg. e s. m. [dal lat. tardo patronymicus, gr. πατρωνυμικός, comp. di πατήρ -τρός «padre» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»] (pl. m. -ci). – 1. Nome p. (o assol. patronimico), nome o cognome derivati dal nome del padre per mezzo...
patronimia
patronimìa s. f. [tratto da patronimico, sul modello di omonimia, sinonimia, ecc.]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello del padre.