CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] primogenito Tommaso morto in tenera età ed avendo solo due sorelle, Alessandra e Porzia (Vittoria). Piccolo patriziato, o piuttosto notabilato provinciale, questo del Ganganelli dunque, proveniente tardivamente dalle fila delle professioni liberali ...
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FERDINANDO (Ferrán) di Maiorca
Andreas Kiesewetter
Nacque tra il 1275 e il 1280, terzogenito di re Giacomo II di Maiorca e di Esclaramunda di Foix. Sulla sua giovinezza si hanno scarsissime notizie; [...] crescente. Soprattutto nella città di Carcassonne Délicieux riusci a conquistare al suo partito le masse popolari e parte del patriziato. Dopo che Filippo IV il Bello di Francia, recatosi in Linguadoca alla fine del 1303, aveva negato l'appoggio ...
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ERIZZO, Nicolò
Renata Targhetta
Detto Marcantonio, secondo dei figli maschi di Nicolò, detto Andrea, e di Caterina Grimani del cavaliere Marcantonio, nacque a Venezia il 28 apr. 1723.
Questo ramo degli [...] Matilde Bentivoglio di Guido: una famiglia, questa, che, pur non risiedendo stabilmente a Venezia, era però iscritta al patriziato lagunare e per di più disponeva di grandi ricchezze.
Tale scelta, che testimonia ancora una volta la formazione e l ...
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DURAZZO, Pietro
Carlo Bitossi
Figlio, nipote e pronipote di dogi, apparteneva ad una delle più ricche e influenti casate della città. Nacque a Genova da Cesare di Pietro e da Giovanna Cervetto di Giacomo [...] tenevano allora a Novi (l'incarico, che egli ricopri ancora nel 1669, era ovviamente appannaggio degli esponenti delle famiglie patrizie più doviziose, con forti interessi nelle fiere stesse); nel 1662-65 fu uno dei Padri del Comune (la magistratura ...
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BONGI, Salvatore
Mario Barsali
Nato a Lucca il 15 genn. 1825 da Francesco e da Adelaide Totti, nel 1845 terminava il corso di giurisprudenza nel locale liceo universitario dopo studi condotti controvoglia, [...] stampa era custodito dal B., lettore appunto in quegli anni del Gioberti e del Balbo.
Legato attraverso la madre al patriziato cittadino, il liberalismo del B. fu un concreto atto d'anticonformismo. Prese parte alle agitazioni e manifestazioni per le ...
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CITTADELLA VIGODARZERE, Andrea
Paolo Preto
Nacque a Treviso il 15 luglio 1804 da Giorgio, allora governatore della provincia, e Margherita Zacco, e ricevette un'ottima educazione classica permeata di [...] alla vita scientifica, culturale ed econoniica lo segnalava all'opinione pubblica come uno dei più colti e "moderni" esponenti del patriziato di orientamento liberaleggiante. Tra il dicembre del 1847 ed il gennaio del 1848 è il primo segno di una più ...
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BENZONI, Giorgio
Ingeborg Walter
Appartenne a una potente famiglia guelfa di Crema e fu lontano cugino di Bartolomeo e Paolo Benzoni, che nel 1403 avevano instaurato in Crema la loro signoria. Le fonti [...] dominio sulle terre orientali del ducato. I buoni rapporti con la Repubblica sono attestati dal conferimento al B. del patriziato veneziano il 23 ott. 1407.
Contemporaneamente il B. cercò di rafforzare anche militarmente la propria posizione facendo ...
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DE MARI, Arrigo (Enrico)
Jean A. Cancellieri
Appartenente alla famiglia genovese che già aveva offerto due ammiragli alla flotta imperiale di Federico II negli anni tra il 1240 e il 1250, nacque probabilmente [...] carico di metalli preziosi (argento non coniato). Questi mercanti appartenevano a cinque delle più ricche famiglie del patriziato genovese: Doria, Zaccaria, De Marini, Usodimare e Fallamonica. Per precauzione il convoglio fu scortato da undici galee ...
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BARBARIGO, Niccolò
Giorgio Cracco
Figlio di Tommaso, fu attivo in Venezia nei decenni di mezzo del sec. XIV.
Dovendosi fondare quasi esclusivamente sulle notizie date dal Priuli, la biografia di questo [...] politica o militare durante il tempestoso periodo delle lotte con Genova e della congiura di Marin Faliero che sconvolse il patriziato veneto. Egli dovette essere immune da ogni sospetto perché nel 1356 fu uno dei 41 elettori del doge Giovanni Dolfin ...
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Tribuno della plebe romano (154-121 a.C.), figlio di Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 e nel 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Ideò leggi che miravano al ristabilimento della sovranità [...] con grave danno del prestigio di G. e con non meno grave delusione dei Latini e degli Italici. E di Druso il patriziato si servì ancora per allettare la plebe con promesse demagogiche, staccandola dal suo antico beniamino. Infatti quand'egli pose la ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
patrizio
patrìzio s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. patricius, der. di pater -tris «padre», che al plur., patres, poteva indicare sia i patrizî sia i senatori]. – 1. Nell’antica Roma, membro delle famiglie degli appartenenti all’antica classe...