DWERG, Hermann (Armanno)
Paul Berbee
Nacque a Herford, nella regione della Vestfalia (anche allora diocesi di Paderbom). La sua data di nascita è ignota, ma basandosi sulle date di acquisizione dei primi [...] cosi come della laurea la si può collocare a poco prima del 1380. Il D. proveniva da una famiglia del patriziato cittadino di Herford, il cui nome (basso-tedesco per "Zwerg", nano, latinizzato "Narius") si incontra anche nelle forme Dwerch, Duerch ...
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DURINI, Carlo Francesco
Fiamma Satta
Nacque a Milano il 20 genn. 1693, ultimo dei nove figli di Gian Giacomo e di Margherita Visconti. La famiglia Durini, originaria di Como e trapiantata a Milano nel [...] ottenuto nel 1651 da Filippo IV l'investitura della contea di Monza, divenendo una delle più ragguardevoli famiglie del patriziato milanese.
Il D. fu avviato ben presto alla carriera ecclesiastica. Laureato all'università di Pavia in utroque iure il ...
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Patrizio lucchese (Lucca 1487 - ivi 1568). Promotore della cosiddetta legge martiniana, per la quale si stabilì che a Lucca non potessero aspirare alle cariche della repubblica i discendenti da genitori [...] stranieri e del contado, eccettuati gli stranieri a cui fosse stata concessa la cittadinanza e le famiglie del contado i cui membri avessero già rivestito pubbliche cariche. Questa legge preparò l'accentramento dell'autorità nel patriziato cittadino. ...
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COLOCCI (Colocci Vespucci), Adriano
Sergio Anselmi
Nacque a Iesi il 7 sett. 1855 dal marchese Antonio e da Enrichetta Vespucci, discendente dalla famiglia fiorentina del navigatore Amerigo.
I Colocci, [...] , sono presenti sin dal sec. XIV a Iesi, ove risultano tra i membri influenti dell'oligarchia cittadina. Aggregati al patriziato romano nel 1505, ottennero nel 1685 la contea di Rotorscio e, nel 1752, il marchesato del Sacro Romano Impero.
Antonio ...
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GALLIO (Galli), Tolomeo
Giampiero Brunelli
Nacque a Cernobbio, presso Como, molto probabilmente nel 1526 da Niccolò e da Elisabetta Vailati, terzo di quattro figli maschi. Nonostante le fonti lo considerino [...] il G. proveniva da una famiglia piuttosto benestante, che fondava le proprie fortune sul commercio con la Germania ed era annoverata nel patriziato comasco già alla fine del XV secolo.
Dotato di buon ingegno, il G. fu affidato al precettore e parente ...
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SECUSIO, Ottavio (in religione Bonaventura)
Elisa Novi Chavarria
– Nacque a Caltagirone, in Sicilia, nel 1558 da Enrico e da Agata Maynardi.
Cominciò i suoi studi nel 1570, presso il collegio dei gesuiti [...] poi tra il 1575 e il 1576 nella Università di Catania. Per lui, figlio terzogenito di una famiglia del patriziato locale attiva da oltre un secolo nelle magistrature cittadine, si aprì a quel punto la strada della carriera ecclesiastica. A ...
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FALCONCINI, Benedetto
Carlo Fantappiè
Nacque a Volterra (prov. Pisa), il 31 genn. 1657, da Falconcino, cavaliere di S. Stefano, e da Leonida di Angelo Incontri. La famiglia aveva ricoperto i primi onori [...] (1552); le verrà riconosciuta l'appartenenza alla cittadinanza fiorentina nel 1637 e alla prima classe della nobiltà, quella del patriziato, con la legge del 31 luglio 1750.
Compi gli studi grammaticali e umanistici nella città natale per mezzo d'un ...
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La più antica opera legislativa di Roma. Secondo la tradizione riportata da Livio, fu redatta negli anni 451 e 450 a.C., per volontà della plebe, allo scopo di rendere più conoscibile e certo il diritto, [...] poi sottoposte all’approvazione dei comizi centuriati. Nel 450 fu eletto un nuovo decemvirato, dove, accanto a vecchi membri patrizi rieletti, vi furono anche 3 plebei. Opera di questo secondo decemvirato furono altre due tavole, le quali però – per ...
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SANSEVERINO Ferrante, principe di Salerno
Alessandro Cutolo
Nato a Napoli il 18 gennaio 1507, da Roberto e da Marina d'Aragona, sposò Isabella, unica figlia di Bernardo Villamarino conte di Capaccio, [...] d'Orso e vi fu fatto prigioniero insieme con il marchese del Vasto e Ascanio Colonna. Fu a Bologna a rappresentare il patriziato napoletano, all'incoronazione di Carlo V, che seguì a Tunisi, ad Algeri e poi in Spagna. Capitano generale della fanteria ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] venezianische Adel am Ende der Republik, 1646-1797. Demographie, Familie, Haushalt, Tübingen 1995, pp. 137-141, 337. Nel Seicento le doti patrizie variavano dai 2-4.000 ducati dei più poveri ai 40.000 e oltre dei ricchissimi (A. Cowan, Rich and Poor ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
patrizio
patrìzio s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. patricius, der. di pater -tris «padre», che al plur., patres, poteva indicare sia i patrizî sia i senatori]. – 1. Nell’antica Roma, membro delle famiglie degli appartenenti all’antica classe...