BOLLANI, Domenico
Gaspare De Caro
Figlio di Giacomo, appartenente al patriziato veneziano, se ne ignora la data di nascita. Entrò nell'Ordine domenicano il 12 marzo 1570, nel convento di Brescia, passando [...] poi a quello di Venezia, del quale divenne priore. A Venezia pubblicò nel 1585, in collaborazione con D. Nicolini, la raccolta Conciliorum... volumina quinque, ristampa, corretta talvolta nella cronologia ...
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Storica famiglia veneziana, oggi estinta, tra le più antiche di quel patriziato (un Vitale S. sottoscrive nel 1152 alla costruzione del campanile di S. Marco) e di incerta provenienza (forse da Torcello [...] o contrade limitrofe). Si dedicò particolarmente alla mercatura e un ramo si trasferì a Candia. Conta un beato, il domenicano Giacomo (1235-1314). Nel sec. 15º la famiglia S. era annoverata tra le 24 "case ...
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Gens plebea romana che ebbe parte notevole nelle lotte con il patriziato. Si ha menzione di tribuni della plebe dal 476 a.C.: un Lucio, tribuno nel 342 a.C., fu autore della lex Genucia de foenore volta [...] a reprimere l’usura. Secondo la tradizione, un Tito Genucio Augurino e un Marco Genucio Augurino furono consoli nel 451 e 445 a.C.: ma le date potrebbero essere una falsificazione dei G. plebei per darsi antenati patrizi. ...
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(lat. Icilii) Gens plebea romana che svolse un ruolo importante nelle lotte contro il patriziato nel 5° sec. a.C.
Lucio Icilio (L. Icilius), tribuno della plebe (456 a.C.), ottenne per i tribuni il diritto [...] fu autore della lex Icilia che dichiarava ager publicus l’Aventino. Promesso sposo di una giovane plebea, Virginia, la difese contro il patrizio Appio Claudio, e dopo la morte di lei, sollevò il popolo e occupò il Monte Sacro, ottenendo dal Senato la ...
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Parte del popolo di Roma antica che non godeva di tutti i diritti cittadini di cui era investito il patriziato.
La divisione della cittadinanza in patrizi e plebei traeva origine, secondo gli antichi, [...] e visto nella p. i popoli soggiogati (secondo B.G. Niebuhr, i Latini sottomessi da Anco Marcio; altri hanno contrapposto a un patriziato sabino o etrusco una p. latina); per T. Mommsen la p. deriva dalla clientela che in un dato momento si rese ...
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BORGHESE, Marcantonio
Gaspare De Caro
Appartenente ad una famiglia tra le più influenti del patriziato senese, nacque a Siena il 22 ott. 1504, da Giacomo e da Margherita Saracini, anche lei di nobile [...] Borghese, del quale sono alle stampe, in F. Contile, Rime divise in tre parti con discorsi ed argomenti di M. Francesco Patrizi e di M. Antonio Borghese, Venezia 1560, pp. 5158, 83-94, gli argomenti della seconda e della terza parte.
Figli del ...
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MALVASIA, Innocenzo
Renato Sansa
Nacque a Bologna nel 1552 dal conte Cornelio, esponente del patriziato cittadino e membro del Senato bolognese (i "Quaranta Senatori"), e da Faustina, figlia del giureconsulto [...] Saggio di memorie istoriche, civili ed ecclesiastiche della città di Perugia e suo contado, Perugia 1806, p. 386; F. Patrizi Forti, Delle memorie storiche di Norcia, Norcia 1869, pp. 542 ss., 557 ss.; A. Bellesheim, Geschichte der katholischen Kirche ...
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Tessitore fiammingo (m. 1332); nel 1301 capeggiò la rivolta della popolazione lavoratrice di Bruges contro il patriziato urbano. Obbligato a espatriare, dopo l'iniziale successo, dall'intervento del governatore [...] francese J. de Châtillon, una nuova rivolta nel 1302 lo riportò a Bruges. Di là organizzò in tutta la Fiandra la lotta contro i Francesi che avevano occupato il paese nel 1300, e comandò, con J. Breydel, ...
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CONTARINI, Pandolfo
Franco Rossi
Figlio di Marino di Alessandro, del ramo di S. Sofia, appartenente al patriziato, e di Francesca di Caterino Greci, nacque a Venezia il 6 aprile 103 (la data di nascita, [...] ;Ibid., Misc. Codici, III, Codici Soranzo, 31: G. A. Cappellari Vivaro, Campidoglio veneto, I, p. 800; Ibid., G. Giorno, Indice dei matrimoni patrizi per nome di donna, I, pp. 397, 535;Ibid., Avogaria di Comun, Balla d'oro, rr. 162/1, c. 35; 163/2, c ...
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FABRI, Giovanni (Jean)
Claudio Rosso
Nacque ad Aosta, probabilmente attorno al 1530, da una famiglia del patriziato cittadino, che sin dal XIV secolo ricopriva cariche nell'amministrazione urbana e in [...] quella dei duchi di Savoia.
Fra i suoi avi, Girard e jacques Fabri furono, nel Quattrocento, vicebalivi di Aosta (vicari, cioè, dell'ufficiale che amministrava la giustizia in nome del duca), e François ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
patrizio
patrìzio s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. patricius, der. di pater -tris «padre», che al plur., patres, poteva indicare sia i patrizî sia i senatori]. – 1. Nell’antica Roma, membro delle famiglie degli appartenenti all’antica classe...