Nome o cognome derivato dal nome del padre per mezzo di un suffisso. Così per es., presso gli antichi Greci, Eacide, Pelide, Atride, cioè «figlio di Eaco, di Peleo, di Atreo». In alcune lingue, in particolare nella lingua russa, il p. (Ivanovič, Ivanovna, rispettivamente «figlio, figlia di Ivan») è parte obbligata del nome. Nelle lingue semitiche, il p. consiste nel nome del padre preceduto dal sostantivo ...
Leggi Tutto
Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] anche il termine eponimo, propriamente «che dà il nome a una città, a una famiglia, a un popolo e simili».
Con patronimia si intende il processo per cui si identifica la persona con il nome del padre ma anche la consuetudine per la quale in certe ...
Leggi Tutto
Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] attraverso proprietà che sono tipicamente caratteristiche di qualcuno o di qualcosa.
Gli esempi riferiti più comuni sono i patronimici:Titide per indicare Diomede o Pelide per indicare Achille; o, ancora, autentiche perifrasi: per es., quando Zeus è ...
Leggi Tutto
Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] di battesimo.
Gli aggiunti sono di vario tipo: un secondo nome, anche se non sempre si distingue chiaramente dal patronimico (dalla formula di paternità Iohannes filius Petri, Iohannes Petri a Iohannes de Petro, Iohanne Petro), variamente indicato a ...
Leggi Tutto
Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] scherzosi, irridenti, ingiuriosi, laudativi, affettivi, idiomatici, fonosimbolici e triviali, e altri derivati da mestieri, etnici, patronimici, matronimici, toponimi, decognominali e altro. L’assegnazione di una forma a un tipo piuttosto che a un ...
Leggi Tutto
LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] slavi, la popolazione slava adottò infatti il tedesco ma, almeno inizialmente, non modificò i propri nomi. Si registrano perciò patronimici come Janosch 'figlio di Giovanni' oppure cognomi come Wit(z)schas e Lehnick / Lehnig(k) 'possessore di un ...
Leggi Tutto
Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] è comunemente usato per designare Rāma. Analogamente, gārgi si riferisce a un figlio di Garga. Nel sistema di Pāṇini, simili patronimici sono ottenuti mediante l'aggiunta di un suffisso taddhita dopo uno dei due pada correlati per formare un derivato ...
Leggi Tutto
patronimia
patronimìa s. f. [tratto da patronimico, sul modello di omonimia, sinonimia, ecc.]. – Norma o istituzione sociale secondo cui i figli derivano il loro nome da quello del padre.
patronimico
patronìmico agg. e s. m. [dal lat. tardo patronymicus, gr. πατρωνυμικός, comp. di πατήρ -τρός «padre» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»] (pl. m. -ci). – 1. Nome p. (o assol. patronimico), nome o cognome derivati dal nome del padre per mezzo...