La dimensione demografica e sociale
David Jacoby
A partire dal tardo secolo XI la presenza veneziana nel Mediterraneo orientale crebbe in modo costante, esprimendosi soprattutto in un aumento della [...] esempio migliore la sorte della comunità veneziana durante la guerra veneto-bizantina del 1296-1302.
A Creta, come nell'Impero nei primi anni del Duecento a titolo personale da patrizi veneziani, mentre altre furono occupate o rioccupate dal comune ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] faceva grande ostentazione di ricchezze. Lo stesso oratore veneto Bernardo Giustinian - secondo quanto affermava Agostino Rossi, dei "Conservatori", mentre favorì l'aspirazione del patriziato cittadino di origine mercantile e artigianale ad entrare ...
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L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti
Giuseppe Gullino
Alle origini e sviluppo dell’Istituto Veneto ho dedicato un altro capitolo, intitolato Istituzioni di cultura, di questa Storia di Venezia, [...] bella edizione del cinquecentesco Codice erbario marciano del patrizio Pietro Antonio Michiel, curata nel 1940 da della cultura, in Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità a oggi. Il Veneto, a cura di Silvio Lanaro, Torino 1984, p. 333 (pp. 233-406 ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] permise poi a Venezia d'impadronirsi di gran parte del Veneto, stabile antemurale di terraferma di quella Repubblica che, più 1478, che rappresentò il tentativo di una parte del patriziato, comprese anche personalità e famiglie già favorevoli ai ...
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Veneziani fuori Venezia
Jadran Ferluga
Seguire le sorti dei Veneziani fuori Venezia, fuori della loro città e provincia, non è compito facile: poche sono le notizie che possediamo, e per di più sparse. [...] Lazzaretto o Ugliano, fu di breve durata: solo nel 1205 Venezia poteva rinviare a Zara un conte, Vitale Dandolo, quello stesso patrizioveneto, cioè, che stava a capo delle navi, e che costrinse la città a chiedere la pace. Con lui fu inviato un ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] legato al culto degli avi e all'esigenza del patriziato di affermare l'antichità della stirpe; una norma giuridica e vitali in Tiziano. Un motivo distintivo dell'umanesimo veneto è rappresentato dal nudo femminile inserito nel paesaggio, in un ...
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L'evoluzione costituzionale
Giuseppe Gullino
Conservazione o innovazione?
I centocinquant'anni racchiusi tra l'inizio del secolo XV e la metà del successivo rappresentano l'epoca più importante e [...] del diritto nella Repubblica di Venezia, in Stato, società e giustizia nella repubblica veneta (sec. XV-XVIII), a cura di Id., I, Roma 1980, pp. 17-152; G. Cracco, Patriziato e oligarchia; Andrea Da Mosto, L'Archivio di Stato di Venezia, I, Roma ...
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Lo sguardo su Venezia e la sua società: viaggiatori, osservatori politici
Piero Del Negro
Venezia e i viaggiatori: da città aperta a città "chiusa"
In una raccolta di stereotipi de moribus Italorum [...] pugni tra Nicolotti e Castellani indicavano che il patriziato era in grado di controllare e quasi sublimare Id., Trattato, pp. A 8v, C 8v, D 2v e D 3v.
31. Id., Venetia città nobilissima, pp. 145 e 260; Id., Trattato, p. C 5.
32. Sansovino inizia ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] Castello, concessi nel 1346 (130), confermano d'altra parte l'interesse specifico del governo veneto per un'iniziativa nata dal seno del patriziato e proseguita a livelli sociali e religiosi di vertice. Il monastero continuò infatti ad ospitare ...
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L'umanesimo
Vittore Branca
La stella polare dell'impegno unitariamente politico-religioso-civile sembra guidare a Venezia anche le scelte culturali: e particolarmente quella umanistica, in senso [...] 1553, p. 529.
6. M.L. King, Umanesimo e patriziato, pp. 137 ss.
7. Pietro Paolo Vergerio il Vecchio, Letteratura e cultura veneziana del Quattrocento, in Saggi sulla cultura veneta del Quattro e Cinquecento, a cura di Paolo Mazzantini, Padova ...
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puparin
puparìn (o puparino) s. m. [voce venez., der. del veneto pupa «poppa1»]. – Tipica imbarcazione a remi, simile alla gondola ma con prua meno inarcata e priva del pettine, usata in passato per le battute di caccia dei patrizî veneti...
signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. In passato, con accezione generica (come...