Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le realistiche descrizioni della prima raccolta, Gente di Dublino, assumono una prospettiva [...] hanno un valore particolare: Stefano è il primo martire cristiano (Stephen diverrà martire per la letteratura), mentre il patronimico Dedalus rimanda al mitico Icaro che volò verso la libertà (identificata dal protagonista con l’arte dello scrivere ...
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Gianni Fochi
Nihonio e i suoi fratelli
La tavola periodica degli elementi è uno dei pilastri della scienza e, nonostante il secolo e mezzo di vita, è ancora in fase di completamento, perché il numero [...] sole nascente», è uno dei modi in cui i giapponesi chiamano la loro nazione), mentre il quarto è una sorta di patronimico. E proprio questo crea qualche problema: Jurij Colakovič Oganesian, pioniere in Russia di quel genere di ricerche, è ancora vivo ...
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LOREDAN, Andrea
Michela Dal Borgo
Nacque a Venezia nel 1455 circa da Francesco di Giovanni e da Lodovica di Marsilio da Sant'Ippolito originario di Corfù (matrimonio celebrato nel 1455).
I genitori [...] . Cicogna (p. 119); i registri del Segretario alle Voci, Misti, in Arch. di Stato di Venezia, quasi totalmente privi di patronimico, non facilitano la distinzione tra le carriere politiche dei due.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Misc. codd ...
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SCALI, Manetto
Silvia Diacciati
– Nacque presumibilmente a Firenze nella seconda metà degli anni Cinquanta del XIII secolo, figlio di messer Spina e di madre sconosciuta.
Compare per la prima volta [...] di Spina degli Scali fu messer Manetto di Spina della casata Spini: la perfetta corrispondenza del nome e del patronimico, il possesso da parte di entrambi della dignità cavalleresca esplicitata nell’esibizione del titolo di messere, il fatto che ...
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CRISTOFORO Fiorentino, detto l'Altissimo
Eduardo Melfi
Non se ne conosce la data di nascita né quella di morte. Fiorito tra i secc. XV e XVI, si acquistò presso i contemporanei una notevole fama come [...] Ferrara 1722, p. 137, dove si propone per la prima volta l'interpretazione, del tutto infondata, dell'epiteto dell'Altissimo come patronimico; F. S. Quadrio, Della storia e della ragione di ogni poesia, I, Bologna 1739, pp. 163 e 232; II, Milano 1741 ...
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DORIA, Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque verso il 1470, presumibilmente a Genova. primogenito di Agostino fu Domenico Bartolomeo e di Soprana Grimaldi di Nicolò. Ebbe due fratelli, [...] . Così, se non sembra che ci sia ragione di mantenere distinte nell'indice del Senarega il Giovanni Battista senza patronimico e il successivo, indicato appunto fu Agostino, va invece distinto nell'indice del Gioffré l'ambasciatore a Roma del ...
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Calvi, Pellegrino
Augusto Campana
Sono ben noti, ma non ancora precisamente valutati, anche dopo un saggio fondamentale del Barbi, due passi dell'umanista e storico forlivese Biondo Flavio (v.) che [...] " consente, secondo l'uso di Biondo, di essere interpretata come cognome, ma certo potè trattarsi anche di un patronimico; la patria, " foroliviensis ", risulta esplicitamente dal primo passo di Biondo, e vale lo stesso il " nostri " della citazione ...
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OSCHI
Giacomo Devoto
. La nazionalità nata dalla fusione dei Sanniti con gli Opici, in seguito all'eliminazione della potenza etrusca nella seconda metà del sec. V ha assunto il nome di osca per un [...] e in umbro et, in osco inim. Viceversa nella formula onomastica gli Oschi vanno d'accordo con i Latini mettendo il patronimico dopo il gentilizio, mentre gli Umbri lo mettono prima: Minnieis Kaisillieis Minateis vuol dire "di Minio Cesillio figlio di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Origini e attributi degli eroi
Marella Nappi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una definizione univoca rischia di ridurre la grande varietà [...] hanno una nobiltà superiore, per nascita, coraggio o talento, e di cui il poeta ricorda il nome, la genealogia e il patronimico: il cantore Demodoco, il re Alcinoo, l’araldo Mulio, i pretendenti o più generalmente gli anziani di Itaca, ossia quanti ...
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DEI
Alessandro Guidotti
Famiglia originaria dei dintorni di Poggibonsi (nei documenti più antichi chiamata anche Pittolli o Pictelli, in quelli più recenti Ormanni, dal nome di un podere di sua proprietà), [...] zio Giovanni e del fratello maggiore Bernardo; ancora con i congiunti doveva essere nel 1436 quando con errato patronimico (Deo di Giovanni) veniva ricordato in uno degli inediti libri di bottega degli orafi fiorentini Petrucci quale "noleggiatore ...
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patronimico
patronìmico agg. e s. m. [dal lat. tardo patronymicus, gr. πατρωνυμικός, comp. di πατήρ -τρός «padre» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»] (pl. m. -ci). – 1. Nome p. (o assol. patronimico), nome o cognome derivati dal nome del padre per mezzo...
patronimia
patronimìa s. f. [tratto da patronimico, sul modello di omonimia, sinonimia, ecc.]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello del padre.