Gli ebrei
Gadi Luzzatto Voghera
Continuità e trasformazioni
Il secolo XIX segna per la storia della comunità ebraica veneziana un periodo di lunga e articolata transizione che coinvolge in varia misura [...] del primo Ottocento, «Quaderni Storici», 22, 1987, nr. 65, pp. 549-578, e Id., Aspetti economici della crisi del patriziatoveneziano tra fine Settecento e primo Ottocento, in Veneto e Lombardia tra rivoluzione giacobina ed età napoleonica. Economia ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I cabinets
Krzysztof Pomian
I cabinets
Dal XVI al XVIII sec., il cultore di storia naturale esercita la sua attività generalmente in un cabinet, [...] Contarini (1536-1595) che si distinguono, tuttavia, per la loro posizione sociale: entrambi, infatti, appartenevano al patriziatoveneziano. Il primo era interessato esclusivamente alla botanica e aveva creato un celebre giardino che ospitava piante ...
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I luoghi delle relazioni sociali
Marco Fincardi
Una lunga transizione
Fino al collasso della Repubblica veneta, la sua capitale ha sviluppato una precoce tendenza, molto pronunciata, a moltiplicare [...] ».
9. Emanuela Zucchetta, Antichi ridotti veneziani, Roma 1988, pp. 8-9. Sui passatempi serali nei ritrovi del patriziatoveneziano villeggiante in provincia, ampie descrizioni si trovano nelle Confessioni di un italiano, di Ippolito Nievo, dove si ...
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La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] il sobrio stile delle poche note al catalogo, Gaetano Cozzi, Il doge Nicolò Contarini. Ricerche sul patriziatoveneziano agli inizi del Seicento, Venezia-Roma 1958, p. 32.
24. Sulla biblioteca Calergi, v. Nikolaos M. Panayotakis, Λέων ὁ ΔιάϰονοϚ ...
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Venezia e il suo passato. Storie miti «fole
Mario Infelise
«Venezia dopo Roma è la città più italiana della patria nostra, anzi in alcune parti della sua storia e ne’ suoi multiformi ordinamenti politici [...] della caduta della Repubblica rifugiandosi […] in una mitizzazione del regime aristocratico». Piero Del Negro, La memoria dei vinti. Il patriziatoveneziano e la caduta della Repubblica, in L’eredità dell’Ottantanove e l’Italia, a cura di Renzo Zorzi ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] il frate minorita Bartolomeo Fonzio: quel volumetto anonimo era stato edito a Strasburgo per iniziativa di un autorevole patrizioveneziano, dopo essere stato dapprima tradotto in latino "assai grossamente" da un frate tedesco in Cipro e poi ...
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Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] Cozzi, Il doge Nicolò Contarini. Ricerche sul patriziatoveneziano agli inizi del Seicento, Venezia-Roma 1958 [ripubblicato in Id., Venezia barocca. Conflitti di uomini e di idee nella crisi del Seicento veneziano, Venezia 1995, pp. 1-245], pp. 300 e ...
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Le "temporali calamità"
Alberto Tenenti
Introduzione
Vergando il prologo della sua Cronica, all'indomani della Peste Nera e delle sue sequele, sin dalle prime righe Matteo Villani evocava quella che [...] , 187 e 195.
53. Ibid., p. 197.
54. Cf. Guido Ruggiero, Patrizi e malfattori. La violenza a Venezia nel primo Rinascimento, Bologna 1982, e Donald E. Queller, Il patriziatoveneziano. La realtà contro il mito, Roma 1987. Alquanto più esplicito Klaus ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] sociologicamente è la presenza della nobiltà in questa antologia. Marco Foscarini è l’esempio più tipico di quel patriziatoveneziano allenato da secoli al potere. La sua intelligenza della realtà – locale e internazionale – è di grandissimo livello ...
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La formazione dello stato patrizio
Alberto Tenenti
In molte zone dell'Europa fra Medioevo e Rinascimento quasi ogni città di una certa rilevanza costituì un insieme complesso e globale. Ciò fu particolarmente [...] doppio di altre famiglie più o meno satelliti ma emergenti.
Può rimanere incerto se il problema della composizione del patriziatoveneziano, del suo profilo come della sua identità nel corso del secolo XIV sia di maggiore o minore portata rispetto ...
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patriziato
s. m. [dal lat. patriciatus -us (con il sign. astratto), der. di patricius «patrizio»]. – Dignità di patrizio. In senso concr. e collettivo, la classe dei patrizî, cioè la nobiltà dell’antica Roma. Per estens., con riferimento a...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...