BORETTI
Piotr Bieganski
Famiglia originaria di Inzago (Lago Maggiore), attiva in Polonia dalla seconda metà del sec. XVIII. Giuseppe (Jozef) nacque nel 1746 a Inzago. Nulla sappiamo della sua formazione, [...] parla anche di una attività a Venezia, dove avrebbe appreso l'arte di innalzare impalcature per sollevare oggetti di diverso peso. chiesa di S. Patrizio; insieme con K. Iwanowski innalzò (1828) la facciata della chiesa di S. Giovanni su progetto di K ...
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DEL LAGO, Giovanni
Bianca Maria Antolini
Non se ne conoscono i dati biografici; si sa soltanto che fu allievo del frottolista padovano Giovanni Battista Zesso e che nel periodo 1520-1543 fu prete nella [...] sono trattati più ampiamente nell'unica opera a stampa del D., la Breve introduttione di musica misurata, dedicata al patrizioveneziano Lorenzo Moresino e stampata a Venezia da B. e O. Scoto nel 1540, ma probabilmente ideata vari anni prima, come ...
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ARMONIO, Giovanni (Harmonius, Harmodius Marsus)
Mario Quattrucci
Nacque in Abruzzo, probabilmente a Tagliacozzo, tra il 1475 e il 1480. Pur non sussistendo dubbi sulla sua origine, come il soprannome [...] dell'Accademia musicale, fondata a Venezia da Antonio Molino, detto Burchiella. Entrato nella Cappella ducale di S. Marco come cantore e allievo del famoso frate Dionisio Memmo, fu promosso forse per interessamento del patrizio L. Pisani, nel 1516 ...
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BOLIZZA, Marino
Gino Benzoni
Nacque a Cattaro, da nobile famiglia, nel 1603. Studiò a Padova e, abbracciata la vita sacerdotale, si trasferì a Venezia, dove ebbe incarichi di segreteria dal nunzio G. [...] pure in elogio del B. si risolve l'Elegidion di Lorenzo Longo al Molin. Per quanto fosse stimato precettore in ambienti patrizi, a Venezia non gli si presentava possibilità di una sistemazione stabile e decorosa che assicurasse quella vita, sgombra ...
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ADELKIND, Cornelio (Yiśrā'ēl ben Bārūk)
Anita Mondolfo
Di famiglia ebrea, rifugiatasi dalla nativa Germania a Padova, dove il padre Bārūk fu levita; indi passata a Venezia. Dal 1519 almeno, volse la [...] del Bomberg, a una ambiziosa intrapresa del patrizio Marco Antonio Giustiniani, che fondava una stamperia ebraica perplessi) di Maimonide, in ebraico dall'originale arabo, che forse aveva tentato senza successo di stampare a Venezia. Non ...
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BELLASPICA (Bellaspina), Francesco
Paolo Veronese
Della vita avventurosa del B. è difficile stabilire elementi precisi, se si eccettua la tuttora parziale documentazione della sua presenza come contralto [...] lettere da Dresda al Casanova suo protettore - facenti parte di un carteggio che si estende dal maggio al luglio 1792 - apprendiamo che il B., approfittando dell'appoggio del patrizioveneziano Pietro Zaguri, le cui lettere al Casanova riguardanti il ...
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CALCIA, Traiano
Giovanni Parenti
Nacque a Treviso agli inizi del sec. XVI. Fu a Napoli allievo di Pietro Summonte e membro dell'Accademia Pontaniana. Partecipò alle tre giornate di discussione sulla [...] patrizio Pietro Andrea Cosso e Lucio Camillo Scorziano, riuniti intorno al comune maestro Sannazaro.
A. Minturno, che di quelle discussioni si fece cronista nel suo De Poeta (Venezia 1559), afferma (p. 6) di avesse avuto più notizia di lui.
In effetti ...
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BEGGIAMO (Beyamus), Cristoforo
Alfredo Cioni
Nacque a Savigliano intorno al 1430 da Giorgio, di nobile famiglia locale, signora di Sturano, di Demonte, di Beinette e di altri luoghi della Val Padana. [...] : sono dei rotondi (R 114) simili a quelli di una serie adoperata in Venezia dai da Spira, e non molto dissimili da quelli diede motivo al Vernazza e al Novellis di affermare che il patrizio saviglianese fosse stato il compositore materiale della ...
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AVERARA (d'Averara), Pietro
Mario Quattrucci
Vissuto a Bergamo tra la seconda metà del sec. XVII e i primi decenni del XVIII, si distinse come librettista fecondo: la prefazione della sua Angelica nel [...] della sua attività teatrale è noto soltanto per aver fatto parte dell'Accademia degli Arioni di Bergamo, che venne istituita nel 1667 da P. Dolfin, patrizio e letterato veneziano.
L'A. esordi nel 1684 al teatro S. Angelo con l'Amante fortunato per ...
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BARBO, Niccolò
Franco Gaeta
Figlio di Piero e di Chiara Bocco, napque a Venezia circa il 1420. Presentatosi nel 1438 per l'anunissione a sorte nel Maggior Consiglio, lo si ritrova come avvocato "per [...] anche a Poggio, che aveva offeso il patriziatoveneziano nel suo De nobilitate, collaborando coi due B. Contarini, Anecdota Veneta,Venetiis 1757, pp. 65 ss.; l'orazione in lode di Francesco Contarini è nei codd. Marc. lat., CI. XIV, 257, Ambros. D. ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...