CALLIERGI (Callergi), Zaccaria
Elpidio Mioni
Nato nella città cretese di Retinino non più tardi del 1473, poteva vantare la discendenza dalla dinastia imperiale di Bisanzio, fatto questo che giustifica [...] Calliergis che un secolo prima era stato iscritto nel patriziato veneto e ammesso al Gran Consiglio della Serenissima, come il suo capo e guida".
Nel 1509 il C. ricomparve a Venezia per ridare vita alla sua stamperia. In quest'anno pubblica tre ...
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CAPPELLO, Bernardo
Francesco Fasulo
Nacque a Venezia nel 1498 da Francesco di Cristoforo e da Elena di Piero Priuli. Il padre, illustre diplomatico della Repubblica, morì nel 1513 e il giovane C. fu [...] Alamanni, ospite del fratello Carlo, quando dovette riparare a Venezia perché compromesso in una congiura antimedicea (1522).
L'attività letteraria non distolse tuttavia il giovane patrizio dalla vita pubblica: nel 1523 fu eletto savio agli Estimi ...
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BADOER, Giovanni
Angelo Ventura
Figlio di Renier e nipote di Andrea, ambasciatore in Inghilterra, nacque attorno al 1465. Studiò all'università di Padova, conseguendo il dottorato, e fu amico del Bembo. [...] provveditore di Comun, fu eletto ambasciatore in Spagna: patrizio giovane ma dottissimo, commentò il Sanuto, e pieno di ormai inutile, e infatti nell'agosto del 1501 lo troviamo già a Venezia.
Il 19 di quel mese fu eletto oratore in Ungheria, per ...
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DONNO (Di Donno), Ferdinando
Maria Teresa Biagetti
Nacque a Casalnuovo (oggi Manduria, prov. di Taranto), nella provincia salentina, da Giovanni e Medea d'Agostino, entrambi di famiglia nobile, il 25 [...] brevi periodi trascorsi a Roma, a Firenze, a Milano e a Genova, Venezia fu la città in cui il D. si fermò per la maggior stato il principale artefice della rivolta di una parte del patriziato contro la famiglia Corner, accusata di una serie di abusi ...
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Cronista dalmata (Zara intorno 1347 - ivi 1416). Appartenente al patriziato della città, ne fu giudice-rettore (1373-1407), principe di Trau (1386), di Sebenico (1393) e di Pago (1408), e svolse missioni [...] suo plenipotenziario in Dalmazia e Croazia (1402). Abbandonò ogni attività politica quando la Dalmazia passò sotto il dominio veneziano (1409). Scrisse in latino un Memoriale, quale diario storico degli avvenimenti dal 1371 al 1408 (pubbl. 1666 ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] . L'attività antiprotestante costituì il terreno di confronto, tra collaborazione e incomprensioni, con Venezia, il cui ceto dirigente, in particolare i patrizi che facevano capo alla Zonta del Consiglio dei Dieci, aveva dimostrato di aver fatto ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] Conservatori", mentre favorì l'aspirazione del patriziato cittadino di origine mercantile e artigianale ad Id.-R.G. Musto, New York 1991, pp. 177-95.
M.L. Casanova, Palazzo Venezia, Roma 1992.
P. Pavan, Il Comune romano e lo "Studium Urbis" tra XV e ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] la già ricordata comunità agostiniana di S. Giorgio in Alga di Venezia. La sua permanenza a Verona si protrasse per una malattia che relazioni tessute da G. con gli esponenti del patriziato locale, quegli stessi che lo avevano sollecitato alla ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] cercò di mediare nell'accesa battaglia per Siena fra popolari e patrizi e fra le loro potenze protettrici Francia e Spagna, e di manovra. Solo al culmine del conflitto con Venezia vennero introdotte ulteriori imposte indirette, fra l'altro ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] Fathi beg, l'inviato d'Abbas I, giunto, all'inizio di marzo, a Venezia con ricchissimi doni per il doge.
Ma il D. non è soltanto il politico lagunare più prestigioso del patriziato più conservatore, il più affidabile agli occhi di Roma. Da tempo un ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...