GRIMANI, Marino
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, il 1° giugno 1532, dal futuro cavaliere e procuratore Girolamo di Marino, del ramo a S. Luca, e da Donata Pisani di Ermolao "dal banco", ricchissimo [...] 323-325; P. Donazzolo, I viaggiatori veneti minori, Roma 1927, pp. 172-174; G. Cozzi, Il doge Nicolò Contarini. Ricerche sul patriziato veneziano agli inizi del Seicento, Venezia-Roma 1958, pp. 31, 35 s., 89; A. Da Mosto, I dogi di Venezia nella vita ...
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FASOLO, Francesco
Francesco Piovan
Nacque con tutta probabilità nel 1462, a Venezia oppure a Chioggia, città di cui il padre, Andrea, era cancellier grande; incerti sono invece nome e casato della madre, [...] dalle truppe marchesche. La situazione militare rimaneva tuttavia preoccupante, e dubbi ed esitazioni percorrevano il corpo stesso del patriziato al governo. Pietro Balbi, eletto podestà di Padova, ritardò di quasi un mese il suo ingresso in città ...
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GRIMALDI, Domenico
Maria Luisa Perna
Nacque nel 1735 a Seminara, presso Reggio di Calabria, primogenito del marchese Pio, signore di Messimeri, e di Porzia dei Grimaldi di Polistena.
Il ramo calabrese [...] gli studi universitari, nel 1765 il G. si trasferì a Genova, dove nel 1766 ottenne la riammissione a quel patriziato, il che gli permise di esercitare funzioni pubbliche, come la partecipazione alla magistratura degli Estraordinari.
In Liguria ebbe ...
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DONÀ (Donati, Donato), Francesco
Paola De Peppo
Nacque a Venezia il 4 apr. 1744 dal patrizio Nicolò di Francesco, del ramo del rio della Sensa, e da Maria Vendramin. Fu attentamente seguito dal padre [...] di Alvise Emo, il correttore che il ruling nucleus del governo considerava "troppo Repubblicano", sia dagli "innovatori" usciti dalle file del patriziato "basso". Tra il 1774 e il 1776 fu, in appoggio al Tron, tra i fautori di una serie di riforme ...
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DORIA, Ambrogio (Giovanni Ambrogio)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova attorno al 1550 da Paolo fu Giovan Battista e da Tommasina Grimaldi, dopo Girolamo, Maria, Maddalena, Andrea e prima di [...] guerra civile, il D. probabilmente continuò la carriera militare, seguendo il cursus tradizionale di molti giovani del patriziato; di certo, il 13 luglio 1583 fu ascritto alla magistratura dei Trenta capitani, istituita dal governo "pro custodia ...
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DIEDO, Pietro
Franco Rossi
Figlio di Nicolò di Bernardo, da S. Agostino, e di Orsa di Giovanni Mantiner, da Modone, nacque a Venezia con tutta probabilità nel 1430.
Il padre, dopo la morte - avvenuta [...] , sui suoi interessi. Tuttavia è probabile che egli si sia formato - come era consuetudine per i giovani appartenenti al patriziato veneziano - dedicandosi al commercio e ai traffici internazionali: può esserne prova il fatto che, a quanto ci risulta ...
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CRISTODULO
Vera von Falkenhausen
Non sono note né la data di nascita, né le origini di C. ed oscuri sono rimasti anche gli inizi della sua carriera. Quando è ricordato per la prima volta in un documento [...] XII il titolo di protonobilissimos risultava infatti abbastanza diffuso nell'Italia meridionale. Lo portavano vari membri del patriziato amalfitano e barese, e ne era stato insignito anche il protonotario Bono, collega di C. nell'amministrazione ...
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BARBARIGO, Andrea
Angelo Ventura
Nato verso il 1500 da Gregorio, figlio del doge Marco, si avviò assai presto a una brillante carriera politica, cercando di anticiparne i tempi con un'impazienza che [...] in Senato col pagamento di 500 ducati, ma, conscio dell'impopolarità di tali sistemi presso la maggior parte del patriziato, preferì non valersi del titolo di senatore così acquistato, quando successivamente si presentò per essere eletto ad altre ...
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Magonza
Città della Germania, capol. del Land Renania-Palatinato. Centro celtico, come dimostrano i resti dell’età di La Tène, fu base militare romana di grande importanza fino dalle prime campagne contro [...] di autonomia (dal 1244), porsi a capo della Lega delle città renane: ma i conflitti sociali interni fra patriziato e corporazioni, oltre a cause politiche ed economiche generali, ne determinarono la decadenza, resa evidente nel 1462 dal ritorno ...
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Comune della Calabria (37,86 km2 con 65.623 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 238 m s.l.m. all’estremità meridionale del Vallo del Crati, che separa l’altopiano della Sila dalla Catena [...] L’attività dell’accademia cosentina, fondata nel 16° sec., ebbe notevole influsso sulla cultura del Mezzogiorno. Nel 1799 il patriziato cittadino vi proclamò la Repubblica. C. partecipò ai moti costituzionali (1813; 1829; 1837) e importanti furono i ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
patrizio
patrìzio s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. patricius, der. di pater -tris «padre», che al plur., patres, poteva indicare sia i patrizî sia i senatori]. – 1. Nell’antica Roma, membro delle famiglie degli appartenenti all’antica classe...