BALBI, Giovanni (Iohannes Balbus, de Balbis, de Ianua)
Alessandro Pratesi
Genovese di nascita, rivestì nella città natale l'abito domenicano. Secondo una tradizione non controllabile, la famiglia sarebbe [...] principale; adoperò anche il Graecismus di Eberardo di Béthune e le opere di Rabano Mauro, nonché "excerpta" di scritti patristici, particolarmente da s. Girolamo, s. Agostino, s. Ambrogio e s. Gregorio Magno; numerose sono le citazioni bibliche (in ...
Leggi Tutto
FONDULO, Girolamo
Francesco Piovan
Nacque a Cremona da nobile famiglia (uno dei suoi antenati, Cabrino, era stato signore della città dal 1406 al 1420), in data ignota, che è probabilmente da porsi [...] a Padova, nel 1508-1509, con il Musuro, approfittò dell'arrivo del F. per riprendere con rinnovata lena gli studi classici e patristici a partire dal 1522-23. Il sodalizio con il F. e i progressi compiuti sotto la sua guida lo spinsero a tradurre il ...
Leggi Tutto
BRUNATI, Giuseppe
Sandro Fontana
Nato in località Videlle presso Raffa di Puegnago (Brescia) il 4 giugno 1794 da Andrea e da Marta Carampelli, in una famiglia benestante di industriali di refe, compì [...] la tipografia veneziana di Giuseppe Battagia, cui era affidata la realizzazione di una ambiziosa collana di testi patristici. D'altro canto manteneva stretti contatti con altri centri di diffusione del pensiero cattolico controrivoluzionario: fu ...
Leggi Tutto
È il secondo libro della Bibbia e del Pentateuco. Comincia col narrare le vicende dell'uscita del popolo ebraico dall'Egitto: donde il nome del libro nei Settanta e nella Volgata. È denso nella prima parte [...] i moderni si estendono per lo più a tutto il Pentateuco e sotto questa voce saranno meglio indicati. Notevoli fra i commenti patristici: Origene, In Exodum (Patr. gr., XII), pp. 263-306; nell'epoca moderna V. M. Orsini (papa Benedetto XIII), Lezioni ...
Leggi Tutto
MARZATO, Anselmo (al secolo Claudio)
Miguel Gotor
– Nacque il 6 o il 16 nov. 1557 a Monopoli, nei pressi di Bari, da Andrea e da Cornelia Mailla. Il padre era governatore della città, dove si era trasferito [...] che il suo stile era composto di frasi corte e dense, con citazioni bibliche frequenti e rari riferimenti patristici, e adottava i toni tipici del predicatore evangelico cappuccino ancora debitore della spiritualità ochiniana, con una non rituale ...
Leggi Tutto
CASCIOLA, Brizio
Pietro Scoppola
Nacque a Montefalco (Perugia) il 31 luglio 1871 da Pio e Clara Morici. Il padre, garibaldino, nel nome stesso imposto al figlio (come questi, amava ricordare, Brizio [...] Hügel ha notevole rilievo nella formazione del C.: egli, distanziandosi dalla cultura neoscolastica, si orienta verso i testi biblici e patristici e verso la teologia di Newman e poi di Tyrrell. Entra in contatto, fra gli altri, con Tommaso Gallarati ...
Leggi Tutto
PROFETI
F. Gay
Nell'Antico Testamento sono definiti p. coloro che parlano per ispirazione divina, annunciando il futuro o facendosi portavoce e interpreti di Dio.La Bibbia cristiana riconosce sedici [...] di individuare altre fonti, differenti rispetto ai testi della Vulgata e della Vetus Latina: assai spesso si tratta dei testi patristici e dei sermoni Contra Iudaeos, che ebbero un impatto notevole sul tema del p. nell'arte medievale (Mâle, 1922). L ...
Leggi Tutto
FOGGINI, Pier Francesco
Marina Caffiero
Nacque a Firenze il 2 apr. 1713 da Giovanni Battista, scultore e architetto; non si conosce il nome della madre. All'età di dodici anni entrò nel seminario arcivescovile [...] illuminato, il F. fu un rigorista in teologia e in morale, un instancabile editore e difensore di testi patristici, operosissimo sul piano del proselitismo; tuttavia, l'attenzione preminente verso la polemica religiosa ha forse fatto trascurare il ...
Leggi Tutto
SCALA, Domenico
Luigi Ingaliso
SCALA (La Scala), Domenico. – Nacque a Messina nel 1632 da Salvatore e da Grazia.
Sin da giovane mostrò un talento negli studi, tanto da addottorarsi in medicina all’età [...] citazioni bibliche, in particolare un passo del Levitico (10, 11) dove si dice che «anima est in sanguine», di testi patristici e di opere di esegeti, tra cui il gesuita Cornelius a Lapide, che vennero interpretati erroneamente da Scala. È evidente ...
Leggi Tutto
CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] che si apprestavano al battesimo, che si offriva facilmente a interpretazioni allegoriche, al pari di Gb. 39, 1. Nei commentari patristici, infatti, il cervo è allegoria dell'anima che cerca Dio. Agostino (Ann. in Job; PL, XXXIV, col. 880) paragona ...
Leggi Tutto
patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...