Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] Più tardi, la stessa situazione riaffiorerà con la nouvelle théologie, che si proponeva di rinnovare la tradizione biblica e patristica, ma finirà anch’essa colpita da Pio XII con la Humani generis (1950).
Intanto, insieme a iniziative che fioriscono ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] l'opera maggiore per mole e forse per ispirazione di C., è anzi l'unico commento a tutto il salterio nella patristica latina. Verso la fine dell'opera (138, 24)C. cita con approvazione due opuscoli di Facondo di Ermiana "pro defensione trium ...
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CORTESE, Gregorio
Gigliola Fragnito
Nato a Modena o a Venezia tra il 1480 e il 1483 da Alberto e Sigismonda di Gherardino Molza, venne battezzato con il nome di Gian Andrea. Rimasto orfano del padre, [...] Giacomo della Cervara, Giambattista Folengo ed a Genova entrò in stretto contatto con alcuni patrizi impegnati negli studi biblici e patristici. Durante i suoi soggiorni consolidò i suoi legami con la famiglia Sauli, nati dalla visita di Stefano a S ...
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GIOVANNI de' Cauli (Iohannes de Caulibus)
Marco Arosio
Non è conosciuto alcun documento che tramandi di lui notizie certe: si deve ritenere sia vissuto durante il XIV secolo. Le uniche informazioni provengono [...] a rimaneggiamenti. La versione breve è assai semplificata e ridotta alla sola scansione narrativa, priva di citazioni patristiche e della costante presenza di riferimenti alla produzione teologica di s. Bernardo: questa redazione rese disponibile un ...
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URBANO IV
Simonetta Cerrini
Jacques nacque a Troyes alla fine del XII secolo - forse nel 1185 - da Pantaléon di Courpalay (nome della casa di famiglia secondo alcuni, nome di famiglia secondo altri). [...] (P.-M. Gy, L'office, pp. 495-96), ove il celebre teologo domenicano poté disporre di un'ampia documentazione patristica e giuridica (Id., La documentation, p. 431). Del resto, quanto fosse importante la cultura per l'antico universitario parigino ...
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MILZIADE, santo
Angelo Di Berardino
M. (variante Melchiade): le fonti latine usano normalmente Miltiades (Catalogo Liberiano del 336, Depositio episcoporum, il Liber pontificalis [con varianti], Ottato [...] Konstantin der Grosse und das Reichskonzil von Arles (314). Historisches Problem und methodologische Aspekte, in Oecumenica et Patristica. Festschrift für Wilhelm Schneemelcher zum 75. Geburtstag, a cura di D. Papandreou, Chambésy-Genf 1989, pp. 151 ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] tratti di un genuino riformismo, soprattutto per la sincera fedeltà alla Chiesa, e la forte comunione con la tradizione biblica a patristica.
Come esegeta, nonostante i suoi commenti a vari libri del Vecchio e Nuovo Testamento, il C. presenta oggi un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ferdinando Ughelli
Adelisa Malena
Nell’Europa confessionale dei secc. 16°-18°, lo studio e l’insegnamento della storia delle Chiese assunsero un’importanza decisiva, in primo luogo come efficaci strumenti [...] che la filologia e l’antiquaria degli umanisti avevano messo a punto per rapportarsi alla cultura classica e alla tradizione patristica. L’obiettivo della Chiesa di Roma era quello di presentare se stessa come la forma attuale, ma fedele, della ...
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FERRAGATTI (Fieragatti), Nicola (Nicolaus de Bittonio)
Mario Sensi
Figlio di Nardo, nacque a Bettona (Perugia) intorno alla metà del sec. XIV. Nel 1376, già frate minore della provincia di S. Francesco, [...] invece opere di teologia (Pietro Lombardo, Alessandro di Ales, Giovanni da Ripa, Geraldo Oddone ...) e di patristica (s. Agostino, Boezio ...), qualche commentario (Pietro di Giovanni Olivi, Niccolò di Gorran, Guglielmo di Militone ...), mentre ...
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(VI, p. 879; App. II, 1, p. 395; III, 1, p. 231; IV, 1, p. 260; V, 1, p. 352)
Vecchio Testamento
di J. Alberto Soggin
Critica del testo
Nel campo della critica testuale le novità da segnalare fino agli [...] lo studio, ma, salvo rare eccezioni, essa rimane al margine delle scienze bibliche. Un dato essenziale: la tradizione patristica dimostra di cogliere e utilizzare molto meglio i simboli di quanto non facciano oggi coloro che praticano il metodo ...
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patristica
patrìstica s. f. [dall’agg. patristico1, sostantivato al femm.]. – Lo studio storico e dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e comunque degli scrittori dall’età sub-apostolica al sec. 7° in Occidente e al sec. 8° in Oriente...
patristico1
patrìstico1 agg. [der. del lat. pater -tris, gr. πατήρ -τρός «padre», con riferimento ai Padri della Chiesa] (pl. m. -ci). – Dei Padri della Chiesa: la filosofia, la teologia p.; opere, dottrine p.; studî p.; periodo p., epoca...