La cancelleria ducale fra culto della "legalitas" e nuova cultura umanistica
Girolamo Arnaldi
Il 4 settembre 1362 il maggior consiglio approvò la convenzione con la quale Francesco Petrarca si impegnava [...] verso l'esterno - la società civile, il patriziato -, come aveva certo auspicato venendo.
In una Manlio Pastore Stocchi, La biblioteca del Petrarca, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 2, Il Trecento, Vicenza 1976, p. 552 (pp. 536-565).
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La costruzione della città turistica
Andrea Zannini
Sono passati quarant’anni da quando Hans Magnus Enzensberger scriveva che in un secolo e mezzo di esistenza il turismo non aveva ancora saputo attrarre [...] viaggi organizzati, s.n.t. [ma Trieste 1997], e Patrizia Battilani, Vacanze di pochi vacanze di tutti. Breve storia del a Venezia e nelle province venete nel 1848-49, in Id., Veneti sotto l’Austria. Ceti popolari e tensioni sociali (1840-1866), Verona ...
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I luoghi delle relazioni sociali
Marco Fincardi
Una lunga transizione
Fino al collasso della Repubblica veneta, la sua capitale ha sviluppato una precoce tendenza, molto pronunciata, a moltiplicare [...] popolani di Venezia.
1. Marco Meriggi, Il Regno Lombardo-Veneto, Torino 1987 (Storia d’Italia, diretta da Giuseppe Galasso, XVIII/2), pp. 116-127; Renzo Derosas, Dal patriziato alla nobiltà. Aspetti della crisi dell’aristocrazia veneziana nella prima ...
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Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] - sono generi di scrittura di non esclusiva pertinenza patrizia; tant'è che sono praticati largamente dall'intellettualità delle principali città sottoposte al dominio veneto quali Padova, Verona, Vicenza, Brescia. Monopolizzati, invece, dal ...
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Il "gran" guadagno
Gerhard Rösch
La prima metà del secolo XIII vede costituirsi l'impero commerciale veneziano, dai confini sempre più estesi (1). E d'altronde è proprio in questa prepotente espansione [...] le assegna un conte scegliendolo nelle fila del proprio patriziato -, i dissidi sono continui, stando almeno alle notizie , I più antichi trattati tra Venezia e le città marchigiane, "Nuovo Archivio Veneto", n. ser., 11, 1906, pp. 5-91. G. Rösch, ...
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La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] essa certamente apparteneva Leonardo Donà, uno dei più illustri e rappresentativi fra i patrizi dell'ultimo Cinquecento-primo Seicento, il fermo difensore della dignità veneta nei confronti della Curia romana, il doge dell'Interdetto: della sua ...
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Venezia e il suo passato. Storie miti «fole
Mario Infelise
«Venezia dopo Roma è la città più italiana della patria nostra, anzi in alcune parti della sua storia e ne’ suoi multiformi ordinamenti politici [...] , Luigi Carrer poteva considerare che «poche opere letterarie sono desiderate al nostro tempo [...] quanto una storia veneta»(25). Alcuni ex patrizi, come Domenico Ermolao Tiepolo e Leonardo Manin, si ritennero inoltre in dovere di replicare a Pierre ...
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Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] dal concorso degl’ingegni più eccellenti, che sono il patriziato naturale e perpetuo delle nazioni» (ivi, p. 117 mesi precedenti al marzo 1848, a Venezia, parte del Lombardo-Veneto e quindi dell’Impero austriaco, si possono incontrare molti stranieri ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] in fuori; della quale obedienza, dice egli, ci saria da dire assai ragioni et da disputare". Sulla religiosità dei patriziveneti era solito affermare che molti Veneziani vivevano "a lor posta secretamente" e che, "se non fosse per dubitatione ...
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La conquista e l'organizzazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Lungo tutto il secolo XIII Venezia si propone come una città in movimento: movimento degli individui e del tessuto urbano, [...] grazia come una struttura di patrocinio al servizio del patriziato. Che i legami di sangue, di alleanza, Le abbazie veneziane dei SS. Ilario e Benedetto e di S. Gregorio, "Nuovo Archivio Veneto", n. ser., 23, 1912, pp. 96-162, 351-407; SS. Ilario ...
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puparin
puparìn (o puparino) s. m. [voce venez., der. del veneto pupa «poppa1»]. – Tipica imbarcazione a remi, simile alla gondola ma con prua meno inarcata e priva del pettine, usata in passato per le battute di caccia dei patrizî veneti...
signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. In passato, con accezione generica (come...