GIOVANNI da Montenero
Luigi Canetti
Nacque verosimilmente verso la fine del secolo XIV, forse nel borgo toscano di Montenero, nel Livornese. Quanto al nucleo familiare d'origine, alcuni scrittori autorevoli, [...] "), mentre invece, secondo la dottrina tradizionalmente professata a Bisanzio, e sostenuta da Marco con il metodo della citazione patristica, lo Spirito doveva procedere soltanto dal Padre limitandosi il Figlio a cooperare al suo invio nel mondo. G ...
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GREGORIO da Catino
Umberto Longo
Nacque in Sabina intorno al 1060 da nobili genitori, Dono e Tederanda, nel castello di famiglia a Catino (oggi Poggio Catino, in Sabina). La storia di G. non può essere [...] dalla tradizione storica e da quella agiografica di Farfa e assemblandole con fonti di carattere più generale, patristiche (Gregorio Magno e Agostino) o più specificatamente storiche (Paolo Diacono, Orosio, Isidoro di Siviglia, Liutprando e il ...
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BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] del Breviario romano, improntati ai risultati della critica storico-erudita maurino-muratoriana e a quelle preferenze biblico-patristiche proprie della cultura rigorista. La commissione, che venne costituita tra gli altri dal Valenti, dal Tamburini ...
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BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] per non lasciare adito a dubbi egli riprende sistematicamente il problema raccogliendo una piccola summula di auctoritates evangeliche, patristiche e canonistiche, nonché una breve serie di exempla sul tema. Chiude il Liber un caldo elogio della ...
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BALLERINI, Pietro
Ovidio Capitani
Figlio di Giovan Battista, medico e professore di chirurgia, nacque a Verona il 7 sett. 1698. Compiuti i propri studi presso i gesuiti, nel 1722, dopo aver concluso [...] e ai poveri, tra ambito di colpa contro la giustizia e contro la carità) mediante un esame minuzioso dei passi scritturali, patristici, canonistici e teologici invocati dalle parti in causa.
Nell'assenza di un'opera dedicata al B. (il Le Bras, art ...
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GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] finale e del giudizio universale. Ma intanto G. ritrattava un'opinione che sebbene fondata su una tradizione patristica molto antica annullava i progressi conseguiti da oltre un secolo di riflessione teologica sulla visione beatifica.
G. morì ...
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LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] dai loro oppositori. L. III preparò un testo dottrinale che inviò alle Chiese orientali per ribadire, sulla base delle autorità patristiche, che lo Spirito procede egualmente dal Padre e dal Figlio, anche se il simbolo niceno, com'era cantato sia ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...