Almorò (Hermolaus) di Zaccaria Barbaro, patrizioveneziano, nacque nel 1453, morì a Roma nel 1493. Ricevette i primi rudimenti, bimbetto ancora, a Verona, dal canonico Matteo Bosso e dallo zio omonimo [...] conferì il patriarcato, offendendo gravemente la suscettibilità del governo diVenezia, onde il neoeletto fu bandito dalla patria morì esule a Roma.
Ebbe Ermolao tempra di esperto filologo con tendenze filosofiche e tecniche. Come tecnico, tradusse ...
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Ricca famiglia popolaresca veneziana, il cui capostipite, Marco, mercante di panni, è ricordato nel 1297; non entrò nell'ordine patrizio che per gradi, perché i tre rami che si erano formati al principio [...] diverse furono ammessi al patriziato, l'uno, discendente da Domenico, nel 1381, al tempo della guerra di Chioggia per i di Candia. La partecipazione alla vita politica diVenezia nei primi secoli fu perciò piuttosto scarsa, mentre l'influenza di ...
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Scultore e pittore, nato in Possagno il 1° novembre 1757, morto a Venezia il 13 ottobre 1822. Di famiglia benestante, ma impoverita da infelici speculazioni, perdette il padre a tre anni, e mentre la madre, [...] del senatore Giovanni Falier, patrizio cordiale e magnifico, nella cui villa ai Padrazzi di Asolo il nonno lavorava ora debolezza, si recò per alcuni mesi a Venezia, e a Possagno; ma nel luglio era già di nuovo a Roma, a modellare il monumento all ...
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Attore italiano, figlio d'arte; nacque a Genova nel 1854. Suo padre Gaetano, bolognese, da studente aveva partecipato ai moti del 1831. Gaetano B. aveva sposato una fiorentina, Elena Tamberlicchi: da essa [...] or più or meno felice del programma di rinascita del teatro veneziano che i fratelli Gallina perseguivano, un caso il B. ebbe un'idea, quella d'introdurvi una macchietta, di vecchio patrizio decaduto, factotum e "coro" della breve vicenda, il Nobilomo ...
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Nato nel 1755 dal conte Benedetto Apostoli, segretario di cancelleria, Francesco, di malferma salute, ma di spirito inquieto, desideroso di novità e d'avventura, abbandonò la carriera paterna e la patria [...] DididiVenezia, come a Milano, raccolse solo qualche briciolo di fortuna dal nuovo stato di cose, a Veneziadidi trascuratezza propria di un compositore frettoloso: ma ci sono tratti di naturalezza, di spontaneità, di corrispondente napoletano di Fr. Ap ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] avevano goduto l'ospitalità diVenezia, e che ora erano col nuovo papa, Giulio II, legati da stretti vincoli di parentela e di interessi. Naturalmente, essendo impensabile che un patrizioveneziano passasse al servizio di altro Stato, la sistemazione ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] A. invocava il soccorso del "re dei Franchi e patrizio dei Romani". Il papa vi si era deciso proprio di un papato reggitore temporale di gran parte della penisola italiana, dalle regioni prospicienti il golfo diVenezia, l'Adriatico ed il golfo di ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] occupava macellai diVenezia e di Padova e fu a costoro che, nel 1324, in Cadore furono confiscati 2.400 montoni e agnelli (51). A Venezia le famiglie patrizie facevano largo uso di carne fresca o salata, di cacciagione e di pollame (52 ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] d'Istruzione diVenezia (nel 1797) pronunciò fiere parole di rimprovero, in cui avvertiamo il dolore di un amore dal poeta uscito dalla loro società e pur «nel cuore sempre patrizio» ammirato e non compreso; «un carattere» concludeva il Falletti, ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche diVenezia [...] salute finanziaria della Repubblica, la "dignità" e la "conservatione" dello Stato, ma altresì l'immagine stessa del patriziatovenezianodi fronte ai sudditi, il suo prestigio e la sua autorevolezza, che derivavano fra l'altro - sul piano dell ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...