LITTARA, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque il 31 dic. 1550 a Noto, da famiglia modesta. Il padre Nicola possedeva alcuni beni immobili che alla sua morte, nel 1563, andarono ab intestato ai figli; il [...] presso le famiglie cittadine più in vista, ma la sua presenza nella città è legata soprattutto all'incarico affidatogli dal patriziato locale di comporre "aliquod peculiare opus" sulla storia cittadina. Il L. onorò l'incarico con i due libri delle ...
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BONDUMIER (Bondumerio, Bondimier), Andrea
Gianfranco Ferrarese
Nacque a Venezia, verso la fine del sec. XIV, da Marino e da Franceschina Barbaro, di ricca famiglia patrizia. L'anno esatto della sua [...] ogni probabilità di Gabriele Garofali da Spoleto, il 16 maggio 1421 entrava con un piccolo gruppo di altri giovani patrizi (Michele Morosini, Filippo Paruta che sarebbe divenuto vescovo di Torcello e poi di Creta, Francesco Contarini) nel convento di ...
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CONSTABILE, santo
Norbert Kamp
Secondo il suo primo biografo Ugo da Venosa C. sarebbe nato poco prima del 1070 in Lucania e sarebbe stato affidato ancora bambino all'abate Leone di Cava (morto nel 1079) [...] stessa. C. fu ordinato prete e si distinse tra i numerosi monaci, appartenenti a famiglie della nobiltà longobarda e del patriziato cittadino della Campania e della Lucania, entrati nel monastero di Cava nell'ultimo terzo del secolo XI, non solo per ...
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LUDOVICO da Venezia (Ludovico Donati; Ludovicus de S. Martino de Venetiis)
Annamaria Emili
Originario di Venezia, dovette nascere tra gli anni Trenta e Quaranta del XIV secolo: l'ipotesi, in assenza [...] da Venezia, vescovo di Bergamo (m. 1484), è testimoniato da una lunga tradizione erudita che ascrive L. al patriziato veneto, appartenente vuoi alla famiglia Donato (Donà), vuoi alla famiglia Donado. Potrebbe costituire una prova in favore delle sue ...
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DIEDO, Vincenzo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1499 da Alvise di Francesco, del ramo a Ss. Apostoli, ed Elisabetta Priuli di Gerolamo di Nicolò.
Si trattava di famiglie ricche e prestigiose (il [...] ebrei, ma anche ai musulmani): fu sua l'iniziativa - del resto perfettamente in linea con l'ideologia che animava il patriziato filoromano - di affidare ad Andrea Palladio il progetto della nuova facciata di S. Pietro di Castello.
Purtroppo non ci è ...
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POLI, Fausto
Silvano Giordano
POLI, Fausto. – Nacque il 17 febbraio 1581 a Usigni, nella montagna spoletina, territorio di Cascia, figlio di Sisinio e Polidora, membri di un’agiata famiglia locale. [...] il Senato di Roma concesse a lui, ai suoi nipoti e ai loro discendenti la cittadinanza romana e l’aggregazione al patriziato cittadino in perpetuo.
Con l’elevazione al pontificato del suo protettore, divenuto Urbano VIII, la carriera di Poli fece un ...
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CERATI, Gregorio (al secolo Gaetano)
Marina Caffiero
Nacque a Parma il 7 febbraio 1730 dal conte Carlo, patrizio parmense di recente nobiltà, fratello di Gaspare, e dalla marchesa Isabella Dalla Rosa. [...] in contatto diretto con la corte: ma, per tradizione familiare, si sentiva legato ai Farnese, che avevano conferito il patriziato alla sua famiglia, e non era molto favorevole alla nuova dinastia, soprattutto nella sua prima fase riformatrice, sia a ...
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GIOVANNI da Castrocielo
Alessandra Mercantini
Originario del castello di Castrocielo (nei pressi di Cassino), non conosciamo la sua data di nascita, da porre presumibilmente nel secondo quarto del sec. [...] ingiungendo alla cittadinanza la piena obbedienza ai rettori. In questo panorama, agitato anche dalle discordie sociali tra patriziato e classi inferiori, G. trovò quindi clima favorevole alla propria proclamazione a defensor populi.
Nel 1288 G ...
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FARNESE, Ranuccio
Gigliola Fragnito
Terzo figlio maschio di Pierluigi (duca di Parma e Piacenza dal 1545) e Girolama Orsini, nacque nel feudo famesiano di Vetulano l'11 ag. 1530. In seguito all'elezione [...] Padova, b. 282, nn. 37, 48 e 49). Durante la permanenza in Veneto il Manzoli curò anche i rapporti tra il patriziato e il giovane F., il quale, nei momenti difficili della sua esistenza, tornerà in terra veneta, dove nella fanciullezza gli era stata ...
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DIODATI, Pompeo
Mario Turchetti
Figlio di Niccolò di Alessandro e di Elisabetta (Zabetta) di Girolamo Arnolfini, nacque a Lucca il 14 ag. 1542.
Le scarse notizie sulla sua giovinezza indicano che fu [...] . Nella città, in effetti, nonostante una certa connivenza del governo verso i propri cittadini specie se appartenenti al patriziato, una serie di decreti, del 1545, del 1549 e, particolarmente, del 1558, aveva rigorosamente proibito le riunioni e ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
patrizio
patrìzio s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. patricius, der. di pater -tris «padre», che al plur., patres, poteva indicare sia i patrizî sia i senatori]. – 1. Nell’antica Roma, membro delle famiglie degli appartenenti all’antica classe...