DALMISTRO, Angelo
Rosalba Galvagno
Nacque a Murano (Venezia), nella calle di S. Bernardo, il 9 ott. 1754, da Bartolomeo e Domenica Morasso originari di Maniago nel Friuli, trasferitisi nell'isola di [...] di correttore nella stamperia di Antonio Zatta e di precettore nelle case patrizie, attività quest'ultima che gli permise l'accesso all'aristocratica e decadente società veneziana di fine Settecento. Fece parte così insieme a Marina Benzon, all'ancor ...
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BAFFO, Giorgio
Gian Franco Torcellan
Ultimo rappresentante di una modesta famiglia del patriziato veneziano detto di toga, nato a Venezia da Giannandrea e da Chiara Querini il 1° agosto 1694, il B. [...] prima volta in un volumetto dal titolo Le poesie di G. B., patrizio veneto, s. l. 1771, di cui una "nuova edizione" uscì II, Bari 1932, p. 279 (num. del 1° apr. 1765); Agenti segreti veneziani nel '700, a cura di G. Comisso, Milano 1945, pp. 98-100; ...
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CAPPELLO, Bernardo
Francesco Fasulo
Nacque a Venezia nel 1498 da Francesco di Cristoforo e da Elena di Piero Priuli. Il padre, illustre diplomatico della Repubblica, morì nel 1513 e il giovane C. fu [...] Carlo. Frequentò, al pari di altri giovani patrizi veneti, la scuola di Battista Egnazio, rivale del codici delle rime e sulla vera causa dell'esilio di B. C., in Memorie veneziane di letteratura e storia, Torino 1850, pp. 155 ss.; A. Salza, Due ...
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EUSTOCHIO, Lorenzo
Franco Bacchelli
Di questo umanista si hanno pochissime notizie, tutte riguardanti il breve volgere di anni che va dal 1482 al 1488.
Probabilmente l'E. fu veneziano di famiglia secretarile [...] di segretario, uno degli eserciti al soldo dei Veneziani nelle sue operazioni in Lombardia (la "Lombardica expeditio due lettere, una - del marzo 1488 - ai due giovani patrizi Marco Sanuto (cugino del diarista) e Nicolò Foscari, magistrati nel ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] Averardo de' Medici, in una lettera della fine del 1773 pubblicata in Patrizi e avventurieri...,a cura di C. L. Curiel-G. Gugitz-A. e lo accostano alle relazioni classiche degli ambasciatori veneziani. In un momento in cui la questione orientale ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] di Legnago: carica non soltanto umiliante per un patrizio con il suo curriculum, ma lontana da Venezia di G.F. L. senator veneto, Venezia 1663; E.A. Cicogna, Saggio di bibliografia veneziana, Venezia 1847, pp. 363 s., 443, 551, 558; A. Neri, Intorno a ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] Romolo Amaseo, l'averroista Ludovico Boccadiferro, il patrizio Alessandro Manzoli e il grecista Bassiano Lando, tutti l'imagine d'Iddio" (c. 10v). L'opera ebbe ripetute ristampe veneziane: nel 1550 per Arrivabene, nel 1553 e nel 1554 per B. Cesano ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] lettera da Traetto di Ferdinando I al vescovo di Gaeta Francesco Patrizi nella quale il re di Napoli indicava il G. come " XXIX, XXX) o toscana (XXXIII, XLI), araba (XLVI), o veneziana (XXXII). La mantovana esula forse dal gruppo perché ha una tresca ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] nuovo tentativo il Medici lo compì tra la fine del '98 e i primi del '99 con l'aiuto dei Veneziani: i Dovizi avevano preparato il terreno affinché Bibbiena accogliesse senza resistenze le truppe alleate dei Medici che dal Casentino avrebbero dovuto ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] di Giulio II nel dialogo Iulius Exclusus, apparso nel 1517, ma l'ispirazione di quest'opera dovette apparire al D. di matrice veneziana. E Venezia non era solo avversaria dei Della Rovere ma anche degli stessi Della Scala di Verona, da cui il D ...
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visdomino
visdòmino (o vicedòmino) s. m. [dal lat. tardo vicedomĭnus, comp. di vice «in luogo di» (v. vice-) e domĭnus «signore»]. – Chi, nell’età medievale e rinascimentale, teneva le veci del «signore» o del titolare di una carica civile...